Capitolo 2

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Mi sveglio di soprassalto credendo di essere in ritardo per la scuola.. Prendo il mio cellulare e controllo che ore sono: 6:30
<< Ora capisco perché nessuno mi ha svegliata! >> dico ancora con la voce impastata dal sonno. 

Decido di alzarmi e piano piano mi  incammino verso il mio armadio, prendo le prime cose che mi capitano ed entro in bagno. Ho preso un paio di di jeans neri, una maglietta grigia con scritto "Make Love" e le mie adorate Vans. Mi trucco mettendo leggermente un pò di correttore per le occhiaie che si sono formate, mascara e una linea di eye-liner.

Scendo giù dove trovo mia madre che sta preparando la colazione

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Scendo giù dove trovo mia madre che sta preparando la colazione.
<< Buongiorno mamma>> la saluto dandogli un bacio sulla guancia.
<<Buongiorno tesoro, come mai così presto?>> mi dice mettendo la tazza di latte a tavola.
<<Non riuscivo più a dormire>> faccio spallucce.
Finisco di fare colazione prendo il mio zaino ed esco.

Invio il solito messaggio a Julie ma noto che non mi risponde.
<<Strano di solito mi risponde sempre>> mormoro pensando ad alta voce. 

Mi dirigo da sola verso la mia classe e mi siedo al mio solito ultimo banco.
Julie non c'è e ne approfitto per ascoltare un pò di musica in santa pace, ma mi sento chiamare da una voce familiare..
<< Ciao, posso sedermi qui? >>
Tolgo subito le cuffiette e guardo verso la direzione in cui proviene la voce.
<<Oh sì certo>> mormoro sorridendo leggermente.
Il ragazzo davanti a me sposta la sedia e si siede. È alto con occhi verdi,capelli biondi, una carnagione appena appena abbronzata, labbra sottili e un corpo abbastanza muscoloso.
<<Piacere Mark Evans>> aggiunge porgendomi la mano.
<<Charlotte Stevens, ma puoi chiamarmi Charl>> dico stringendo leggermente la mano del mio coetaneo.
<< È da un pò che volevo presentarmi ma non c'è stata occasione, giri sempre con quella tua amica e non vi staccate mai un secondo. >> aggiunse ridacchiando.
<<Ah sì siamo migliori amiche, ci conosciamo da quando eravamo piccole e si chiama Julie>> rispondo sorridendo.

Ad un certo punto entra il professore di fisica.
<<Buongiorno ragazzi, alle 10:00 abbiamo un incontro giù in Aula Magna con la polizia municipale che vi spiegherà tante cose interessanti sui segnali stradali ecc.. Vi invito gentilmente a seguire perché per voi adolescenti è molto importante sapere queste cose>> ci informa il professore.
Ah e dopo questo incontro ci sarà una dimostrazione>> aggiunse il prof.

2 ore dopo...
Sono qua seduta in Aula Magna accanto a Mark. È un ragazzo molto simpatico e andiamo già d'accordo.
L'incontro comincia e iniziamo a seguire la spiegazione.

Dopo 1 ora e mezza finisce e ci dirigiamo verso l'atrio della scuola per guardare la dimostrazione. Noto una grande moto bianca con qualche       striscia blu.

È bellissima, ma dopo mi accorgo di una figura maschile salire sulla moto

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È bellissima, ma dopo mi accorgo di una figura maschile salire sulla moto... Mi blocco e per poco non potevo crederci.. è lo stesso ragazzo che ho incontrato ieri al parco con Julie. Lo guardo armeggiare con la sua moto e ammetto che è molto carino da quel poco che riesco a vedere.

Tossisco per l'enorme quantità di fumo causato dalla moto.
Dopo aver continuato così per una decina di secondi, il ragazzo scende e mi guarda facendomi l'occhiolino. Io abbasso violentemente la testa e il mio sguardo cade sulle mie vans diventate improvvisamente interessanti.

Mark mi riporta alla realtà mormorandomi qualcosa che non riesco a capire.
<<Charl?>>                        
<<Ehm.. Si dimmi Mark?>> farfuglio qualcosa.
<<Dobbiamo andare, ti eri incantata a guardare le tue scarpe>> ridacchia Mark.
Mi maledico mentalmente e seguo il mio compagno ancora imbarazzata.
~~~~~~~~~~~~~
Fuori scuola faccio strada con il mio nuovo amico, mentre camminiamo parliamo del piú e del meno.
<<Vabbè io vado per di qua,ci vediamo Charl>> mi saluta Mark dandomi un bacio nella guancia.
Io resto come una cretina, immobile a guardare la figura di Mark allontanarsi e poi decido di rimettermi in marcia verso casa.

Lí trovo mia madre che sta preparando il pranzo.
<<Ciao mamma sono tornataaa>> dico urlando.
<<Com'è andata a scuola tesoro?>> mi chiede mia madre.
<<Bene grazie mà>> dico velocemente prima di sedermi a tavola e mangiare la mia deliziosa pasta al sugo.

Salgo in camera mia e chiamo Julie.
<< pronto? >> risponde lei.
<<July,sono io Charl>> rispondo. <<Charl finalmentee, stavo per chiamarti io,oggi non sono potuta venire a scuola perché ho aiutato ai miei con i preparativi per la festa di mio fratello.Mi spiace per non averti avvisata>> aggiunge lei.
<<Tranquilla,praticamente non abbiamo fatto nulla perché c'è stato un incontro con la polizia municipale e una piccola dimostrazione. Ah e ho conosciuto pure Mark, un nostro compagno che non ha avuto il tempo di presentarsi>> rispondo ridacchiando.
<<È carino? >> risponde con un tono di malizia.
<<mmm... Si dai>>
Scoppiamo tutte e due a ridere e poi ci salutammo.
Chiudo la chiamata, poggio il mio cellulare nel comodino e mi butto nel letto pensando allo strano ragazzo con la moto.

Il ragazzo con la moto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora