Capitolo 23

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*Julie*
Casa Foster mi si presenta davanti.
Anzi più precisamente il cancello di Casa Foster.

Vabbè lo stesso..

Non è lo stesso.

Edie suona al campanello tranquilla e sicura di ciò che fa,mentre io sto dietro di lei a torturarmi le mani nervosamente.

Non risponde nessuno.

<< Bene..non risponde nessuno, sarebbe meglio andare... >> dissi velocemente.

<< No >> 

<< Perché no? >>

Magicamente il cancello di fronte a noi si apre.

Richiuditi ti prego!!

Avete presente la classica formulina magica "Apriti sesamo"?
Ecco.
La dovrebbero cambiare..

Chiuditi Sesamo!!

Ora va meglio.

Edie mi rivolge un mezzo sorriso e mi fa cenno di seguirla.

Davanti a me si presenta un piccolo sentiero in pietra e un ampio giardino ben curato; in fondo al giardino si trovava la casa.

E che casa..
Già.

Una casa costruita interamente in pietra. Non era piccola, ma neanche troppo grande. Era perfetta.

Ancora devi entrare..
Zitta per una buona volta.

Camminiamo sul sentiero in pietra. Edie mi fa strada ed io non faccio altro che guardarmi intorno.
Non ho mai visto una casa così bella.

E ancora devi vedere l'interno.
Ti avevo detto di stare zitta.

Ad aspettarci davanti la porta di casa è una signora di media altezza, sui 40 anni credo.
Aveva i capelli biondo cenere avvolti in uno chignon e indossava un grazioso vestito nero floreale,con balza in fondo e le maniche a tre quarti. Le arrivava un pò più sopra le ginocchia. Il tessuto era in pizzo ed abbinato ad esso indossava delle scarpe con tacco non troppo alto, gialle. Non era truccata, solo qualche filo di matita sotto l'occhio per valorizzare gli occhi castano chiarissimo, talmente chiaro che alla luce del sole sembravano quasi verdi.

Stava benissimo e in più è molto bella.

<< Zia >> la richiamò Edie.

<< Edie >> le sorrise.

La donna mi guardò interrogativa.

<< Zia ti presento Julie, una mia amica>>

<< Piacere io sono Anita >> si presentò lei. Io mi limitai a sorriderle.

<< Leon? >> chiese Edie.

<< È in garage, starà sistemando qualche sua moto >>

Annuimmo e andammo in garage. La porta era aperta.

Sentimmo dei rumori davvero assordanti provenire proprio da lì, così mi feci coraggio ed entrai seguita da Edie.

Come fa a sopportare tutto questo rumore? A me fanno male solo le orecchie..

Il garage era grandissimo. Era riempito solo da moto e dagli innumerevoli attrezzi da meccanico per riparare o modificare le moto, niente di più, niente di meno.

Inutile che dici "niente di più, niente di meno" se in fondo c'è un lavandino...

Lo stavo per dire, se tu m'interrompi sempre non è colpa mia.

Il ragazzo con la moto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora