Capitolo 22

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Helena.

<<Non sono mai entrata da Starbucks, ho solamente visto il logo stampato sulle magliette delle mie compagne di scuola>> rifletto ad alta voce. Tra pochi minuti arriveremo a destinazione.
<<Sono sicuro che te ne innamorerai, fidati>> replica Hunter.
Giriamo l'angolo e ci troviamo di fronte a Starbucks. Spingo la porta per entrare e ci mettiamo in fila.
Quando arriva il nostro turno, una ragazza con i capelli castani, gli occhi azzurri e un po' bassina ci saluta, chiedendoci che cosa vogliamo mangiare. Ordino un milkshake e tre ciambelle con la glassa. Un cameriere mi passa vicino e mi sorride. Caspita, sembra quasi più invitante della colazione ai miei occhi.
Hunter lo fulmina con lo sguardo, facendomi sorridere.
<<A quanto vedo hai molta fame, vista tutta la roba che hai preso>> mi sfotte Hunter, ridendo.
<<Smettila!>> lo ammonisco, tirandogli un leggero pugno sul braccio.
<<Violenta la ragazza!>>
<<Hunter!>>
<<Okay, okay, la smetto. Però mi chiedo come fai ad essere così magra se ogni giorno ti mangi mezzo mondo...>>
<<Se non la finisci, giuro che ti lascio qui e me ne vado non so dove, ma comunque lontano da te>> lo ammonisco.
<<Ti giuro, sono serio! Me lo domando sempre!>>
Metto il broncio e lui ride.
<<Dài, amore, non essere permalosa>> mi fa, baciandomi il collo.
<<Non sono permalosa!>> cerco di difendermi. In fondo ha ragione: me la prendo per qualsiasi cosa, ma non voglio ammetterlo di fronte a lui.
<<Nooo!>> Hunter mi sfotte, poi mi accarezza la guancia. Bipolare.
<<Ehi, lo sai che scherzavo, vero? Ti amo, non vorrei mai che te la prendessi per le mie battute idiote. Sei tutto per me.>>
<<Tranquillo, non me la sono presa.>> Nonostante tutto, mi sento in dovere di tranquillizzarlo.
Finiamo di mangiare in silenzio. Ci alziamo e continuiamo la nostra visita per i musei londinesi, tra cui quello delle cere.
<<Ho voglia di macaron>> dico a un tratto.
<<Davvero?>> chiede Hunter.
<<Sì, non ne ho mai assaggiato uno, e poi a Londra è semplicissimo trovarli.>>
<<E va bene, ti porterò in un negozio di macarons. Ne potrai comprare quanti ne vorrai.>> Sorrido. Amo Hunter, e il fatto che ancora non siamo fidanzati non me lo spiego.
<<Quanto sei adorabile>> gli faccio.
<<Non è vero. Sono solo gentile, se voglio.>>
<<Mmmh>> Lo guardo negli occhi, trattenendo una risata.
<<Se vuoi, stasera - quando saremo io e te, sul letto - ti posso dimostrare che "adorabile" non è l'aggettivo adatto per descrivermi.>> Ci risiamo: il solito depravato.
<<Ringrazia il fatto che ti amo, altrimenti ti avrei già tirato uno schiaffo.>> Per zittirmi, mi lascia un leggero bacio sulle labbra.
Entriamo in un piccolo negozio di dolci, con bancali pieni di macaron di colori diversi, dal rosa all'azzurro.
<<Prendo questi!>> dico alla commessa, indicandole quelli verdi.
<<Non saranno troppi?>> mi chiede Hunter.
<<Siamo in due, non crederai mica che li avrei mangiati solo io, vero?>>
<<Sei troppo altruista... Questo è un altro lato del tuo carattere che adoro.>>
Usciamo dal negozio e torniamo all'hotel.

Dopo cena risaliamo in camera.
<<Ho una sorpresa per te, vieni in balcone>> esordisce a un tratto Hunter.
<<Di cosa si tratta?>> gli chiedo, curiosa.
<<Lo vedrai.>>
<<Mi sono dato molto da fare, perciò spero ti piacerà>> aggiunge, e il mio cuore perde un battito.
Non appena metto piede fuori, il cielo si colora di rosso, giallo e verde.
<<Oddio>> esclamo. Sono senza parole.
Davvero Hunter ha organizzato uno spettacolo con i fuochi d'artificio per me?
<<Hunter, i-io...>> cerco di dire, ma mi interrompe.
<<Sssh. Goditi il belvedere.>> Rimango estasiata alla vista di quegli spruzzi colorati.
Ma il bello arriva quando nel cielo scuro compare la scritta "Ti amo Helena".
Mi lascio sfuggire una lacrima e Hunter mi stringe a sè. Sono commossa.
Non trattengo le lacrime, che mi rigano le guance. Sono lacrime di gioia, perché sono al settimo cielo.
Hunter tira fuori dalla tasca della sua giacca una scatoletta.
<<Vuoi essere mia per sempre?>> mi chiede in ginocchio, sfoderando un sorriso meraviglioso, mostrandosi un anello stracolmo di brillanti.
<<Sì, sì! Certo!>> quasi urlo.
Lo abbraccio forte a me, riempiendolo di baci.
<<Ti amo, ti amo così tanto piccola mia>> gli sento dire sulle mie labbra.
Sono di Hunter. Hunter è mio. Staremo per sempre insieme, e supereremo ogni ostacolo. Insieme.

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