"I can sex your brain."
Helena.
Ieri sera è stata una delle notti più belle della mia vita. Hunter mi ha fatto sua. Finalmente sono sua a tutti gli effetti; ma alla fine lo sono sempre stata.
Mi sono sdraiata sul mio vecchio letto e Hunter si è seduto di fianco a me. Osservo la stanza in cui ho trascorso la mia infanzia. Lacrime amare scendono sulla mia guancia.
Provo dolore, solamente tanto dolore.
Ora che Hunter è con me, però, sembra un poco più bella. Il cuscino, sul quale ho versato così tante lacrime, è soffice e accogliente. La scrivania, impolverata, adesso appare più grande. Le tende invece sono bianche.
Lo specchio che è davanti al letto riflette l'immagine di me e Hunter. Non avrei mai pensato di ritrovarmi nuda in questo letto con lui. Mi alzo e vado in bagno a farmi una doccia rilassante. Tutte le mie preoccupazioni e problemi scivolano via insieme all'acqua. Ieri sera mi sentivo sporca, ma era una sensazione piacevole; ora questa sensazione è completamente svanita.
Non mi pento di ciò che ho fatto con Hunter, ma devo andarci con i piedi di piombo. Potrei pentirmene.
Appena esco dalla doccia, torno in camera avvolta da un asciugamano. Mi accorgo con disappunto che Hunter non è dove l'avevo lasciato.
<<Hunter! Dove ti sei cacciato?>> domando al vento, ma i miei sensi si inebriano quando un tocco leggero mi massaggia le spalle.
<<Ah, eccoti>> sussurro.
<<Non mi allontanerei mai da te senza avvisarti>> mormora.
Con una mano cerca di levarmi di dosso l'asciugamano, ma io glielo impedisco.
<<Dobbiamo prepararci! Ieri a colazione Catherine mi ha invitata a passare una giornata in campeggio con tutti voi, perciò dobbiamo darci una mossa. Rimanderemo tutto a più tardi.>>
<<Io e te in una tenda... Uhm, molto eccitante.>> Ridacchio. È incorreggibile!
Mentre mi vesto, va a fare la doccia. Opto per un paio di jeans, i miei preferiti, e una magliettina rosa.
Dopo essermi truccata leggermente, scendo al piano inferiore della mia piccola villetta. Chissà che cosa avrà pensato Hunter quando è entrato qui dentro: casa mia non è nemmeno un quarto della sua!
<<Mi piace tantissimo questo posto... Se non fosse che è la causa di tutti i tuoi malesseri. Anche io prima di diventare un vampiro persi una persona a me cara. Non si trattava dei miei genitori, certo, ma era comunque una delle persone più importanti della mia vita.>> Hunter mi riporta alla realtà.
<<Chi era?>> chiedo, rabbuiandomi.
<<Nessuno... Dimentica che te ne abbia parlato. Scusami>> taglia corto.
Non mi piace quando fa il misterioso: non sembra affatto il ragazzo di cui mi sono innamorata.
Per evitare di farlo innervosire, cerco di non approfondire la questione. Ne riparleremo in un altro momento. Oppure potrei chiedere a Damon... So che non dovrei, ma sono troppo curiosa.Cathrine, Adam, James, Caroline, Damon e altri vampiri che non conosco bene stanno provando a montare una tenda da campeggio. Ora che ci penso bene, in teoria la maggior parte di loro sono miei fratellastri! Wow.
<<Helena!>> esclama Cathrine, venendomi incontro e abbracciandomi.
<<Ciao Cathrine! Grazie per avermi invitata>> le dico, sorridendo.
<<Non c'è di che! Fai parte di questa famiglia, nel caso non te ne fossi accorta.>> Scoppia a ridere.
Passiamo il pomeriggio a parlare e a raccontarci aneddoti.
Ad un tratto interviene Damon: <<Io conosco una storia che vi farà venire i brividi.>>
<<Spara fratello!>> lo sprona Adam.
<<Una sera, un perfido vampiro fece irruzione in una casa di campagna. Entrò da una finestra rimasta aperta. Vi trovò dentro una bambina. Era piccola e indifesa, eppure era a conoscenza di un segreto che avrebbe potuto mettere in pericolo la vita di molte persone. Si dice che la ragazza è ancora prigioniera in un posto segreto che solamente quel vampiro conosce. O forse l'ha uccisa. Nessuno ha mai scoperto nulla, e non c'è più niente che si possa fare>> narra. Mi vengono i brividi. Non è una bella sensazione: quella bambina mi ricorda mia sorella. Ma non può essere lei, perché non nascondeva alcun segreto. Semplicemente, stati costretti a rapirla, in quanto aveva assistito alla morte dei miei genitori. Mi asciugo una lacrima che era scesa sulla mia guancia, attenta a non dare nell'occhio. Non voglio attirare l'attenzione e rischiare di spezzare l'atmosfera che si è creata.Si è fatto tardi, e tutti si ritirano nelle loro tende con una sacca di sangue tra le mani.
Ovviamente Hunter entra nella mia di nascosto.
<<Fammi almeno mangiare!>> gli dico, ridendo.
<<Oh, certo>> mi risponde, il suo solito ghigno stampato in faccia.
Una volta bevuto il contenuto della sacca fino all'ultima goccia, Hunter si avventa su di me, baciandomi con foga.
<<Ci aspetta una lunga notte, piccola.>>
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Make me scream.
VampireHelena è una ragazza con un passato alle spalle oscuro e misterioso. Tutta la verità sulla sua esistenza è un segreto che nessuno conosce, tranne un componente della famiglia di Hunter. Hunter è un vampiro, proprio come Helena. Lei non se lo sarebb...