"And if I'm taking this the wrong way, I hope you know that you can tell me whatever you're thinking."
Helena.
Guardo il sole sorgere mentre sono sdraiata sul mio letto con Hunter al mio fianco.
<<Oggi si va a caccia! Preparati giovane vampira>> mi sussurra dolcemente.
<<Non mi va proprio di alzarmi... Sto così bene qui con te!>> mi lamento. La voce è roca e impastata dalla stanchezza.
<<Lo so, ma devi mangiare. È necessario. Stasera, chissà, potremmo continuare a coccolarci, o fare qualcos'altro di più interessante>> ammicca.
Alzo gli occhi al cielo.
<<Sei sempre il solito!>> esclamo, dandogli uno schiaffetto sulla guancia.
<<Dove sono finite le buone maniere? >> domanda con un sorrisetto stampato in volto.
Io sorrido sulle sue labbra e lo bacio, stringendolo forte a me come se avessi paura di perderlo. E in effetti è proprio così.
Sentiamo bussare la porta.
<<Avanti.>>
Jasmine appare sulla soglia.
Ci guarda un po' in imbarazzata.
<<Ehm, tra cinque minuti usciamo.>> Si gratta la nuca e io annuisco sorridendole.
<<Arriviamo sorellina>> le dice Hunter.
<<Tesoro, è meglio se ti alzi: dobbiamo andare.>>
<<Sì, mi vesto subito.>>
<<Questa volta posso rimanere qui mentre ti cambi?>> mi chiede.
<<Assolutamente no!>>
<<Dài! Solo per questa volta!>>
<<No>> ribatto, seccata.
<<E va bene>> fa spallucce.
<<Ti vedrò senza vestiti un'altra volta.>> Per tutta risposta gli tiro un cuscino in faccia: almeno così sta zitto.
Quando esce ho l'occasione di guardarmi allo specchio. Giorno dopo giorno i miei canini diventano sempre più grandi. Credo sia normale.
Mi faccio una doccia veloce per poi asciugarmi e rivestirmi.
Opto per degli shorts e una camicetta bianca. Ho ripromesso a me stessa che entro la settimana prossima passerò alla mia vecchia casa e prenderò i miei vestiti.
Con la piastra cerco di lisciare i miei lunghi capelli mossi, che non ho mai sopportato. Da piccola in molti apprezzavano i miei boccoli, mia madre diceva che somigliavo a una bambola di porcellana. Ora piuttosto sembro una bambola assassina.
Scendo in salotto e trovo Hunter e Damon che conversano tra di loro.
Devo ammettere che anche Damon è un bel ragazzo: più alto del fratello ma meno muscoloso.
Il mio sguardo si posa su Hunter e rimango senza fiato: una maglia bianca, molto aderente, gli copre il busto mettendo in evidenza gli addominali ben scolpiti.
Indossa dei jeans neri attillati, e i suoi capelli sono leggermente spettinati. È perfetto.
<<Sei pronta?>> mi chiede.
<<Certo.>> Ci incamminiamo verso la città.
<<Quindi oggi dovrò nutrirmi di un umano?>> chiedo. Sono un po' titubante.
<<Sì, possibilmente senza ucciderlo>> risponde.
<<Ho paura>> gli confesso.
<<Tranquilla: se dovesse succedere qualcosa, ci sono io.>>È mezzogiorno. Ci troviamo davanti a un college. Tra qualche minuto dovrebbe scattare la pausa pranzo e il piazzale, ora vuoto, si riempirà di facili prede.
<<Sei pronta? So che questa è la tua prima esperienza, ma cerca di controllarti...>> cerca di rassicurarmi.
<<Grazie. Ci proverò.>> Cerco di convincere più me stessa che lui.
Quando finalmente tutti escono dall'edificio, adocchio un gruppo di ragazze.
<<Le vedi quelle tre? Ecco, scegline una. Con una scusa cerca di farla allontanare dal gruppo e portala in un posto appartato. Una volta lì punta alla giugulare e nutriti, ma senza ucciderla.>>
<<Okay.>>
Mi avvicino a una ragazza mora, abbastanza bassa.
Leggo il suo nome sopra un'etichetta incollata sul libro che ha in mano. Si chiama Ellie.
<<Ciao Ellie, anche io frequento il corso di chimica, non è che potresti passarmi i tuoi appunti?>> le chiedo gentilmente.
<<Certo! Scusate ragazze, torno tra poco!>> Mi sorride.
Le faccio cenno di seguirmi verso il suo armadietto, e lei ingenuamente mi si accoda, ignara dei rischi che sta correndo.
Hunter è a qualche metro dietro di noi. Non mi lascia da sola e gliene sono grata.
<<Ora non muoverti, non ti farò del male.>> Provo a tranquillizzarla.
Detto ciò le mordo il collo, iniziando a succhiare il suo sangue.
Il sangue umano è molto più buono di quello animale...
Non riesco a smettere di assaporarlo.
<<Helena, basta>> mi ammonisce Hunter, avvicinandosi a noi.
Io non lo ascolto e continuo a nutrirmi di Ellie, che sta diventando sempre più pallida.
<<Helena ti ho detto di smetterla, così la ucciderai!>> continua a dire, tuttavia la sua voce a malapena giunge alle mie orecchie.
Non riesco a fermarmi, il sangue è una droga per me. Quanto Hunter mi stacca dalla vena, emetto un mugolio. Ma mi rendo conto di cosa ho appena combinato solo quando vedo Ellie cade a terra priva di sensi.
<<Cazzo...>> mormoro.
<<È morta>> mi avvisa Hunter.
<<Dobbiamo andarcene, e in fretta.>> Mi strattona.
<<Ne sei sicuro?>>
<<L'hai uccisa, nonostante mi fossi raccomandato di non farlo... Eppure ti ho insegnato a controllarti! Non puoi morire di fame, ma neppure andare in giro per la città ad uccidere persone come se fossi un assassino.>>
<<E cosa ci posso fare? Non è colpa mia. Il sangue umano è irresistible per noi. Avresti dovuto fermarmi>> sbotto, correndo via da lui.
Voglio stare un po' da sola per i fatti miei.
Se davvero Hunter mi ama
come dice, dovrebbe accettare i miei difetti. Ma a quanto pare non è così.
Mi sta bene, cosa pretendevo di ottenere da un ragazzo che a malapena conosco? Sbaglio sempre a farmi guidare solamente dai sentimenti: non posso farci nulla, sono fatta così e credo che non cambierò facilmente.
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Make me scream.
VampireHelena è una ragazza con un passato alle spalle oscuro e misterioso. Tutta la verità sulla sua esistenza è un segreto che nessuno conosce, tranne un componente della famiglia di Hunter. Hunter è un vampiro, proprio come Helena. Lei non se lo sarebb...