[Stalkering ]- Pace fatta

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«Dove cazzo sei?» era la prima cosa che Louis aveva urlato al suo orecchio non appena aveva premuto il tasto verde sullo schermo dell'Iphone e aveva mormorato un: "pronto?"
La voce di Louis, un misto tra preoccupazione, incazzatura ed ansia, gli perforò quasi il timpano. Freddie sbuffò.
«Sto risolvendo una cosa.» borbottò. Infilò le mani nelle tasche del giacchetto di jeans che gli avrva regalato Louis, e si accuattò ancora di più dietro a quel cespuglio curato.
Stringendo di più le labbra tra loro, continuò a guardare dentro allo Sturbucks.
«Cosa?» chiese esasperato Louis.
«Ascolta,» bisbigliò Freddie al telefono, non battendo le palpebre per mantenere il contatto visivo con le due figure all'interno del bar. «sto pedinando Liam e Cheryl.»
«Ma sei impazzito? E se ti vedessero?» urlò Louis. Ora, la sua voce, tendeva chiaramente più all'incazzato che al resto.
Ma Freddie lo zittì subito, spiegandogli velocemente che, ancora, la foto era rimasta immutata nonostante i genitori di Bear si fossero incontrati come previsto.
La cosa preoccupante era che non erano affatto presenti nella foto, anzichè essere diversi e basta, come sarebbe dovuto succedere in conseguenza di un'alterazione del tempo.
Cazzo, stava iniziando a parlare come un fottuto nerd. Come suo padre e Bear. Che schifo.

«Capisco.» mormorò Louis, dall'altro capo del cellulare, ora più tranquillo. Poi riprese: «Non pensi sia il caso di informare Anne e Bear una volta per tutte?»
Freddie sbuffò. «No.» ribadì.
Dentro allo Sturbucks, Liam e Cheryl erano seduti in un tavolino quadrato, l'uno di fronte all'altra. I due sembravano essere talmente presi a vicenda e alla conversazione che stavano facendo, da non toccare quasi affatto le bevande di fronte a loro.
Eppure sembrava tutto così... normale. Perchè non c'erano in quella maledetta foto?

«...E Liam non vuole nemmeno vedermi» stava borbottando Louis al telefono, in conclusione di un discorso che Freddie nemmeno stava a sentire.
«Mhm-mhm. Lo farà.» rispose, vago.
Cheryl ora scoppiò a ridere, ondeggiando poi la testa e facendo scivolare un ciuffo di capelli che le incorniciò il volto. Liam, invece, aveva un enorme e dolcissimo sorriso stampato in bocca mentre guardava la ragazza di fronte a sè.
Sembravano fatti per stare insieme. Era un quadro perfetto.
«No che non lo farà. Ho perso il mio migliore amico.»

Un momento.

Freddie battè finalmente le palpebre, staccando il suo contatto visivo dalla futura coppia e schiacciando di più il cellulare contro il suo orecchio, invece che tenerlo con disinteresse come aveva fatto sin'ora.
«Che hai detto?»
«Che ho perso Liam.»
«Certo!»
«Cosa 'certo!' ? E perchè hai quel tono esuberante, ora?»

Filava tutto, naturalmente.
La scenata del giorno prima. Liam che il giorno prima chiudeva i ponti.
I puntini iniziavano ad unirsi.
Certo, certo, certo.
«Louis, devo andare.» e, senza aspettare che il padre gli rispondesse, Freddie premette il pulsante sulla cornetta rossa lampeggiante sullo schermo.
Assottigliò lo sguardo mentre vedeva Liam e Cheryl uscire dallo Sturbucks. I due si fermarono sulla soglia, continuando a scambiarsi saluti, poi  Cheryl annuì a qualcosa che sicuramente Liam le aveva detto e gli porse il cellulare. Liam fece lo stesso.
Si stavano scambiando i numeri?
Poi, Cheryl si allungò e scoccò un bacio sulla guancia di Liam, ormai paonazzo, e girò i tacchi per la sua strada mentre Liam imboccò la parte opposta.
Approffittando del momento, Freddie balzò fuori dal cespuglio, bloccando la strada a Liam.
Per poco il ragazzo non andò a sbattere contro Freddie che gli si era parato davanti. Immediatamente, la sua espressione mutò da essere felice a perplessa.
«Mi stavi spiando?» sbottò Liam.
Freddie inarcò le sopracciglia. «Sì.» ammise con nonchalange. «Devo parlarti.»
Liam aggrottò ancora di più le sopracciglia, facendo formare dei solchi sulla fua fronte, sotto la frangetta liscia.
«Ti manda Styles?» il suo tono era incerto.
Freddie roteò gli occhi e sbuffò. «Mi mando da solo, idiota. Potresti ascoltarmi un momento?»
«Dovrei ascoltare uno che mi dà dell'idiota?»
«Liam! Sono serio.»
«Sì, anche io.» Liam clinò il capo, scrollando poi le spalle e cercando di oltrepassare Freddie, ma questo gli puntò un palmo aperto sul petto, respingendolo indietro di un passo.
«Devi perdonare Louis.»
La bocca carnosa di Liam assunse ora un broncio quasi adorabile, se non fosse per la situazione.
Visto che Liam non ribatteva, segno che forse era un po' arrendevole, Freddie continuò: «È il tuo migliore amico. Davvero vuoi tagliare tutti i ponti così?»
Liam sospirò. Il suo tono era diventato calmo e ragionevole: sembrava che quel ragazzo non riuscisse proprio per niente a reggere  l'incazzatura. Ecco spiegato il comportamento pacato di Bear.
«È lui quello che ha scelto Styles e il suo gruppo.» dichiarò, infine.
«Non ha scelto Harry e il suo gruppo. Dimmelo: hai mai visto Louis comportarsi come loro?»
Liam scuote la testa, ma aggiunse: «E perchè mai dovrebbe frequentarli altrimenti?»
«È complicato. Ti basti sapere che Harry non è esattamente quello che sembra.»
Ed era vero. Sotto sotto, Harry non era quel maleducato, menefreghista e bullo che dava a vedere in gruppo. Okay, un po' maleducato sì, ma più che altro rozzo. Tuttavia, non era una cattiva persona, ecco.
Liam roteò gli occhi. Harry Styles proprio non lo digeriva, eh.
«Non ti manca Louis?» spronò ancora di più Freddie. Lo sguardo intenso di Liam stava vacillando, se n'era accorto. Tra Louis e Liam ci doveva essere una solida amicizia durata anni, non poteva morire tutto così.
Anche perchè ne dipende il futuro di Bear, pensò Louis.
«Certo che mi manca, ma-» sospirò Liam, non terminando la frase. Era ovvio che esitasse solo perchè di mezzo c'erano Harry e il suo gruppo.
Allora, Freddie decise di giocarsi l'ultima carta. Poteva farcela: stava premendo sulla questione e prima o poi Liam avrebbe ceduto.

«Dai una possibilità ad Harry.» lo sguardo di Liam si accigliò a quelle parole. «Non a Zayn, non a Niall, ma  prova con Harry.»
Lo sguardo di Liam si stava rilassando pian piano. Freddie decise di agire: o la va o la spacca.
Compose il numero di Louis. Il ceulare squillò a lungo, prima che il futuro padre rispondesse. Quando lo fece, il suo urlo si proiettò al di fuori della cornetta senza nemmeno mettere il vivavoce.
«Perchè cazzo mi hai attaccato il cellulare in faccia? Vaffanculo.»
Le sopracciglia di Liam si inarcarono, trattenendo un sorriso. Quando Freddie porse il cellulare a Liam, aspettando che rispondesse,il suo sguardo rimase fisso sul cellulare.
«Dài!» lo incitò. Freddie
Liam deglutì ed afferrò il cellulare, portandoselo all'orecchio.
«Non dovresti urlare così tanto, ti vengono le rughe come una vecchia zitella, Lou.»
La voce di Liam era dolce; non appena ebbe finito di pronunciare quelle parole, un macabro silenzio torreggiava dall'altra parte della cornetta. Louis si era ammutolito tutto d'un colpo.
«L- Liam?»
Liam sbuffò. «Non agitarti. Ci vediamo domani a scuola, amico.» e poi, prima di consegnare il cellulare a Freddie, lo riportò  all'orecchio: «E avverti Styles di non rompermi le palle.» aggiunse, con una punta di acidità.
Poi lanciò il cellulare a Freddie, che lo afferrò al volo e, oltrepassandolo senza aggiungere una parola, se ne andò.
Freddie infilò la mano in tasca, sfiorando con i polpastrelli la superficie rigida della fotografia; un misto di ansia e paura lo attanagliò: e se non fosse cambiato nulla?
«Coraggio.» bisbigliò a sè stesso.
La estrasse dalla tasca e la guardò, temendo il peggio.
Ed invece Liam e Cheryl erano lì, con Bear in mezzo a loro. La fotografia di famiglia era tornata quasi normale: c'erano tutti, ad eccezione di Anne. Perchè in quel futuro deviato Harry sposava Taylor?
Non poteva permetterselo. Aveva un giorno per sistemare l'ultimo problema, prima di tornare finalmente a casa.

***
capitolo diviso! Scusate, vado un po' di fretta! Cerco di pubblicare la seconsa parte domani ❤
All the love,
Shanna

Back To The Future || 1D||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora