Capitolo 4

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Scappo via, lontano da quella casa e corro al bar.
"Buongiorno, oggi un po' in ritardo? Cosa è successo? Sei sempre così puntuale tesoro"
"Mi scusi signora, ho avuto un piccolo contrattempo ma non capiterà più"
"Sta tranquilla può capitare, il mio non era un rimprovero, solo che mi sembri un po' scossa, va tutto bene tesoro?"
"Si sto bene grazie"
"Ricordati che se hai bisogno di qualsiasi cosa io ci sono" disse sorridendo
"Grazie tante ma davvero sto bene, non ho bisogno di nulla al momento" gli sorrisi per poi suonare qualcosa al piano fino a quando non entrano dei clienti.
Uscita dal bar andai nel parco dove mi riposai per qualche ora.
"Ciao" una piccola voce delicata mi svegliò, aprii gli occhi trovandomi davanti una piccola bambina con il suo orsacchiotto
"Ciao piccola" gli sorrisi
"Vuoi giocare con me e mila?" Disse indicando il suo orsacchiotto
"Certo che gioco con te e mila, come ti chiami?"
"Io sono Maria e tu?"
"Mi chiamo Beatrice, dai come vuoi giocare?"
"Con la palla, quei bambini non vogliono giocare con me" disse facendo il muso. Guardai quei bambini che giocavano rincorrendosi e tentando di acchiapparsi, presi la mano della bambina e mi avvicinai a loro.
"Ciao piccoli, io e la mia amica Maria possiamo giocare con voi?" I bambini guardarono prima me e poi Maria e sorridendo annuirono. Dopo aver giocato con loro la prima e la seconda volta tornai sotto l'albero guardando con piacere che Maria aveva fatto nuove amicizie. Preso il quaderno iniziai a scrive qualcosa ai miei genitori per poi strapparlo e bruciare il foglio, come se questo potesse aiutarmi a dimenticare, a sfogarmi e poi a far finta che non sia mai successo. Alle sette lascio il parco e vado in lavanderia dove lavo magliette che ho. Finito di asciugarle mi dirigo verso il pub dove preparo l'amplificatore e sistemo le cose per cantare e suonare. La sera rimango fino alle cinque per poi andare al bar e iniziare una nuova giornata.
"Buongiorno"
"Buongiono, oggi è lei in ritardo vedo, tutto bene?" Chiedo sorridendo alla proprietaria
"Si grazie, ho deciso di prendermela comoda oggi, tanto so che ci sei tu, che sei impeccabile come sempre" mi sorride amichevolmente
"Grazie" gli sorrido di rimando e continuo a lavorare. Il pomeriggio dopo aver dormito al parco vado in biblioteca dove leggo un bel libro e mi rilasso.
"Signorina? La biblioteca sta per chiudere" a distrarmi dalla lettura è la bibliotecaria
"Sta per chiudere? Ma che ore sono?"
"Beh quasi le otto signorina"
"Oh, mi scusi" la signora mi sorride ed io mi alzo rimettendo il libro al proprio posto per poi dirigermi al pub
"Eccoti finalmente, cosa ti è successo oggi?"
"Ho dormito un po' di più scusa"
"Oh allora anche tu dormi, ormai pensavo che non dormissi mai tu" ride
"Nah anche io ne ho bisogno, diciamo però che tu dormi più di un ghiro"
"Non è vero, faccio le ore piccole io"
"Certo, certo"
"La mia domanda è perché rimani qui fino a quando il pub non chiude?"
"Per suonare, a te non piace ripulire con un po' di musica?"
"Ma si che mi piace anzi ti dirò che ormai mi sono affezionata a te però non nego il fatto che io sarei andata via per andare a dormire"
"Ma tu dormiresti ventiquattro ore su ventiquattro" gli dico scherzando
"Si certo"
"Oggi niente patatine per me?"
"Ma si che ti offro le patatine e anche una birra" dice mettendo tutto sul tavolo per farmi cenare
"Grazie" dico mangiando tutto
"È l'ora di lavorare amica, queste le mangiamo più tardi" dice provando a togliermi le patatine, ma io che sono più veloce scappo lontano dal tavolo e ridendo le mangio tutte
"Grazie buonissime, ah e accetto la tua offerta di farmene altre a fine serata" gli dico facendole l'occhiolino mentre anche lei ride. Questo pub è nato molto anni fa, mi ha raccontato che suo nonno e un amico avevano messo su un bar che era aperto fino a notte fonda dove i ragazzi potevano conoscersi e venire qui per parlare e divertirsi, passato in mano a suo padre è diventato un pub e adesso è diventato suo e dei suoi tre fratelli. Per fortuna la ragazza mi ha aiutato a "lavorare" qui con la musica, se no non so cosa starei facendo a quest'ora. Si lavorare è un parolone, mi danno trenta euro a settimana ma in compenso mi offre la cena e da bere e poi è un luogo sicuro dove stare, sicuro perché sono su quel parco e nulla può succedermi altrimenti se ne accorgerebbero tutti. Finita la serata, come promesso, Luisa mi offre un panino con le patatine e una Coca-Cola. Bella questa colazione, no? Molto salutare soprattutto. Già sento questo cibo che saluta le mie ossa dicendogli "Ciao è stato bello conoscervi" per poi dire "Ciao, benvenuto grasso" eh più salutare di così, si muore. Cosa che farò se non smetto di mangiare cibo spazzatura.
"Allora Bea adesso torni a casa?" Dice risvegliandomi dalla mia riflessione idiota. Guardo l'orologio e sorrido
"Di sicuro, sono quasi le sei, devo andare al bar a lavorare"
"Ma tu sei matta amica"
"Se voglio mangiare devo lavorare Luisa"
"Si ma tu non dormi mai"
"Ma si che dormo, dalle due alle sette posso tranquillamente dormire"
"Solo cinque ore?"
"Perché non vanno bene?"
"Io come minimo devo dormire dieci ore se no divento rimbambita"
"Tranquilla quello lo sei lo stesso, grazie per la cenolazione adesso però devo andare, a stasera" dico saltando giù dallo sgabello e correndo verso il bar.
Correndo mi scontro con qualcuno e scusandomi continuo a correre. Arrivata al bar entro e inizio a pulire. La giornata prosegue normalmente. Il mattino seguente un ragazzo riccio entra nel bar. Sbarro gli occhi e riconoscendolo vado subito nell'altra stanza dove la proprietaria sta informando gli ultimi panini rimasti.
"Ehy tesoro, cosa succede?"
"La prego, può farmi un favore?"
"Certo tesoro dimmi pure"
"Può andare a servire il cliente di la?"
La signora mi guarda con sospetto
"Perché tesoro? Qualcosa non va?"
"No, cioè si, la prego è una storia lunga, ma non voglio vedere questa persona"
"Va bene vado io, tu resta qua" mi sorride, quasi con fare materno e si dirige nell'altra stanza. Pericolo scampato, chissà cosa è venuto a fare qui.

Piccola Anima Disobbedisci Perché è Vietato MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora