Capitolo 12

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Alle cinque e mezzo mi alzo, senza far rumore, e mi sistemo per andare al bar. Prima di uscire preparo dei waffle e una spremuta di arancia e lascio accanto un biglietto con su scritto "grazie per l'ospitalità, questa è la tua colazione.
P.S. Tranquillo ho anche ripulito"
Arrivata al bar inizio a pulire aspettando i primi clienti.
"Ciao tesoro" disse con poca voce e soffiando subito dopo il naso
"Buongiorno Margherita, sta male?"
"Devo aver preso l'influenza
"Secondo me ha anche la febbre. Forse è meglio se ritorna a casa"
"E tu resti da sola tesoro?"
"Stia tranquilla posso cavarmela"
"Lo so tesoro ma dovrei tornare il pomeriggio lo stesso"
"Resterò anche di pomeriggio"
"Ma no tesoro, tu devi riposare"
"Lei ne ha più bisogno di me, stia tranquilla oggi ci penserò io"
"Allora accetto, grazie tesoro"
"Mi raccomando si riprenda" mi saluta e va via. Dopo una serie di clienti entra Mr. Belloccio insieme a Ermal
"Ciao Bea"
"Ciao Ermal, che ci fai qua?"
"Vorrei prendere quattro cornetti al cioccolato e uno alla crema bianca. Ah e grazie per la colazione, era buonissima"
"Ma era poca mi sa" rido mettendo i cornetti nella busta.
"No davvero era ottima, questi sono per i miei amici, anzi prendo anche cinque caffè così si svegliano"
"Qualcuno qui ne ha bisogno di uno bello forte" dico ridendo e indicando con la testa mr. Belloccio, che guarda imbambolato la vetrina con dentro le cose da mangiare. Ermal ride dandogli uno scappellotto.
"Ahia Ermal!" Dice accarezzandosi la nuca
"Salve desidera?"
"Ciao vorrei due cappuccini e otto di questi biscottini a forma di cuore e anche questi due cornetti con le fragoline"
"Uh vuole un consiglio?"
"Quale?"
"Se sono per Luisa ti consiglio di prendere della cioccolata calda con la panna perché non gli piace il caffè"
"Ah, davvero? Beh allora... Ehm tu fai la cioccolata?"
"Si"
"Beh allora puoi..." Lo interrompo, il suo farfugliare inizia a darmi fastidio, mentre Ermal ride del suo amico
"Ok ho capito, tolgo i cappuccini e faccio due cioccolate calde con panna, vuoi anche qualche disegno?"
"Uhm non lo so in realtà" mi guarda cercando un consiglio da me
"Già hai messo troppi cuori con quei biscotti..."
"Beh e qualcos'altro?" Sospiro
"Fiore?"
"Gli piace?"
"La prende così quando passa di qua"
"Ok allora va bene"
"In entrambe?"
"Si grazie" alzo gli occhi al cielo e preparo la cioccolata, mentre Ermal si prende gioco del suo amico innamorato.
"Beh il pesce innamorato è andato via, tu?" Chiedo dopo aver fatto pagare mr. Belloccio.
"Io tra poco vado, sicuramente non c'è ancora nessuno"
"Ok io però devo lavorare quindi non..."
"Tranquilla tu lavora, io se non ti dispiace faccio conoscenza con questa bellezza" dice mi giro dando il panino al cliente e vedo Ermal che guarda il pianoforte
"Tranquillo puoi suonarlo" dico sorridendo e subito delle dolci note raggiungono le mie orecchie.
Dopo un ora Ermal va via e io continuo a lavorare. A mezzogiorno inizio a sistemare i tavoli per il pranzo.
"Salve dolce donzella" alzo lo sguardo per poi vedere Ermal e altri cinque ragazzi insieme a Luisa
"Ciao" dico non capendo cosa ci facesse qui
"Beh hai finito qui no?"
"Veramente no, Margherita ha la febbre e quindi rimango anche il pomeriggio"
"Oh, beh allora ragazzi voi andate io mangio qui" dice Ermal guardandoli
"Andrea guarda ci sono delle pizze che sembrano davvero invitanti" dice Luisa
"È vero beh allora vuoi mangiare anche tu qui?"
"Se per te va bene si" dice sorridendo
"Va benissimo, voi ragazzi?"
"Quoto"
"Va benissimo" rispondono gli altri suoi amici mentre Ermal gli sorride grato
"Bene allora un tavolo per nove" dice Ermal
"Nove?" Chiedo
"Si tra un po' arrivano altre due persone"
"Oh va bene allora preparo subito"
"Grazie" rispondono tutti. Mentre sistemo i tavoli Luisa mi raggiunge
"Sei arrabbiata con me vero?"
"No, non sono arrabbiata con te perché non mi importa. Fa quello che vuoi, io mi adeguo alle conseguenze" dico con indifferenza ma con il cuore che si spezza ancora di più.
"Non ti importa?"
"No, non mi importa"
"Ma io pensavo che io e tu fossimo amiche"
"Beh ti sbagliavi"
"Davvero non ti importa di me?"
"Davvero Luisa, ma tranquilla c'è mr. Belloccio a cui importa di te quindi che differenza c'è?"
"Io..." Luisa si allontana da me tornando dal suo pesce innamorato e lo abbraccia, poco dopo i due vanno via
"Credo che dovrai togliere due posti" dice Ermal avvicinandosi
"Va bene"
"Cosa è successo?"
"Nulla che ti possa riguardare"
"Luisa è andata via piangendo, vorrei sapere cosa gli è successo"
"Davvero stava piangendo?"
"Si, piangeva, cosa è successo?"
"Nulla..." piangeva, allora gli importa davvero di me?

Piccola Anima Disobbedisci Perché è Vietato MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora