Capitolo 22

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Natale. Un altro natale, un altro anno che sta giungendo al termine.
Natale non è mai stato bellissimo per me. Quando ero piccola a Natale c'erano sempre mille litigi a causa di una stronza che dovrei chiamare "nonna" che non ci ha mai voluto bene. Che odiava la mia famiglia e, soprattutto, mia madre. Così poiché ci lasciava sempre soli per andare a divertirsi con la famiglia di mio zio, si litigava. Ci ha fatto odiare dalla famiglia di mio zio così non abbiamo mai stretto un vero rapporto. Così passavo il natale solo con i miei genitori, mio fratello e i miei nonni materni. Alla morte dei nonni siamo andati via e siamo arrivati in Italia... Ma il Natale era comunque un giorno come gli altri per noi, anche più triste. Perché non eravamo circondati dall'amore degli altri parenti e anzi molto spesso in ospedale c'era bisogno di dottori e i miei andavano via... Così quando tutti si divertivano con cugini, zii, nonni, nipoti, noi eravamo soli. E non importava quanti regali avessi ma l'unico regalo che sognavo era una famiglia bella, unita, felice. Adesso... Adesso la famiglia è ancora più piccola se non fosse stato per Luisa, Ermal e i suoi amici sarei rimasta sola.
Invece adesso mi trovo con tanti bellissimi addobbi e un bellissimo albero con mille regali. Ma cosa più importante sono circondata da tanta gioia e allegria, alle mie orecchie arrivano risate, schiamazzi, urla di divertimento e ancora tante risate e mille parole.
Quando tutti vanno via, salutandomi e promettendomi di rivederci domani, Ermal si avvicina a me prendendomi per mano e baciandola. Si siede e impugna la sua chitarra.
"So che manca ancora qualche giorno a Natale ma non resisto, voglio farti sentire ciò che ho scritto, l'ho scritta quando pensavo a te, quando ho imparato a conoscerti... Quando ti pensavo ti vedevo così, un po' diciamo come quando ho scritto il mostro... Si non ti conoscevo e comunque avevi un'altra storia, una storia comunque solo felice e con poche difficoltà. Ma cantandola oggi ti si addice perfettamente, piccola. Così mentre pensavo è uscita questa canzone... Spero ti piaccia"
Dolci note si propagano per la stanza e subito dopo Ermal inizia a cantare con dolcezza.
"Piccola anima, che fuggi come se, fossi un passero... Spaventato a morte..." il suono della chitarra colma il silenzio della voce di Ermal che deglutisce rumorosamente come per mandare giù un tappo che serra la gola. Poi ricomincia a cantare.
"Qualcuno è qui per te, se guardi bene ce l'hai di fronte... Fugge anche lui per non dover scappare, se guardi bene ti sto di fronte, se parli piano, ti sento forte..." oh Ermal certo che ti vedo, certo che ti sento, grazie Ermal, grazie per essere al mio fianco, grazie perché sei qui ad aiutarmi, ad amarmi.
"Quello che voglio io da te non sarà facile spiegare, non so nemmeno dove e perché hai perso le parole..." la musica dolce della chitarra si ferma, la sua melodiosa voce lascia spazio al silenzio totale, rotto solamente dal pianto di Ermal quasi impercettibile, silenzioso, se non fosse per qualche piccolo sussulto. Tira su con il naso per poi sussurrare
"Ma se tu vai via, porti i miei occhi con te..." oh Ermal... Non vado via, sarò sempre qui, al tuo fianco e nel tuo cuore.
"Mi spiace piccola, non ho resistito al pianto ma ti prometto che te la farò sentire tutta... Ti amo" lo abbraccio silenziosamente senza dire niente, stringendolo dolcemente a me e accarezzandogli la testa. Rimaniamo così per un po', con le sue lacrime che bagnano il mio petto.
Dopo un interminabile momento che sembra durare ore è Ermal a rompere il silenzio...
"È ora di cena piccola, vado a prendere qualcosa da mangiare e torno subito" Ermal mi lascia un bacio sulla fronte e va via.
Privo ad aspettare che Ermal torni ma la stanchezza prevale e cado tra le braccia di Morfeo.
"Piccola anima... La luce dei lampioni ti accompagna a casa, innamorata e sola... Quell'uomo infame non ti ha mai capito, sai che a respirare non si fa fatica... È l'amore che ti tiene in vita! Quello che voglio io da te non sarà facile spiegare, non so nemmeno dove e perché hai perso le parole...
Ma se tu vai via, porti i miei occhi con te... Camminare fa passare ogni tristezza, ti va di passeggiare insieme?
Meriti del mondo ogni sua bellezza, dicono che non c'è niente di più fragile di una promessa ed io non te ne farò nemmeno una. Quello che voglio io da te non lo so spiegare ma se tu vai via, porti i miei sogni con te!
Piccola anima... Tu non sei per niente piccola!" Sento la voce di Ermal in modo ovattato mentre dolcemente mi culla cantando questa bellissima canzone...
"Già... Tu non sei per niente piccola, sei la donna più forte che io abbia mai conosciuto. Buonanotte principessa" Ermal mi lascia un bacio sulla fronte e dolcemente mi stringe a se addormentandosi e facendomi da capo addormentare.

Piccola Anima Disobbedisci Perché è Vietato MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora