[Ermal]
Scappa via con lo sguardo di chi è stato distrutto, con lo sguardo di qualcuno che ha perso tutto. Scappa via da me, così fragile e indifesa. Mi alzo e mi precipito in bagno.
"Bea stai bene?" Non ricevo nessuna risposta se non dei singhiozzi
"Bea apri la porta" busso alla porta ma ancora nessuna risposta
"Ti prego piccola apri, scusa non dovevo sono un cretino ma apri questa porta" continuo a sentire solo dei singhiozzi così decido di sedermi davanti la porta del bagno e aspettare che lei si senta pronta ad uscire da lì.
"Io non so cosa ti abbia fatto scattare in questo modo ma ti giuro che ti aiuterò a superare il tutto. Non so cosa hai dovuto passare tu, ma sono certo che io e te insieme possiamo farcela. Mi è bastato un solo tuo sguardo, un solo sorriso, una sola tua parola per salvare me ed io voglio aiutare te" prendo un sospiro pronto a continuare "ormai ti conosco, posso vederlo benissimo come sei. Il tuo dire a Luisa che non ti importa di lei, quando in realtà ti interessa. È una barriera difensiva. Cacci via tutti prima che ti ci possa affezionare, per non soffrire. Li vedo quei tuoi sguardi. Lo vedo come hai paura di me e di tutti. Lo capisco dal tuo irrigidirti e dal tuo metterti in allerta. Ho capito che non ti fidi di nessuno né tanto meno ti fidi di me. Piangi, sfogati, non tenere tutto dentro. Fatti aiutare da me" piano piano la porta si apre facendo apparire una piccola anima distrutta. L'abbraccio mentre lei prova a divincolarsi dando pugni sul mio petto.
"Stai tranquilla voglio aiutarti, non ti farò del male" cerco di tranquillizzarla
"No, devi lasciarmi in pace" la libero dal mio abbraccio e lei schizza via da casa scappando a più non posso. Oh piccola dove vai? Perché continui a scappare?
Dopo dieci minuti che è andata via realizzo davvero, sono le undici di sera, dove mai è potuta andare? É sola, non vuole farsi aiutare da nessuno. Dove mai può andare? Al bar o al parco... Ma sono distanti da qui, potrebbe incontrare qualcuno che vuole fargli del male. Non posso permetterlo devo trovarla. Esco subito da casa convinto di andare verso il parco ma ancora prima di chiudere la porta mi arriva una chiamata.
"Pronto?"
"Ermal sono Andrea"
"Si Andrea dimmi, al momento sono impegnato..." Mi blocca
"Perché c'è Beatrice al pub che piange?"
"Cosa?"
"Si è arrivata qui e si è fiondata subito su Luisa scoppiando a piangere"
"Hanno litigato e sarà che voleva scusarsi, arrivo subito, grazie per avermi avvertito"
"Beh a dopo allora" stacco la chiamata e corro verso il pub. Allora vuole davvero bene a Luisa, sta provando a fidarsi di qualcuno.
Arrivato al pub vedo subito Andrea al bancone ma non vedo né Luisa né Beatrice, dove sono?
"Tranquillo sono andate di là per parlare un attimo da sole" dice Andrea mentre porge delle birre a dei ragazzi.
"Grazie Vige" dico sedendomi per poi ridere del mio amico che corre da una parte all'altra per servire dei ragazzi
"Mi scusi potrei avere una birra alla spina?" Gli chiedo ridendo
"Simpatico vieni ad aiutarmi anziché di prendermi in giro" rido e mi allontano avvicinandomi verso la porta dove dovrebbero esserci le ragazze.
"Davvero Luisa è la millesima volta che lo dico ma davvero mi dispiace è che io non... Non credo molto nell'amicizia e provo a non affezionarmi a nessuno per non soffrire ma la verità è che io ti voglio bene, sei l'unica persona che riesco a considerare mia amica, forse perché anche se inconsapevolmente tu mi stai aiutando davvero tanto. Il vero motivo per cui all'inizio rimanevo qui con te fino alle cinque è perché non ho una casa, non ho un posto dove andare e questo rappresenta il mio unico rifugio non solo fisico ma anche emotivo. Grazie a te riesco a non pensare alla mia vita, tu riesci a farmi sentire ancora quel poco di amore e felicità..." sento dei singhiozzi
"Anche per me tu sei la mia migliore amica, mi dispiace io non intendevo farti pensare che eri sostituibile, perché non mi hai detto che hai bisogno di aiuto? Ti avrei ospitato nel mio appartamento"
"Perché io non ho bisogno di quel tipo di aiuto, davvero voglio cavarmela da sola pur non essendo comunque sola, non so se hai..."
"Ho capito Bea, ma davvero per qualsiasi cosa sappi solo che io ci sono, ti voglio bene" non sento nessuna risposta ma vedo la maniglia della porta abbassarsi così mi allontano tornando da Andrea.
"Bea!" Mi alzo quando la vedo arrivare
"Lasciami in pace" risponde andando via e salendo su quel piccolo parco.
"Cos'è già litigate?"
"Andrea non fiatare grazie" rispondo
"Un attimo vorrei parlare con te" dice Luisa prendendomi per il braccio
"Ok" dico facendomi condurre da lei in quella stanza dove prima si trovava Bea e Luisa
"Ermal stai attendo a dove metti le mani!" Urla Andrea per farsi sentire così io e Luisa scoppiamo a ridere.
"Perché avete litigato?" Mi chiede
"Sto provando a farla ragionare, non so cosa ti ha raccontato però io so che c'è qualcosa che non va e io voglio aiutarla"
"E adesso? Non vuole l'aiuto di nessuno"
"No, è cocciuta e orgogliosa ma alla fine si lascerà aiutare"
"Beh lo spero" usciti dalla stanza mi avvicino ad Andrea
"Oh amico la tua ragazza bacia alla grande, bella scelta" gli dico ridendo mentre la sua faccia assume mille espressioni
"Si si sei simpatico amico, domani ci facciamo i conti" dice ridendo anche lui
"Perfetto, ti ho mai detto che sono bravo in matematica?"
"Oh niente cambia lavoro fare il clown ti riesce meglio"
"Mazza oh sei proprio uno sbronzo" dico ridendo
"Grazie amico, ho imparato dal migliore" rido e continuiamo a punzecchiarci e a parlare per il resto della serata.
Alle tre vado da Beatrice per cercare di convincerla a venire a casa con me.
"Bea vieni a casa con me?"
"No grazie"
"Dai ti prego"
"No Ermal non ci torno a casa con te!"
"Ma è tardi"
"Non per me, lasciami in pace" dice scendendo dal parco e andando da Luisa[Beatrice]
"Mi spieghi perché no?"
"E tu mi spieghi perché me?"
"Cosa significa?"
"Significa che non capisco perché tra un milione di persone proprio io. Ci sono tantissime persone che hanno bisogno di aiuto, ci sono tantissime persone che meriterebbero di essere aiutate più di me. Perché io?"
"Perché è un pesce innamorato amica" dice mr. belloccio fissandomi
"Andrea fatti gli affari tuo!" Sbotta Ermal
"S-sei cosa?" Dice sul serio?
"Lascialo stare" dice Ermal guardando prima me e dopo il pavimento.
"È vero?" Chiedo guardandolo
"Si, si è vero, non volevo dirtelo solo perché conoscendoti non mi avresti permesso di aiutarti. So che ti saresti chiusa in te stessa come un riccio o mi avresti cacciato via dalla tua vita e..." Lo interrompo
"Perché?"
"Perché cosa?"
"Perché me?"
"Non capisco Bea"
"Tu... Tu sei carino, sei simpatico, sei intelligente, hai talento e sembri dolce e altruista..."
"Sembro?" Dice sorridendo
"Beh forse lo sei... Non ne posso essere ancora certa ma non è questo il punto! Tu sei tutte quelle belle cose e io invece sono tutto il contrario. Sono stupida, brutta, per nulla intelligente, imbranata, con un carattere di merda e un corpo di merda! Perché me?"
"Non è vero Bea tu sei magnifica. Non devi vederti in questo modo perché tu sei una bellissima ragazza, dentro e fuori"
"Dovresti mettere un bel paio di occhiali e dovresti prima conoscere di più le persone"
"Dovresti solo essere più sicura di te, avere più autostima"
"Lasciamo stare... Adesso vado... Tu salutami Lulù" dico alla fine indicando mr. Belloccio
"Aspetta Bea! Dove vai!" Urla Ermal cercando di raggiungermi ma io schizzo fuori dalla discoteca e vado verso la strada che mi porterà al bar. Ma oggi qualcuno ha voluto che nulla andasse nel verso giusto così qualcuno mi blocca per il polso. Mi giro aspettandomi di vedere il volto di Ermal ma vedo l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere.
"Lasciami" gli urlò cercando di spingerlo per allontanarlo da me.
"Dovve sei ata?" Chiede ubriaco marcio stringendomi il polso ancora di più
"Non sono affari tuoi!"
"Ssi invecccte"
"Lasciami mi fai male!"
"Nno"
"Ti ho detto di lasciarmi"
"Ha detto che la devi lasciare stronzo!" un pugno gli arriva dritto in faccia facendolo barcollare indietro e facendolo cadere trascinandomi con lui...
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Piccola Anima Disobbedisci Perché è Vietato Morire
FanfictionUna giovane ragazza ormai distrutta da una serie di eventi desidererà solo farla finita ma un giorno incontrerà Ermal, che tornando dal suo lavoro, l'aiuterà a riprendere in mano la propria vita... Riuscirà ad aiutarla? O la ragazza perderà ogni spe...