Ci incamminammo verso "L'isola".Caro lettore non ti aspettare niente di grande,"L'isola"era solo un vecchio parco abbandonato che avevamo scoperto anni prima io e Tommy, dove al centro c'era un enorme salice.L'avevamo soprannominata così quando quel caldo Agosto dei miei 11 anni litigai con mio padre e corsi via di casa cercando conforto, come facevo sempre , tra le braccia di Tommy .Lui appena mi vide in lacrime corse subito da me ad abbracciarmi e ad asciugarmi quelle gocce pesanti e salate che mi rigavano il viso, mi prese per mano e senza farmi domande su quello che era accaduto iniziò a raccontarmi barzellette e a narrarmi fatti strani che animavano sempre le sue giornate.Camminammo per oltre un ora senza mai fermarci, ad un certo punto non so come ci trovammo davanti a un cancelletto arrugginito, mi bastò guardarlo negli occhi per capire che avevamo avuto la stessa idea. Scostammo il cancelletto e si estese sotto ai nostri grandi occhi innocenti un enorme parco abbandonato. L'erba era assai alta e diversi tipi di fiori la coloravano come se fossero schizzi di vernice ma la cosa che ci colpì di più fu un salice enorme che si trovava proprio al centro di questo parco che prima ,ero sicura, fosse stato bellissimo.Il sole stava calando e nel aria c'era odore di mille fiori diversi impossibili da identificare. Tommy fú il primo a correre verso il salice e io lo raggiunsi subito dopo, giusto il tempo di metabolizzare quel paesaggio così semplice ma nel contempo meraviglioso . Arrivati li ci rifugiamo sotto i suoi rami:era un posto magico, la dentro sembrava che il tempo si fermasse,intorno a noi c'erano solo questi rami pieni di foglie che toccavano il suolo e c'eravamo noi che ad ogni nostro respiro le foglie si muovevano.Da allora decidemmo di battezzarlo così "L'isola" ispirandoci al nostro cartone preferito Peter Pan in quel posto i problemi non arrivavano , svanivano si dissolvevano nell'aria, là portavamo solo il bagaglio della felicità e della serenità; un po' come lo era l'isola per Peter Pan.
Ci sedemmo vicino all'albero Tommy estrasse due sigaretta dal pacchetto me ne porse una e iniziammo a parlare.
"Sai Alis, mi sono chiesto molte volte come sarebbe stata la vita senza di te" mi disse lui con lo sguardo perso nel nulla.
"Mmh e come sarebbe la tua vita senza di me?"gli risposi sorridendo
"Sarebbe un inferno.Sai tu mi hai salvato.Dio solo sa che fine avrei fatto senza di te"mi disse lui ricambiando il sorriso
"E come ti avrei salvato?" Feci una lunga risata che però alla fine divenne amara, non capivo dove volesse arrivare
"Alis tu mi salvi ogni giorno e lo fai solo respirando o sorridendomi lo fai senza neanche accorgertene " sospiró
"Mi stai facendo una dichiarazione d'amore Tommy?"dissi io cercando di sdrammatizzare
Lui fece la sua solita risata solo che nascondeva un filo di disagio mi guardò e mi accarezzo la guancia con una tale grazia, come fossi stata una rosa,mi guardo negli occhi e mi bacio.
Solo il tempo di accorgermi che le sue labbra premevano sulle mie che subito mi scostai, fissai i suoi occhi che prima mi sembravano così sicuri ed ora vi intravedevo una nota di paura. Corsi via incapace di affrontare quella stramba situazione.
Appena scavalcai il cancelletto scoppiai a piangere,sentivo in lontananza la voce di Tommy che mi chiamava disperatamente;mi misi a correre, correvo senza una meta,mille emozioni diverse mi affliggevano, non capivo perché il mio migliore amico mi avesse baciato,perché doveva rovinare tutto?perché doveva rovinare un amicizia di 11 anni? Perché quel bacio? Perché? Come se non bastasse si mise a piovere,mi fermai.Mi trovavo sopra una collina sperduta nel nulla senza capire come fossi finita li.Afferrai il telefono,non c'era campo.
Vidi in lontananza una casetta di legno come se fosse comparsa così per magia,come se il vento l'avesse trascinata con se fin li.Corsi verso la casetta.Bussai.Non rispose nessuno .
Lo ammetto era un po' inquietante quella casa e qualsiasi persona normale non ci sarebbe entrata ma stiamo parlando di me e viste le circostanze decisi di entrare. Dentro la casa era vuota come se non fosse stata mai abitata.C'erano delle scale,salii fino al piano superiore anche esso era vuoto;La casa odorava di resina,fuori diluviava ancora,ero stanca avevo la testa piena di pensieri decisi di sdraiarmi sul pavimento che era interamente fatto di legno per un po' almeno finché non avrebbe smesso di piovere.
Mi svegliai al improvviso,non mi ero neanche accorta di essermi addormentata, ero sudata e avevo fatto il mio solito sogno.*******************************
SPAZIO AUTOREAllora ve lo aspettavate il bacio di Tommy? E la fuga improvvisa di Alis?
Commentate e fatemi sapere tutto 😘
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Sopra Una Nuvola [SOSPESA]
FantasiaMi chiamo Alisia e ho 27 anni. Vivo in Irlanda. Sono alta 1.65,occhi verdi,capelli lisci color rame e una faccia ricoperta da piccolissime lentiggini. Tutto inizió 10 anni fa, quindi partirò dal principio. All'epoca ero ancora una ragazza normale, u...