Capitolo 18

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Uscimmo dalla mia stanza. Una musica proveniva da sotto.
"Sembra che ci sia una festa!" Esclamò entusiasta Tomas.
"Oddio una festa, non possiamo andarci,non sono vestita adeguatamente per una festa e poi non ho altri vestiti non ho niente. Oddio rientriamo nella mia camera, ti prego" dissi io facendomi sovrastare dall'ansia 
"Non se ne parla. Sei bellissima comunque dai su andiamo" mi disse lui e mi prese per mano trascinandomi.
Avevo una maglietta grigia a maniche corte che mi arrivava sopra l'ombelico e dei pantaloni neri a vita alta  che lasciavano intravedere un filo di pancia bianca mozzarella e delle Vans nere. Oddio non ero proprio adatta ad una festa sia fisicamente che emotivamente. Anche perché ora che ci penso non ero mai andata ad una festa e non sapevo cosa mi aspettasse. Ogni volta che Isabel mi supplicava di accompagnarla io rifiutavo sempre. Per paura di poter combinare qualche casino. Nelle feste è come se si aprisse un mondo dove tutto è possibile grazie all'alcol e alla musica alta ed io volevo rimanere nel mio mondo sicura che poi il giorno dopo non mi sarei svegliata nel letto di qualcun altro a cercare di ricostruire quella follia.
"Eccoci qua" disse Tomas.
Non me ne ero, stavo pensando a quanto mi mancava la mia migliore amica che già eravamo arrivati al piano terra nell'enorme sala dove c'erano ragazze in minigonna e tacchi che si scatenavano e si strisciavano addosso ai ragazzi. Tutto mi faceva pensare tranne che dentro a quelle ragazze ci fosse una qualche magia che le rendeva "speciali". Non pensavo che in un castello del genere dove regna la magia e bla bla bla ci si potessero fare delle feste del genere. Wow, rimasi di stucco.
"Dai Alis scateniamoci" disse Tomas spingendomi nella mischia e iniziando a ballare. Io rimasi ferma a guardalo, devo ammetterlo sa ballare davvero bene. E mentre lo guardo  e inizio a pensare a cose davvero imbarazzanti, distolgo lo sguardo fissando le mie scarpe nere ormai consumate dal tempo.
Quando alzo lo sguardo la mia attenzione si posa su una ragazza con i capelli rosa corti e con un vestito aderente nero che gli arriva a mala pena sopra le ginocchia mi si avvicina
"Hey ciao devi essere quella nuova" urla per sovrastare la musica
"Emh si"
"Piacere mi chiamo Giusy"
"Piacere Alisia"
"Wow che nome strano"
Faci una smorfia per la sua esclamazione tanto esplicita e non richiesta.
"Comunque bella festa vero?" Dice lei accorgendosi di essere stata troppo diretta
"Sinceramente non mi piacciono molto le feste e non credevo che in questo castello si facessero queste tipo di feste" dissi io un po scocciata da tutta quella confidenza
"Sisi le facciamo quasi tutti i sabati il maestro ci dà questa opportunità per svagare dopo settimane di duro lavoro" dice lei abbozzando un sorriso
"Ah, capisco"
"In quale corso ti hanno aggiunto?"
"Sinceramente ancora non lo so non pensavo ci fossero corsi"dissi io incuriosita
"Ah Sisi ci sta il corso della signora Bartamplomp che è il corso della natura poi ci sta..." Non fece in tempo a finire la frase che un ragazzo alto quasi due metri e muscoloso la cinse la vita e l'attirò a se, gli prese il viso e la fece girare per baciarla. Lei si staccò di fretta e poco dopo aggiunse:"Scusa delle volte è un po maleducato"
"Piacere Alex" mi porse la mano la strinsi e mi presentai
"Vedo che già hai fatto conoscenza" mi spintonò Tomas che ora era alle mie spalle
"Ah sì loro sono Giusy e Alex" dissi io
"Piacere Tomas per gli amici Tomny"
Vidi Giusy che era diventata rossa in viso e aveva un sorrisetto che non mi piaceva per niente.
"Scommetto che è il tuo ragazzo" mi disse lei
"No no è il mio migliore amico" mi affrettai a dire
"Ah, bene quindi non ti dispiace se gli faccio conoscere qualche mia amica?!"
Disse lei
Oddio perché dovrebbe fargli conoscere qualche sua amica ? No che a me interessi eh ma  tanto lui non vorrà conoscere nessuna e sicuramente gli dirà di no lo conosco
"No che non gli dispiace e neanche a me dispiace" disse Tommy ridendo
Che ? Oddio non ci posso credere che l'ha detto. Aspetta io non sono gelosa può avere tutte le ragazze che vuole io tanto non ci faccio niente con lui.
"Se ci sta qualche ragazzo da far conoscere anche a me ne sarei felice" dissi alzando la voce più del dovuto, ovviamente  non ero io a parlare era la rabbia,la rabbia per non so cosa. Subito mi pentii di quello che avevo detto.
"Si sì te ne presenterò anche a te" disse Giusy ridendo di gusto prendendo poi me e Tommy per mano e trascinandoci dal altra parte della sala

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            SPAZIO AUTORE
Scusate per il ritardo nel pubblicare il capitolo ragazzi.... Purtroppo vedo che i Follower stanno aumentando ma le letture non  tanto e di questo mi dispiace molto ...! Però non fa niente io continuerò comunque per la mia strada e finirò di scrivere questo libro anche se ammetto che volevo fare il sequel di questo ma visti gli scarsi lettori penso che sarà vano. Commentate anche se siete in pochi, mi fareste molto felice!!
Buona giornata

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