Sopra Una Nuvola [SOSPESA]

Capitolo 22

Scesi le scale ed andai al piano inferiore sperando di trovare lì Max. Ovviamente i miei vestiti erano gli stessi di ieri. Pregavo che lui non se ne accorgesse mentre cominciavo a scendere quell'infinita scalinata. Appena arrivai al piano terra esso era deserto. Non c'era da stupirsi ,pensai, era domenica e tutti stavano dormendo profondamente non costretti ad alzarsi presto per andare a lezione. Mi diressi in biblioteca per sedermi comodamente su uno dei divanetti rivestiti di pizzo giallo. In lontananza vidi Max che appena si accorse che ero comodamente seduto li accelero il passo mi prese per mano e mi fece alzare .
"Dove stiamo andando ? " Pronunciai quelle parole quasi con il fiatone.
" Beh siccome sei nuova voglio essere io il primo a farti visitare la sala dei quadri "
"Ah beh interessante " risposi io pensando che si trattasse di qualche mostra pittoresca .
Max mi condusse in un ampio corridoio che si trovava dall'altra parte della biblioteca, girammo a destra poi a sinistra e di nuovo a destra fino a che comparve una porta grigia sigillata.
"Pronta ? " Mi chiese Max scrutandomi
"Per vedere dei quadri !? " Dissi io quasi ridendo
" Non sono semplici quadri Alis. Stai per scoprire la storia di questo istituto ed il tuo destino , il destino di tutti noi è raffigurato qui dentro " mi disse con una nota di mistero
Rimasi sbalordita. Non avevo capito dove mi stesse portando prima che pronunciasse quelle parole. Okkey adesso non sapevo se fossi ancora pronta per tutto questo .
Max non aspettó nessun tipo di risposta o replica che premette dei numeri raffigurati sopra a dei tasti e la porta si aprì.
Vi era una distesa immensa di quadri sia nella parete destra che in quella di sinistra con cornici eleganti . Il primo quadro raffigurava all'incirca dieci ragazzi . Anche Max stava osservando il primo quadro poco dopo iniziò a  parlare: " Questo quadro rappresenta i primi fondatori di questo istituto. Ognuno di loro rappresenta i nove poteri che ci caratterizzano l'uno dall'altro. "
"Nove? Allora perché sono in dieci ?" Lo interruppi io . La matematica non era un opinione , pensai .
"Non ti sfugge proprio niente eh!" Mi rispose  stuzzicandomi poi continuò a parlare .
" Questa persona qui " mi disse indicando una ragazza con i capelli biondi che sorrideva tenendo la mano ad un ragazzo che aveva un occhio verde e l'altro marrone .
"Lei aveva  tutti e nove i poteri e questo la rendeva la guardiana più forte . Ma accadde una cosa davvero terribile" avanzò di due passi spostandosi sul secondo dipinto. Esso raffigurava una donna triste che fluttuava nell'aria in mezzo ad una tempesta .
" Il suo amato morì durante una missione , per salvarla. Lei per il forte dolore esplose donando la propria anima alle tenebre e dando  la colpa a tutti gli altri guardiani per non averlo aiutato . Se ne andò e giurò che li avrebbe perseguitati tutti finché non si fossero estinti. Disse infine che avrebbe levato i loro poteri perché non degni di possederli " disse con un tono teatrale
"Oddio ma è terribile.. anche se mi sembra alquanto strano che solo perché non sono riusciti a salvarlo lei ha fatto tutto questo "
"Alis in realtà ci  sta un altra versione della storia. Alcuni dicono che i nove guardiani uccisero Martin, il ragazzo di Eufelia , perché la sua anima era infestata dal buio e non poteva più salvarsi " mi rispose a bassa voce come se fosse un segreto di stato .
" Eufelia ? Questo nome mi è famigliare " parlai dando sfogo ad un mio pensiero
" Sicuramente te ne hanno parlato perché lei è la cacciatrice insieme ad altri dei sui discepoli e vogliono la nostra fine e... "
Non fece in tempo a finire la frase che Angelo Bianco , come lo chiamano i ragazzi di quell'istituto lo interruppe .
"Cosa ci fate qui? Max non mi sembra di averti dato il permesso di portare qui Alisia "
" Pensavo fosse giusto che conoscesse la storia di questo istituto Maestro " gli rispose quasi con tono superiore
" Ogni cosa a tempo debito e te non avevi il diritto di raccontargli la storia ora tutti fuori "
Cosí Max accelleró il passo lasciandomi dietro di lui.