Capitolo 9

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Correvo, correvo con il cuore gonfio e gli occhi rossi. Come se non bastasse si mise a piovere  e e le mie lacrime si mischiano con le gocce  e che scendevano dal cielo. Arrivai a casa di Tommy, la luce della sua camera era accesa, con la mano che mi tremava e gli occhi colmi di lacrime spinsi il pulsante e citofonai.

"chi è?" La voce di Tommy mi rimbombò nell'orecchio. Dio mio quanto mi era mancata la sua voce.

deglutii​ con fatica   e gli risposi "Tommy sono Alisia, è successo un casino , io....".  Non mi faceva neanche finire di parlare che subito mi aprii il cancello.Percorsi il piccolo giardino di casa sua che era sempre molto curato da Beatrish, la madre di Tommy. Sinceramente mi metteva sempre un po' d'ansia. C'erano migliaia di statue che mi fissavano e un albero enorme che faceva ombra alla casa come volesse proteggerla, arrivai alla porta la spinsi ed entrai.Tommy stava scendendo di corsa le scale con la camicia sbottonata. Appena vide in che condizioni mi trovavo  mi abbracciò.

"Mi sei mancata tesoro.cos'è successo?" mi domandò lui con la sua solita voce calma una di quelle che quando stai male riescono a farti stare meglio una di quelle che non ti stanchi mai di sentire.

Iniziai a balbettare: "La mamma, il papa , io, loro la porta....."le lacrime bagnarono di nuovo i miei occhi e i singhiozzi non mi lasciavano tregua,Non riuscivo a raccontargli ciò che era successo.

Allora lui mi prese il viso tra le sue mani e mi guardo con i suoi occhi color smeraldo "Calmati tesoro 'respira e raccontami tutto" mi sussurrò.

"La mamma ha detto che è giunta l'ora.Io non ho capito di cosa stesse parlando ma lei mi aveva detto che tu avresti capito"

Lui levò subito le mani dal mio viso, era diventato bianco come un lenzuolo ed aveva lo sguardo fisso nel vuoto, come la mamma aveva fatto la sera prima. Mi tirò per un braccio e mi trascinò al piano di sopra , entrammo dentro la sua camera dove c'era una ragazza sdraiata sul letto, sicuramente era quella ragazza presuntuosa che mi aveva risposto al telefono. Appena vide Tommy gli si aggrappo al collo, lui la scostò e gli fece segno di andarsene , lei si alzò prese la sua roba  diede uno schiaffo a Tommy scese le scale e se ne andò.Tommy fece finta di niente come se fosse una cosa normale, sicuramente non era la prima che trattava cosi e non era la prima che reagiva cosi.

Mi guardò e mi disse "Alis vai nello studio di mio padre e raccontagli tutto capito? tutto quello che è successo, quello che hai visto, io ti raggiungerò presto"  vidi che Tommy stava prendendo i suoi vestiti e li stava mettendo dentro una borsa

"Perchè prendi i tuoi vestiti? dove dobbiamo andare?" gli chiesi io dubbiosa

"Temo che dovremmo andare in un posto dove sarai al sicuro" mi rispose lui dandomi le spalle

" Tommy al sicuro da cosa? da chi?" gli dissi io, non capivo perchè nessuno mi voleva spiegare cosa stava succedendo, ero l'unica che non sapesse niente e per qualche strana ragione Tommy e la sua famiglia sapevano tutto , lui si giro e mi abbraccio dicendomi:

"Alis ti spiegherò tutto piu tardi, adesso sei al sicuro tesoro ci sono io con te"

Gli sorrisi, quel ragazzo sapeva darmi sempre quella serenità che nessuno o niente riusciva a farmi perdere. Andai verso lo studio del padre di Tommy per raccontargli l'avvenuto.

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