Capitolo 8

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La mamma si avvicinò a me e mi abbraccio,il papà invece si limitò a guardare quel simbolo d'affetto che in 17 ne avevo ricevuti ben pochi.Mi serviva proprio quel abbraccio,di colpo mi sentii piu forte di prima e mi sentii protetta e amata incondizionatamente. Mia madre mi guardò con gli occhi lucidi e le mani che gli tremavano:"Alisia devi sapere molte cose sulla nostra famiglia.... Noi abbiamo antenati mol.." non fece in tempo a finire la frase che subito si senti bussare alla porta,prima piano, poi sempre piu forte come se la volessero rompere in mille  pezzi.La mamma guardò il papà preoccupata, il papà corse subito nel suo studio mi prese uno zainetto e me lo diede,la mamma mi strattonò il braccio accompagnandomi  vicino la finestra della sua camera che si affacciava dal altra parte del viale.La mamma mi guardò con la faccia di chi sa che era arrivata la fine,la fine di quella normale vita, mi disse urlando

"Alisia vai subito da Tommy digli che è giunta l'ora, lui capirà.Alis promettimi che non ti fiderai di nessuno solo di lui capito?, ora vai"

Non sapevo che fare,che dire,stava succedendo tutto cosi in fretta che mi parve un sogno,anzi un incubo non riuscivo a muovermi a fare niente, per fortuna però riuscii a pronunciare qualche parola: "Mamma e voi che farete? Venite con me!! Vi prego andiamo tutti insieme,scappiamo" si senti un rumore assordante,avevano buttato giù la porta,si,ma chi? la mamma si girò e mi spinse fuori dalla finestra,scivolai sulle tegole e atterrai sul marciapiede, per fortuna non era molto alto, mi guardai indietro e vidi che la mamma aveva chiuso la finestra,vidi una luce accecante che si espandeva dentro la casa.Che diavolo stava succedendo? non mi feci tante domande,corsi verso casa di Tommy con le lacrime che pian piano scivolavano via fino a cadere sul freddo cemento della strada.

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