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Jimin sorrise, individuando Yoongi.
Era seduto sotto il solito albero di ciliegio, Hachiko sempre al suo fianco, ma quella volta aveva delle cuffiette nelle orecchie.

Jimin gli si avvicinò e gli si sedette accanto.

Yoongi aveva le sue cuffiette, ma capì che il piccolo Jimin era accanto a lui, sentì un'ondata di profumo alla menta invadere le sue narici. Non osò fare movimenti, semplicemente si beò della melodia della musica mentre iniziò ad accarezzare il capo del suo cucciolo.

Jimin scattò una foto, osservando come fosse venuta. Era perfetta, così prese il pennarello e scrisse la frase.
"Ritorna la tristezza e la musica mi salva."

Quello che non sapeva, però, era che Yoongi era davvero triste, non solo, fumava di rabbia.

"Hyung."
Jimin provò a chiamarlo più volte, dopo la quinta volta, gli sfilò una cuffia, chiamandolo.
"Hyung, ciao."

"Sparisci, Jimin."

Il tono era tornato quello freddo del primo giorno, anzi, forse era più glaciale di quella volta.

"Che succede, Hyung? Qualcosa non va?"

"Lasciami stare, Jimin, sparisci dalla mia vita."

Jimin sentì il suo piccolo cuore sgretolarsi, Yoongi non voleva più stare insieme a lui, non voleva più vivere le sue giornate con la presenza del più piccolo accanto.

Quello che Jimin non sapeva, era che Yoongi aveva lottato con se stesso per sputar fuori quelle parole con quel tono aspro.

"H-Hyung, dici sul serio?"

"Jimin, ho..."

"Hyung, ti prego, non lasciarmi andare!"

Jimin corse verso il maggiore che, mentre parlava, si era alzato in piedi, pronto ad andare via.

Improvvisamente, Yoongi si sentì circondato da delle braccia, Jimin lo stava abbracciando e stava anche piangendo.

"Scollati, Jimin, vai da qualcun'altro, mi hai preso in giro abbastanza. Mi sono fidato di te, ma non dovevo farlo."

"Hyung, di che stai parlando? Cosa ho fatto."

"Mi hai promesso che avresti passato ogni giorno con me, Jimin, ieri c'era la pioggia, ed io mi sentivo solo, volevo stare con te, ti ho aspettato fino a tarda sera, ma tu non sei venuto. Avevo bisogno di te, ma tu non c'eri."

Yoongi si allontanò, sorretto da Hachiko che percepì il dolore del suo padrone.

Jimin restò immobile, mentre guardava Yoongi andare via e le sue lacrime attraversavano il suo viso, rendendo la figura del ragazzo e del suo cane, sempre più sfocate.

Blind//YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora