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Yoongi raggiunse il parco, speranzoso di incontrare Jimin.
Una parte di lui lottava per allontanare Jimin, l'altra lottava per tenerlo al suo fianco.

"Dici che non si presenterà, piccolo?"
Yoongi si rivolse ad Hachiko, come se lui potesse dargli una risposta.

Proprio in quel momento, Jimin aveva varcato il cancello del parco cercando Yoongi, voleva farsi perdonare a tutti i costi, voleva far parte della vita di Yoongi quanto voleva che Yoongi facesse parte della sua.

Hachiko notò il desiderio del suo padrone e si alzò, tirando leggermente Yoongi che si alzò a sua volta. Hachiko tirò con tutte le sue forze, portando il padrone verso Jimin, facendolo finire tra le braccia del maggiore che vi si appoggiò per non cadere.

Yoongi annusò e lo riconobbe, riconobbe il profumo che avrebbe riconosciuto tra tanti.

"Jimin!"
Yoongi era sorpreso, lo si poteva capire dal suo tono di voce. Decise di circondargli il corpo, abbracciandolo forte e ripetendo più volte il nome del minore.

"H-Hyung, mi sei m-mancato."
Jimin era timido, si vergognava, ma glielo disse, ci teneva e voleva che il maggiore lo sapesse.
"Anche tu, Jiminnie, non lasciarmi più solo, neanche se dovessi chiedetelo io."
"Non ti lascerò, Yoongi, tu devi solo fidarti di me."

Jimin e Yoongi passarono la giornata nel parco, tra chiacchiere, risate e qualche scatto fotografico. Yoongi si stava fidando di Jimin, gli stava facendo spazio nella sua vita, stava creando uno spazio per lui nel suo cuore, un cuore che non aveva avuto la fortuna di conoscere chissà quante persone.

"Yoongi-hyung, io ci tengo tanto a te, voglio che tu lo sappia."

"Anche io, Jiminnie, anche io."

Blind//YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora