Blind//Yoonmin

28🌸

Jimin, alla fine, aveva convinto Yoongi, aveva fatto il test per la compatibilità. Namjoon quella mattina aveva telefonato il minore, avvisandoli dell'arrivo dei risultati.
Insieme avevano raggiunto l'ospedale. Yoongi era ansioso e preoccupato. Non voleva che Jimin fosse compatibile con lui, la sua cornea, trapiantata su Yoongi, lo avrebbe reso cieco e questo non poteva sopportarlo.
Non concepiva che Jimin, amante del mondo e grande osservatore, desse la sua vista per lui.

Jimin, al contrario, voleva sapere la risposta. Voleva che Yoongi guardasse il mondo, i colori, la luce del sole che tanto gli faceva male.

Raggiunsero l'ufficio di Namjoon, affannati e arrossati.
"Ciao ragazzi, accomodatevi."
I due si sedettero e Yoongi strinse la mano del minore.

"Ho una notizia buona ed una cattiva."

"Ci dia la buona."

"Abbiamo trovato il donatore."

I cuori di Jimin e Yoongi persero un battito.
Jimin era felice di perdere la vista per Yoongi, mentre Yoongi già piangeva all'idea di Jimin cieco.

"La cattiva?"

"Jimin, non sei compatibile con Yoongi. In più nessun dottore sembra disposto a voler sostenere l'intervento."

Yoongi in un primo momento sorrise, ma il suo sorriso fu cancellato dalla frase del dottore. Nessun medico voleva operarlo, non avrebbe mai avuto la vista, non avrebbe mai visto il volto di Jimin.

"Jimin, ti prego, abbracciami."
Yoongi ormai stava piangendo. La puzza aveva invaso le sue narici, albergando il suo corpo, facendolo sentire di troppo in quel posto che non aveva nulla di lui.

Non appena Jimin lo abbracciò, Yoongi seppellì il viso nel suo collo, annusandolo e calmandosi. Immaginò di essere a casa, nel suo letto, tra le braccia di Jimin e con Hachiko accanto. Improvvisamente smise di piangere.

"Dottore, la prego, lo faccia lei."

"Jimin, ne abbiamo già parlato abbastanza."

"NamJoon, solo perché una volta è andata male, non vuol dire che sarà sempre così. Ti prego, so che puoi farcela, Nam."

Yoongi sentì una morsa allo stomaco, ma quello non era il momento di ingelosirsi.

"Jimin..."

"Nam, te lo sto chiedendo perché mi fido di te. Sei un bravissimo dottore, so che puoi farcela."

NamJoon infilò le mani tra i capelli, stringendo la radice di questi tra le sue dita e tirando leggermente. Lasciò fuoriuscire un grande sospiro, poi chiuse gli occhi.

"Va bene, Jimin, lo farò."