13🌸

205 28 0
                                    

"Hyung?"

"Sì, Jiminnie?"

"Ti va, insomma, potremmo pranzare insieme oggi, ti va?"

Jimin e Yoongi si erano dati appuntamento al parco per quella mattina. Jimin voleva invitare Yoongi nel suo appartamento per un pranzo, amava cucinare e voleva far assaggiare il suo piatto preferito a Yoongi. Jimin voleva condividere con lui le sue passioni, i suoi desideri, i suoi pregi e i suoi difetti. Jimin voleva mostrare il vero se stesso al maggiore, voleva farsi apprezzare senza maschere.

Yoongi accettò il suo invito, scatenando una miriade di farfalle nello stomaco del minore che sorrise per tutto il tragitto.
Arrivarono all'appartamento di Jimin ed entrarono.
Yoongi si tolse le scarpe, posando la mano sul dorso di Hachiko per mantenere l'equilibrio.
Jimin scattò una foto.

"Tu non sarai mai solo, io sarò sempre pronto a sorreggerti."

Mise via la polaroid e prese timidamente la mano di Yoongi, arrossendo un po' e lo guidò in cucina.
Lo aiutò a sedersi sulla sedia, osservando come Hachiko lo seguiva, non osava separarsi dal suo padrone, non voleva perderlo di vista.

"Ya! Jimin, anche la tua cucina profuma di menta"
Yoongi sorrideva, così Jimin immortalò il momento, scrivendo sulla Polaroid appena scattata la frase che Yoongi aveva pronunciato.

"Yoongi, oggi assaggerai il mio piatto preferito."

"Non avvelenarmi, Jimin, sto iniziando a fidarmi di te."

Yoongi era arrossito leggermente e Jimin possedeva un sorriso che raggiungeva le sue orecchie.
Jimin scattò un'altra foto e scrisse la frase pronunciata da Yoongi, contento che il maggiore avesse iniziato a fidarsi.

Jimin maneggiava con le padelle, rivolgendo qualche domanda a Yoongi e rispondendo a quelle che erano le ipotesi o riflessioni di Yoongi.
Una volta che fu pronto, apparecchiò, impiattando la pietanza.

Yoongi, titubante afferrò il cucchiaio, portandolo nel piatto.
Quando il riso raggiunse la sua bocca, Yoongi sorrise, sentendo il profumo della menta al suo interno, anche il suo sapore.
Yoongi amava la menta, non poteva negarlo. La menta gli ricordava un po' casa, anche Jimin gli ricordava un po' la sua casa, gli infondeva senso di protezione, un sentimento che Yoongi mai aveva provato, ma che come una droga, una volta assaggiato, non poteva più farne a meno.

"Immortaliamo il momento, Yoongi."
Jimin scattò una foto di lui e Yoongi con il suo telefono, successivamente fece la stessa cosa con la polaroid, scrivendo la frase.

"Le tue braccia assomigliano tanto a quel posto che io chiamo casa."

Jimin la scrisse ripensando agli abbracci avuti con il minore, ai sentimenti che, quelle braccia attorno al suo esile corpo, gli avevano provocato.

Blind//YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora