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"Jiminnie, sto per scoppiare, ti prego, basta."

"Va bene, Yoongi."

Jimin prese una ciotola e inserì i loro avanzi, portandola ad Hachiko, che fu più che felice di mangiarli.

"Jimin?"

"Sì, Hyung?"

"Ho dormito poco la scorsa notte, posso riposare un po'?"

Jimin portò Yoongi in camera sua, facendo attenzione al maggiore mentre saliva le scale.

Jimin raggiunse la porta della sua camera e vi condusse il maggiore all'interno. Sistemò le coperte, facendo sdraiare Yoongi.
Lo coprì con le coperte azzurre e fece per andarsene.

"Jiminie, aspetta."

"Che succede, hyung?"
Jimin si preoccupò, pensando che Yoongi si fosse fatto male.

"Potresti restare con me? Mi sento solo."

Jimin si tolse le scarpe e si sdraiò nel letto accanto a Yoongi.
Entrambi guardavano il soffitto, le loro mani si sfioravano.
Jimin, dopo aver preso tutto il suo coraggio tra le braccia, prese una mano di Yoongi e girò il volto verso di lui, anche se sapeva che Yoongi non avrebbe potuto guardarlo.

"Sono qui, Yoongi, sarò sempre qui, per te."

"Descrivimi il tuo aspetto fisico, Jiminie, però sii sincero."

"Ehm, va bene. Ho i capelli rosa, sono morbidi, sembrano lo zucchero filato. Ho due occhi marroni, anche se non so come spiegarti che colore abbia i miei capelli o i miei occhi voglio dirtelo comunque. Ho un naso proporzionato, due labbra che sono troppo grandi e morbide. Ho le guance paffute, un fisico un po' robusto per i miei gusti e delle mani piccoline."

Yoongi voleva controllare che Jimin avesse detto la verità, così pose una domanda che mise entrambi i ragazzi in imbarazzo.

"Jiminie?"

"Sì, hyung?"

"Posso toccarti? Voglio vedere se ciò che hai detto è reale."

"C-certo, Yoongi-hyung."

Blind//YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora