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Passarono due giorni dall'intervento di Yoongi, Jimin non osava lasciare quella camera, aveva paura che Yoongi potesse svegliarsi e lui non fosse lì.
Jimin aveva portato i suoi compiti da svolgere, così con una mano stringeva la mano di Yoongi, con l'altra manteneva il libro con cui stava studiando.

Un piccolo movimento della mano fece distogliere a Jimin l'attenzione, facendo posare il suo sguardo sul volto di Yoongi.

"Jiminie, sei tu?"

"Sì, Yoongi."

"Jiminie, non vedo, perché vedo tutto nero?"

Yoongi si stava preoccupando, e se l'intervento non fosse andato bene? Se non avesse ricevuto la vista?

"Yoongi, ti prego, calmati. Hai dei bendaggi sugli occhi, chiamo NamJoon, dovrebbe toglierteli."

Jimin corse da NamJoon e tempestò di pugni la sua porta.

"N-NAM, È SVEGLIO!"
Jimin urlò con l'affanno.

NamJoon e Jimin corsero tra i corridoi, arrivando da Yoongi, che stava accarezzando il suo cucciolo.

"Yoongi."

"Ciao, NamJoon."

"Adesso ti toglierò le bende, quando ti darò il via, aprì gli occhi, lentamente."

"Okay. Jimin, sei qui, vero? Riesco a sentire il tuo profumo."

"Sono accanto a te."

"Dammi la mano, Min."

Jimin intrecciò le sue dita con quelle di Yoongi.
NamJoon staccò con cura le bende, facendo attenzione a non fare del male al suo paziente.

Yoongi si voltò verso al direzione in cui era Jimin. Come gli era stato detto, aprì gli occhi lentamente. Vide dei colori, la vista era sfocata, ma pian piano tutto si faceva più nitido, persino il meraviglioso ragazzo davanti a lui.

Il ragazzo lo stava fissando, sorridendo con le lacrime agli occhi. Yoongi lo fissò, facendo scorrere lo sguardo sul corpo del ragazzo, fino a raggiungere le loro mani intrecciate. Alzò lo sguardo sul viso del ragazzo. Stava piangendo, ma sorrideva.

"Jiminie, riesco a vederti."

"Ciao, Yoongi."

"Jiminie?"

"Sì, Yoongi?"

"Mi abbracci?"

"Certo."

Yoongi si ritrovò tra le braccia di Jimin, infilò le mani tra i suoi capelli, riconoscendone la morbidezza ed il profumo. Tutto quello era fin troppo familiare per lui, e questa sensazione era la sua preferita.

"Ecco, questa è la mia casa."

Dopo i vari controlli, Yoongi e Jimin finalmente restarono soli. Jimin scattò due foto con la polaroid, porgendone una a Yoongi. Yoongi non sapeva scrivere, così attese che Jimin finisse di scrivere la sua, per dettare la sua frase.

"Qualunque posto insieme a te è sempre casa. Ti amo.
-Jimin"

"Sono tornato da te, sono tornato a casa. Ti amo.
-Yoongi.
P.s. Sei bellissimo, ChimChim."

Blind//YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora