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Raggiunto l'ospedale, Jimin vi camminò all'interno, quasi saltellando, felice di poter dare a Yoongi ciò che desiderava di più.

"Salve, vorrei parlare con un dottore."
Jimin sorrise cordiale. Aveva un sorriso dolce, era in grado di mettere a proprio agio chiunque. Jimin sembrava un angelo, non si poteva rifiutare una sua richiesta.

"Certo, attenda un attimo."
Jimin si accomodò in sala d'attesa, seguito da Jin. La sua mente macinava pensieri dopo pensieri, cercava le parole giuste da rivolgere al medico. Era un adulto e, sicuramente, aveva un linguaggio più forbito del suo, doveva scegliere le parole giuste con cura.
Il medico gli si avvicinò, secondo Jimin troppo velocemente. Era giovane, forse qualche anno in più del suo Hyung, e mentalmente si rimproverò, non era riuscito a trovare le parole giuste nel tempo di attesa.

"Salve, volevate parlarmi?"

"Sì, dottore, ecco, vorrei chiederle..."

Cazzo, Jimin, smettila di balbettare! Jimin si rimproverò mentalmente. Ecco, come al solito stava rovinando tutto. Era bravo in qualcosa? Riusciva a fare qualcosa senza far crollare tutto come un castello di carte?

"Venite nel mio ufficio, parleremo lì."

I due ragazzi seguirono il dottore. Aveva un'andatura sicura, eppure era così giovane. Jimin pensava che ragazzi così giovani non potessero essere dottori, eppure quel ragazzo lo era, e la laurea era ben esposta nel suo ufficio, in un quadro color oro.

"Sono il dottor  Kim Namjoon, perchè siete qui?"

"Salve, dottor Kim, io sono Jimin, lui è il mio hyung Jin, sono qui per porle delle domande. Un mio amico, Min Yoongi, è cieco, dalla nascita. Ecco, vorrei sapere se, insomma...c'è un modo per far sì che lui riesca a vedere?"

"Ecco, mi dispiace, Jimin."
Jimin perse un battito.

Blind//YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora