10° Capitolo - La Scuola

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23.09.2009
Caro diario,
Qualche giorno ti ho parlato del mio professore di tecnologia, è il momento di parlare in po di lui, ma soprattutto, della scuola in generale. Diciamo che ho un ottimo rapporto con i professori, tranne con il professore di tecnologia, come ho già detto. Esso è davvero antipatico, anche lui è un mio bullo. È davvero cattivo. Il suo nome è Germy.

Flashback

«Ferrari» ha richiamato la mia attenzione «non pensi che in questo disegno ci sia qualcosa di sbagliato?»
«Come lui dopotutto» ha specificato Eleonora
Tutti ridono e io, per la prima volta, trovo il coraggio di rispondere.

«Stai zitta Eleonora, non mi conosci per niente»
I miei compagni mi hanno guardato stupiti e anche la professoressa di Italiano, che era seduta vicina al professore di tecnologia per aiutarlo con le interrogazioni.

«State zitti entrambi» ha gridato il professore

«Non potresti rispondergli in modo più cortese?» ha ribattuto la professoressa di italiano, Veronica.
Ha seriamente preso le miei difese?

Germy l'ha ignorata e ha sbuffato sonoramente come se avesse appena detto la più grossa sciocchezza del mondo

«In ogni modo, devi rifare il disegno, é molto sporco»
«Si pulisce il culo con quello!» Ha detto qualcuno dal fondo della classe.
Rise sonoramente rileggendo quella parte, anche se capiva, che non c'era tanto da ridere.
Come avrete capito i miei bulli usano un linguaggio molto volgare.
La classe rise e io risposi a tono:
«Ad ogni modo, lo rifarò no?»
«No, preferisco metterti due»
«Vigliacco!»
«Povero!» ha contrabbatutto Eleonora
Quella parola mi ferì seriamente.
«Probabilmente io non mi lavo, ma anche lei, lo dice il cognome, signor Germy ho detto riferito al professore
Il professore mi mise 0 al disegno ma, quando pensavo che tutto fosse perduto, la professoressa gli aggiunse un uno prima!
«Si merita dieci solo per il comportamento!»
Il professore prese la cartella e se ne andò lasciandoci con Veronica.

Lei mi ha fatto l'occhiolino, non so cosa volesse dire, forse che lei era con me o di non farci caso, forse un po' tutte e due le cose.
"Adoravo il modo in cui mi rassicurava".

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