AVVISO IMPORTANTE: IL CAPITOLO É TREMENDAMENTE LUNGO, MI SPIACE.
Sono appena entrata in camera di Austin, solo ora ricordo una cosa.
"Non ho il pigiama" dico
"Ti do qualcosa io" ribatte e io sbuffo
"Non ho lo spazzolino"
"Ne tengo sempre qualcuno di scorta nell'armadietto sopra il lavandino"
"Ti odio"
"Non é vero" fa un sorrisino
"Non ti sopporto" continuo
"Probabile" gli faccio la linguaccia
"Muoviti a cambiarti, sono le 23.00 passate e domani c'è scuola" mi passa una maglia lunga, molto lunga, che mi arriva alle ginocchia, infondo siamo alti uguali ma credo che il motivo della lunghezza di questa maglietta sia il fatto che lui ha le spalle molto più larghe.Entro nel bagno pronta a vestirmi per andare a dormire ....con lui.
In realtà io non uso il pigiama, prima lo ho detto nella speranza che mi facesse tornare a casa, uso una maglia larga di mio fratello o di mio padre, di quelle che sono rimaste dopo che se ne era andato, ma non lo ho mai detto a nessuno, di solito tolgo anche il reggiseno, ma per questa sera farò un'eccezione, mi slego i capelli e indosso la maglia, prendo uno spazzolino pulito e mi lavo i denti, il dentifricio é molto buono, non lo avevo mai provato, menta forte e liquirizia, certo per prendere un dentifricio del genere devono piacere i sapori forti o ti viene per forza la nausea.
Esco sotto gli occhi di Austin e poggio le scarpe vicino alla porta, le mie amate Adidas.
"Dormiamo quindi?" Alzo gli occhi e ciò che vedo non so se mi piace oppure no, perché Austin é in mutande.
"Potresti vestirti?" Chiedo
"Sono in casa mia e dormo come mi pare""Kry ho trovato il tuo telefono sul tavolo della cucina e..." Jess entra e si blocca nel vedere me con i vestiti di Austin e il fratello in mutande.
"Sì ecco, tieni il telefono e per inciso sappi che so che non stavate facendo nulla" sospiro di sollievo, le bacio la guancia e esce."E se entrava uno dei tuoi fratelli!?" Chiedo
"Ora non può" dice chiudendo a chiave
"Devi preoccuparmi?" Chiedo
"No non credo" risponde e entrambi sorridiamo."Io ho sonno per cui non mi disturbare" mi butto sul letto e mi accoccolo nella posizione che preferisco.
Sento un peso dall'altro lato del letto ma non mi giro e cerco di dormire, davanti a me ho l'orologio che segna le 23.25.Purtroppo non riesco a dormire, ormai é l'una passata e io sono più sveglia di quando sono andata a letto.
"Kry, stai dormendo?" Non rispondo
"Non importa se non rispondi, io parlo lo stesso" continua
"Mi sono accorto di quello che mi hai detto quel giorno a scuola, che hai dovuto cambiare richiesta per il tuo bene, quindi mi hai chiesto di non dire a nessuno di quello che ho sentito quelle due volte, ma io ora chiedo a te, cosa volevi sapere in origine?" Non rispondo ancora.Sento un sospiro e altri movimenti, poi il silenzio, mi accorgo che la sua era solo una cortesia, per cui mi giro verso di lui, sospiro quando lo vedo di spalle, so che é sveglio.
"Volevo sapere, per quanto mi poteva sembrare crudele da chiedere, il perché la mia amica ti suscitasse così tanto odio" si gira, azzurro contro azzurro, come quella mattina.
"Io..."
"Se non vuoi rispondere ti capisco" faccio per girarmi ancora.
"Io so tutto di te, ma non perché me lo hai detto tu, piuttosto per la mia stupida curiosità, voglio e devo risponderti" accende la luce, all'inizio strizziamo gli occhi per l'intensità della luce ma poi ci abituiamo."Come sai sono nato oggi, 19 anni esatti fa, 6 anni fa invece, appena finita la festa e quando tutti sono andati via ero solo con la mia famiglia- mamma, papà, Jacob e Bethany appena sposati, Kyle, Aaron e io- quando hanno suonato alla porta; era una ragazzina di 12 anni, davvero carina, ma era in lacrime. Si presenta, Jessica Louis, ci preoccupiamo subito vedendo una ragazzina così dolce, gracile e indifesa davanti alla nostra porta. Chiede di mio padre e ci vuole tutti vicino a lei, deve raccontarci qualcosa, noi la assecondiamo, siamo tutti sul divano, lei davanti a noi, ancora che singhiozza, inizia a parlare, dice che sua madre é morta quel giorno all'ospedale, che ne porta il cognome e che ha trovato una lettera a casa una volta tornata e poi ce la porge;
Jacob la prende e inizia a leggere, non dimenticherò mai le parole di quella lettera" apre un cassetto del comodino, ne tira fuori un foglio, probabilmente la lettera, ingiallita dal tempo e piena di scotch, probabilmente era stata strappata.
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𝑼𝒈𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 [𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒂]
Romance[IN REVISIONE] Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. TRAMA: Krystal si trasferisce da Londra a Miami sotto richiesta di suo padre, ma non lo ha fatto per lui, lo odia, piuttosto per se stessa, per dimenticare tutto quello che è successo a Londr...