1) Prologo

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È martedì e il bar ad angolo della strada, quello nei pressi di Camden Town, è più vuoto del solito. L'orario di punta, che parte dalle ventitre e termina alle due circa, è ancora lontano, ma nessuno pensa che in quel lasso di tempo il locale si riempirà magicamente.

Quella sera il bancone del solito pub sembra decisamente più sporco agli occhi di Niall Horan.

Si chiede automaticamente se il proprietario si sia dimenticato o semplicemente non abbia avuto voglia di pulire, probabilmente si aspettava una serata tranquilla di quel tipo.

O forse è solo perché Niall non si è mai concentrato tanto sul ripiano su cui tutti appoggiano i gomiti e le birre.

Effettivamente, nessuno lì dentro ha mai visto Niall - un ragazzo dal forte accento irlandese e sempre pronto a ridere e scherzare in modo frizzante - con le spalle curve in avanti, entrambi i gomiti sul bancone, gli occhi bassi a fissare il suo bicchiere di birra intatta e neanche l'accenno di un sorriso sul suo viso. Mai prima di allora.

«Che ti è successo, amico? Non hai passato un esame?» chiede il barista sexy che è anche il proprietario del posto e loro amico di vecchia data: Zayn Malik.

Nonostante la sua giovane età si occupa soltanto con l'aiuto della sua fidanzata bionda in modo egregio del locale. Dopo la morte del padre e l'arresto del fratello, era stato l'unico a poter prendere in mano quell'attività.

Ad ogni modo, nessuno nega che da allora il bar abbia iniziato ad avere un aspetto più decente.

Zayn ha messo delle regole, anche per paura di dover chiudere battenti e finire al fresco come suo fratello, e chiunque frequenta quel posto, più che altro motociclisti e poco di buono si sforza di limitare le risse e di non fare i suoi sporchi affari apertamente lì dentro. Solo a quelle condizioni Zayn finge di non vedere cosa avvenga nel suo locale e non rompe le scatole, evitando di mettere in mezzo lui stesso la polizia.

Un tacito accordo che stranamente funziona alla grande.

«No, Zayn. Niall non è mai stato bocciato ad un esame. Gli è morto il gatto.» risponde Louis al posto del diretto interessato.

Louis Tomlinson è stato il primo ragazzo con cui Niall aveva stretto amicizia appena messo piede all'università.

E okay, studiano cose completamente opposte, ma si sono trovati subito bene insieme. Louis si definisce un poeta, studia letteratura e passa le sue giornate a scrivere. Niall studia ingegneria aerospaziale e passa la giornata a progettare quelle che lui definisce sostanzialmente "cose".

Ma entrambi hanno una particolare passione che li ha fatti diventare subito grandi amici: l'amore per gli alcolici e la birra.

È stato proprio Louis a portarlo per la prima volta nel locale di Zayn.

In quel momento, mentre il finto poeta parla della fantomatica morte del gatto di Niall, è ovvio che scherzi, ma Zayn sembra non cogliere l'ironia. «Oh, poverino. Mi dispiace. Ti preparo qualcosa di più forte se vuoi, Nialler.»

E Louis non riesce a trattenere una risata. Ogni tanto si chiede se non sia Gigi la mente di quel luogo, dicendo a Zayn come agire. Il ragazzo moro ha troppi tatuaggi e insufficiente perspicacia.

L'irlandese solleva finalmente gli occhi e guarda il barista sconcertato. «Io non ho un gatto, Zayn.»

«È già nella fase della negazione.» continua Louis a bassa voce, ma comunque abbastanza alta da farsi sentire, prendendo in giro sia Niall che Zayn.

Harry, che è rimasto in silenzio fino a quel momento, solleva gli occhi al cielo, prima di dare un ordine secco al suo amico: «Niall, bevi quella birra.»

Babysitter ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora