9) I due bambini

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Jonelle è contenta di essere quasi a casa. Quella è stata una giornata fin troppo stancante. La mattina è stata piena di processi in tribunale e di questi non ne ha ancora vinto nemmeno uno. E per tutto il pomeriggio ha incontrato al suo studio nuovi idioti da difendere.

Jonelle ha sempre amato il suo lavoro, davvero, ma è estate e avrebbe voglia di una vacanza.

Apre la porta di casa mentre assapora già il momento in cui si toglierà i tacchi dai piedi.

«Sono a...» Jonelle si ferma. La luce del salotto è accesa, la televisione è spenta, ma il divano è pieno.

Niall è disteso con le scarpe ancora ai piedi. E Harper sembra pure comoda sul petto del babysitter.

Niall è stato trasformato in un divano dalla bambina.

Entrambi stanno dormendo, diversamente dal solito. Jonelle si ferma a guardarli per qualche attimo, decretando che quella vista le sta sciogliendo il cuore.

Decide che ne può approfittare per andare ad indossare una tuta comoda, prima di svegliarli, mettere Harper a letto e mandare il ragazzo a casa.

Li trova nello stesso modo quando torna al piano sotto. E solo quando si avvicina davvero si rende conto che qualcosa non va. Sia Harper che Niall stanno respirando pesantemente. Il ragazzo ha un cipiglio sul viso che poco prima la donna non aveva notato e sua figlia sta seppellendo il suo di viso nel collo dell'universitario.

Jonelle accarezza i capelli di sua figlia e cercando di essere delicata la toglie dalle braccia di Niall.

Non appena il ragazzo non sente più il peso addosso, spalanca gli occhi blu, guardandosi intorno pieno di panico.

«Hey.» sussurra Jonelle, sistemandosi Harper in braccio.

«Oh. Sei tu.» Niall si mette a sedere e si porta le mani alla testa. Chiude gli occhi.

La bambina è completamente immersa nel sonno e abbandonata su sua madre, che non appena le poggia le labbra sulla fronte si rende conto che è innaturalmente calda. «Ha la febbre?»

«Sì... credo. Non stava bene... ti stavo per chiamare o mandare un messaggio, ma ci siamo addormentati.» Niall ridacchia, ma subito dopo emette un gemito dolorante.

Jonelle sospira. Sa come trattare con sua figlia che non sta bene. Ma lì a quanto pare anche Niall non è messo così bene.

«Vado a mettere Harper a letto...»

«E io vado a casa.» Niall apre soltanto allora gli occhi blu, parecchio lucidi.

Jonelle si mette a ridere. «Tu non vai da nessuna parte. Rimettiti a dormire. Torno appena finisco con Harper.»

«Cosa? No. Io...»

«Niall, fa come ti dico. Non ti muovere da qui.»

«Ma... perché?» chiede confuso.

Jonelle tiene Harper con un solo braccio e allunga l'altro verso Niall. Poggia la mano sulla fronte del ragazzo, che sembra quasi colto alla sprovvista. Rabbrividisce sotto quel tocco.

«Perché hai la febbre anche tu. Distenditi e aspettami.»

Niall emette un piagnucolio, cedendo alle parole della donna. Effettivamente si sente uno schifo. Ha male ad ogni parte del corpo, ha stranamente freddo e la testa gli sta esplodendo.

Si lascia cadere di nuovo sul divano e si copre gli occhi con l'incavo del gomito, non capendo più nulla in pochi secondi.

Jonelle va al piano di sopra e mette sua figlia sul suo letto. Harper dorme sempre più tranquillamente nel lettone di sua madre.

Babysitter ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora