13) Che hai sulla mano?

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Niall è nervoso. E si vede perché non mangia niente.

Ha accompagnato Louis a fare colazione al bar dell'università, anche se è abbastanza distante da dove dovrebbe andare il biondo, e l'unico che sta mangiando è proprio il poeta.

E anche che sta parlando. Niall invece ha la mente piena di formule e definizioni. Sta ripassando mentalmente e ignora il suo amico che chiacchiera.

Il ragazzo annuisce quando conclude il pensiero corretto nella sua testa e a Louis quello basta per fargli sembrare che lo stia ascoltando.

O forse no. Louis lo sta guardando in attesa. Si lecca le labbra per togliere la schiuma del cappuccino da esse e si mette a fissare gli occhi blu del suo amico genio.

Niall si sente improvvisamente a disagio e arrossisce perfino per il modo in cui Louis lo sta scrutando.

«Niall.»

«Sì?»

«Mi stai ascoltando?»

«Sì!» risponde subito.

«Ripeti la terzultima frase che ho detto.» Louis sa che Niall sarebbe capace di ripetere l'ultima e anche la penultima che ha detto avendola memorizzata in automatico anche se non stava ascoltando. Ogni tanto invidia il cervello del suo amico.

Niall ci pensa un attimo. «Radice quadrata di...» no, quello era il suo penultimo pensiero. Cazzo. Si gratta la testa e sorride in modo colpevole al ragazzo che ha davanti. «Scusa.»

Louis si mette a ridere e scuote la testa.

«Va via. Avanti.»

«Dove devo andare?» chiede confuso.

«Ad affrontare il tuo esame!»

«Oh. Okay. Ma... Louis, scusami.» dice, alzandosi in piedi e raccogliendo la sua roba.

«So che ti farai perdonare dopo l'esame. Stasera. Festeggiamo, d'accordo? Ci vediamo da Zayn alle dieci.»

«Facciamo le nove, domani lavoro.»

E Louis sbuffa, sollevando gli occhi al cielo. «Togliti dai piedi, Niall. E buona fortuna.»

«Grazie.» ed esce fuori dal bar, lasciando Louis che sorseggia il contenuto della sua tazza.

Niall è nervoso. Di solito lo è ad ogni esame, è normale. O forse no, non è normale che stia tremando per colpa dell'ansia.

Niall in realtà sa quale sia il vero motivo per cui sta reagendo così. Per la prima volta nella sua vita non è sicuro di come ha studiato. Farlo con Harper in casa è quasi impossibile e soprattutto negli ultimi giorni era così stanco che la notte si addormentava sui libri. Nonostante abbia cercato di ignorare Melissa e non perdere tempo inutilmente.

Niall prende il suo telefono una volta arrivato davanti l'aula in cui si terrà l'esame. Che è ancora deserta. Non ha neanche controllato quanti iscritti all'esame ci siano quel giorno. Sarebbe interessante essere soltanto lui e la professoressa.

Lo studente sobbalza quando vede diversi messaggi sul suo cellulare.

Uno è di Harry, che come sempre gli augura tutta la fortuna del mondo e una valanga di cuoricini.

L'altro è di Liam Payne, così si è firmato, che gli manda l'in bocca al lupo da parte sua e della piccola Harper, di cui quel giorno si sta occupando al suo posto.

E per finire, l'ultimo è di Jonelle Miles. Niall quasi si strozza. Quello è il primo messaggio che gli manda da quando lavora per lei. Mai nessun problema con Harper, eccetto il piccolo inghippo al parco risolto senza l'intervento della donna.

Babysitter ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora