Rewind: V ginnasio

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Il primo anno è andato non mi resta che affrontare il secondo!
Sono carichissima. Voglio imparare cose nuove e dare il meglio di me!
Mi sento già grande, adesso non scrivo più "grecizzo" i nomi di tutti quelli che incontro, uso ancora il piccolo dizionario del libro ma ce la farò.
Non abbiamo i professori, quello di latino sta male, quella di greco invece è proprio simpatica! È arrivata una nuova di italiano: la amo. Analisi del periodo ed io amo l'analisi del periodo!
Quest'anno ho capito di amare di più il greco che il latino (piccolo spoiler). Non so perché ma lo trovo affascinante e non lo trovo neanche così tanto difficile.
Ho deciso di fare dei quadernini sia di greco sia di latino con tutte le declinazioni, articoli, aggettivi, pronomi e coniugazioni: una mini grammatica da usare per i ripassi veloci.
Ho fatto parte della squadra per le Cartesiadi: una gara di cultura generale in cui gareggiano diverse classi delle tre sedi del liceo. Quest'anno dovevamo leggere "Novecento" di Alessandro Baricco. Siamo quasi arrivati in finale. L'unione fa la forza!
Procede tutto bene ad eccezione del fatto che non abbiamo fatto la maggior parte del programma ma recupereremo il prossimo anno.
Sì, il prossimo anno.
Ultimo giorno di scuola.
Qualche settimana fa ho detto la verità ai miei amici: andrò via.
Mio padre ha trovato lavoro in un paesino vicino Modena e dobbiamo partire tutti.
Non voglio.
Come farò con la scuola?! E poi ci solo i miei amici!
No, non posso.
Corro nel pulmino, non voglio salutare nessuno, loro non ci credono e nemmeno io. Decido di scendere e di riabbracciarli tutti per l'ultima volta.
Il viaggio verso casa è strano.
Rido e scherzo con Gioacchino, come al solito, ci scattiamo qualche foto e lui continua a chiamarmi "Feconda", è imbarazzante quando lo fa per strada. Ma gli voglio bene.
Ad un certo punto però L. mi passa una cuffietta e mi esorta ad ascoltare una canzone dicendo che è la sua preferita. "Ti porto via con me in questa notte fantastica. Ti porto via con me".
Quasi mi viene da piangere ma gli sorrido e lo saluto, sebbene sia alquanto strano, mi mancherà anche lui.
Dopo aver salutato gli altri miei amici del pulmino, anche loro convinti che stia scherzando, arriva il momento di scendere, sono l'ultima.
Dico all'autista che me ne vado, lei mi guarda:"Vabbè Federì me ne vado anche io, ci vediamo a Settembre."
Io ribatto spiegandole che andrò via e sembra esserci rimasta male. Non abbiamo mai avuto un gran rapporto ma in fondo guidava bene.
Sono in macchina, direzione Nord o " Norde" come dice mio nonno.
Ieri sera ho salutato le mie amiche, mi hanno fatto molti regali.

Ho cercato di passare questi ultimi giorni con loro

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Ho cercato di passare questi ultimi giorni con loro.
Mi mancheranno da morire.
Chissà come andrà a finire.

DIARIO DI UNA CLASSICISTA DISPERATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora