L'essenziale

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L'immagine di lei, la sua faccia che sta cercando di capire cosa stia succedendo.
Il rossetto perfetto che non va via nemmeno dopo aver bevuto il suo cappuccino.
Il suo cappuccino. Senza quello non carbura.
La prendiamo sempre tutti in giro per questa ossessione.
Lei risponde sempre che riconosce che sia una dipendenza, e se la tiene, perché se dovesse perderla, dovrebbe trovarne un'altra, perché l'essere umano è fatto per avere dipendenze.

Marco Mengoni, posso considerarla una mia dipendenza?
A lei la prendono per il culo per il cappuccino, a me per Mengoni.
Oggi le due cose sono unite.
Ale, che stai a fa?

Riconosco il bar dove mille volte abbiamo fatto colazione lì tutti insieme.
Riconosco i suoi occhi che non vedo da tempo.
Scuri. Delusi. Tristi.
Indossa la maglia del wdm.
I nostri giorni felici.
Perché indossarla proprio oggi, lo sappiamo solo io e lei.
Una mano vicino al viso, si morde le unghie .

Riconosco tutto.
Ale ha postato l'instagram story, mandandomi una copia in privato.
Temeva non la vedessi.
In effetti il mio intento di oggi era di non entrare sui social, se non per un'assoluta necessità.
Posso considerare la disperazione di questo momento, una necessità?

Riguardo più volte quei pochissimi secondi, che alla gente comune fa vedere Veronica Peparini che fa colazione, mentre per me è un attimo di respiro a pieni polmoni, pochi secondi di piedi in aria, ritornare per un po' da lei, non come vorrei sul serio, ma io sono un pazzo che prende decisioni che mai nessuno si sognerebbe di prendere. Inganno, confondo, destabilizzo gli altri e anche me stesso.
Sono un pazzo e prendo decisioni pazze, e rido istericamente al pensiero che, se lei dovesse sentire questi miei monologhi, direbbe 'no, tu sei solo pazzo e basta'.
E non lo direbbe sorridendo.

'Amore❤'

È tutto quello che rispondo a quella storia di Ale.
È tutto quello che mi viene in mente, se non penso troppo. Se respiro. Se vivo un po'.

È tutto quello che mi viene in mente, se non penso a tutte le puttanate di contorno.

'Chi, lei o io? 😎'

Che cretino.
Ale, ti manco lì?
Manco anche a te?
E giusto dire 'anche'?
A lei manco?
Mi vuole vedere sotto un camion?
Non riesco a chiedertelo, ma capiscimi.
Tu mi hai capito, altrimenti non avresti fatto questa storia, no?
Cosa significa?
Volevi farmela vedere.
Tu non chiedi mai, non sei come Michi. Ma osservi tanto.
Hai osservato lei ieri al mare, un velo di malinconia fra tutti intorno.
Un pezzo di respiro fra i suoi figli che la tengono.
Qualche sguardo fulmineo a lui.
Poi l'hai osservata oggi, il modo in cui freme poco prima di andare in sala la prima volta per creare qualcosa di nuovo.
Vive per questo, vive di questo.
L'ebbrezza della novità, lo stimolo a fare sempre cose diverse e innovative.

Hai osservato tutto e sei qui a volermi dire qualcosa.

Prendo tutto.
Prendo i suoi occhi che si vedono solo a metà. Ale, avevi paura che ci leggessi troppo, lì dentro?
Cosa sono queste inquadrature fugaci?
Prendo la sua mano sulla bocca, e l'altra che tiene stretta il telefono.
Non lo poggi sul tavolo?
Andate già via?
Troppe idee da buttare giù, troppo poco tempo, e troppa voglia di sfogare sulla danza.

'vuoi che lei venga a conoscenza di come la chiami?' Mi chiede Ale.

'no'

'perché?'

'perché nemmeno ci parliamo in questi giorni, lo sai'

'allora vuoi che venga a conoscenza di come la chiami anche quando non vi cagate?'

'Ale...'

'no Andre, non capisco il motivo per cui tu oggi non sei qui, con me, con noi, con lei.'

'uno di questi giorni te ne parlo, a voce, faccia a faccia'

'Tu non ne parli. Lei non ne parla.
Tu non ti confidi più con me e i ragazzi'

'Ultimamente è più difficile parlarne con voi, mi sento di mettervi nei guai, mi sento di proteggervi di più, se non ne parlo'
'ma chi vuoi proteggere'
'Voi. Tutti. Lei. Voi.'
'Andre, ne hai dimenticato uno'
'chi'
'Te. Hai dimenticato di proteggere te.'

'come posso proteggermi io? Mh?'

'innanzitutto facendo chiarezza con te stesso. Parlati. Ascoltati. Ascolta solo te stesso. Solo tu sai le risposte. Ma nel frattempo, non perderti.
Perché oggi sei perso. Ed eri perso quando hai deciso di rifiutare la tua presenza in questo progetto '

'Ale, non so che dire'
'non dire niente, parleremo un giorno di questi davanti ad una birra, giusto?'
'Giusto'
'ora vado, cominciamo il riscaldamento...'
'Buon lavoro'
'grazie'

'Ale, aspè, grazie per avermela fatta vedere'
'❤'

'e... sai già'
'lo so, la teniamo d'occhio.'

Andreas&Veronica || PilloleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora