Eravamo a cena fuori,
seduti l'uno di fronte all'altra, come sempre.
Con le nostre caviglie intrecciate sotto al tavolo, come sempre.
Io che mi muovo sempre, tu che hai i piedi fermi a trattenermi.
Poi ci alziamo, Franci, Simona e Alessio si spostano, io e te ci incamminiamo verso il resort, da soli.
Sto per prenderti la mano.
Sto per farlo sul serio.
La tua mano è già tesa, ma in giù. Mi aspetti. Ma la mia mano si ritrae.
Ma tu non hai tempo di replicare.
Delle ragazze ci fermano, ti chiedono una foto, guardano me, una di loro fa una una smorfia verso l'amica, ti posizioni per la foto, prendi uno dei telefoni, allarghi un braccio, ci accogli loro, mi cerchi, ho fatto qualche passo indietro, sorrido.
Ti dico col labiale che raggiungo gli altri, qualche metro più avanti.
Ti giri.
Sorridi.
Scatti.
Non aspetti che le ragazze vedano il selfie.
Le saluti, frettoloso.
Mi cerchi.
Sono qui.
Pochi passi dietro di te.
Sussulti.
Lasciamo il locale tutti insieme.
Mi chiedi perché mi sono allontanata.
"Ho raggiunto gli altri"
Fai una smorfia, mi sfiori le dita mentre camminiamo vicini.
"E non mi potevi aspettare due minuti?"
"E vabbè..."
Ti fermi in mezzo alla strada, bloccando la mia, piazzandoti di fronte
"Vero...guardami"
Ti guardo, strizzo gli occhi imitandoti, ridi, poi torni serio. Non t'incanto. Non scordi.
"Mh?"
Incroci le braccia
"Mh?"
"Perché?"
"Mi andava così Andrè"
"Ma stai bene?"
"Sì"
Ti prendo la mano.
In un vicoletto.
Sotto un lampione.
Passano delle persone.
Non ti lascio la mano.
Passano ancora altre persone.
Ci guardano.
Mollo.
Di colpo.
Le dita tue aperte.
Le dita mie a cercare un impegno coi miei grattacapi.
Poi scendono giù lungo il corpo.
Mi guardi di lato.
Scusa, sono discontinua.
Scusa, mi contraddico.
Scusa, questi giorni sono un po' così.
Che ti tengo e ti respingo.
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Andreas&Veronica || Pillole
Fanficnon sono one shot, non sono fanfiction, sono quello che sono