16.

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«hey Jordan» dissi io baciandolo a stampo
«cosa sta succedendo? Perché sei qui? Perché gridavi?» chiese sospettoso
«ma nulla lo sai che Cole mi fa sempre infuriare; sono venuta qui per cercare Brook ma non c'è e poi adesso avevo proprio intenzione di venire da te» dissi
«facciamo da te, da me è un po' un problema»
«okay...ma prima devi sapere che dobbiamo parlare di una cosa e se c'è lì mia madre capirai subito» dissi e lui annuì un po' preoccupato e poi c'è ne andammo dall'appartamento di Cole.
Utilizzammo la sua moto per andare a casa mia; è anche per questo motivo che mi piaceva Jordan, lui era diverso dal resto dei ragazzi dell' Upper Est Side, lui non era per niente un figlio di papà e non voleva vivere pesando sulle spalle dei sui genitori, allora ha preso la sua parte dell'eredità di suo nonno e due settimane fa si è preso un appartamento vicino a casa mia, ma ancora lo stavano ristrutturando e quindi viveva ancora con i suoi.
Arrivammo nella hall ed io iniziai a tremare e Jordan se ne accorse e mi coprì con la sua giacca e mi tenne la mano.
Arrivammo al mio piano è sperai con tutto il cuore che mia madre non ci fosse, infatti la prima cosa che vidi era che non c'era il cardigan color crema di mia madre quindi era uscita.
«signorina eravamo in pensiero» disse Dorota
«tranquilla mia madre per quanto starà fuori?» chiesi
«per tutto il pomeriggio e tornerà questa sera tardi» rispose Dorota educatamente
«grazie...Jordan andiamo di sopra» dissi e lui annuì.
Salimmo le scale ed entrammo nella mia adorabile camera; Jordan la prima volta che ci era entrato aveva detto che mi rispecchiava molto il mio carattere forte come l'oro e il Tiffany rappresenta invece la mia parte sognatrice e in effetti aveva ragione perché ogni cosa che mi piaceva rispecchiava sempre qualcosa di me ed era anche per questo che amavo la mia camera, era come stare con un'altra Me.
«va tutto bene?» chiese
«ho solo litigato con mia madre, passerà» dissi sedendomi sul letto vicino a lui
«lo sai che ti amo vero?» chiese guardandomi negli occhi
«ti amo anch'io» dissi e ci baciammo, ma poco dopo ci staccammo
«scusa vado in bagno» disse e io mi misi a ridere
«preferisci andare in bagno che baciarmi?» chiesi provocante
«ovvio che no» disse e poi mi saltò addosso facendomi sdraiare sul letto con lui sopra di me, poi riniziò a baciarmi, ma in questo ci mise più passione e desiderio, lui mi voleva veramente, lui voleva stare con me senza ferirmi, voleva ricominciare cancellando tutti i nostri peccati, anche se li avevamo cancellati di già ma lui voleva proprio togliere quei ricordi rimpiazzandoli con altri di noi due insieme.
«ora però devo seriamente andare in bagno» disse sghignazzando e alzandosi da sopra di me ed io continuavo a ridere mentre entrava nel mio bagno rosa.
Rimasi sdraiata e iniziai a guardare il soffitto notando cose che non avevo mai notato: nella parte destra del soffitto la pittura era leggermente più chiara, invece nella parte sinistra era leggermente più scura...non potevano dipingere per bene il soffitto? Anche se ormai era inutile lamentarsi, tanto erano passati anni da quando avevano dipinto la camera.
«Abigail!» urlò Jordan dal bagno facendomi spaventare, così corsi verso il bagno e lo trovai con un oggetto che avrei riconosciuto ovunque...il test di gravidanza
«Jordan calmati, non è come sembra» dissi
«non è come sembra!? Ma sei fuori di testa!? Sei incinta e non mi hai detto nulla!» sbraitò
«Jordan non sono incinta, ho preso più test e solo due mi sono venuti positivi, ma altri tre erano negativi...non sono incinta» dissi rimanendo calma
«perché non me ne hai mai parlato? Sarei potuto diventare padre a 20 anni...oddio» disse e poi mi abbraccio lasciando cadere il test nel cestino; con tutta la roba che era successa con mia madre mi ero dimenticata di buttare anche l'ultimo test
«non volevo farti preoccupare per una cosa inesistente»
«è per questo che hai litigato con tua madre?» chiese guardandomi negli occhi
«si...» dissi e già i ricordi iniziarono farsi strada fra i miei pensieri insieme a tutte le cose che mi aveva detto e gli occhi mi diventarono subito lucidi.
«non dobbiamo più nasconderci nulla okay? Rischiamo di rifare gli stessi errori e non vale la pena di perdere il nostro rapporto di nuovo» disse e mi strinse forte a sè
«mi dispiace Jordan» dissi
«da ora ti dirò sempre tutto» aggiunsi
«okay...allora mi potresti dire il nome del ragazzo con cui l'hai fatto quella sera?» chiese titubante per la mia reazione
«come? Perché lo vuoi sapere?»
«non riesco a togliermi dalla testa il fatto che tu non hai perso la tua verginità con me»
«tu l'hai persa con Brook!» alzai lievemente la va
«ma almeno tu sai con chi l'ho persa...avevi appena promesso che tu non mi avresti più nascosto nulla» disse serio mentre io mi dirigevo in camera seguita da lui
«cosa ti costa dirmelo!?»
«Jordan è irrilevante la cosa»
«per te non per me...dimmelo oppure è meglio che la chiudiamo qui se non ci può essere fiducia tra noi» disse, ma stava scherzando vero?
«Jordan io...» iniziai a dire però mi fermai
Cosa potevo dirgli? Il ragazzo che mi ha fatto perdere la verginità è il tuo migliore amico Cole Smith e l'ha fatto solo per aggiungermi alla lista delle cose fatte entro la fine della scuola? Direi proprio di no...allora cosa potevo dirgli?
«facciamo così te lo dirò domani, oggi non roviniamoci la serata» dissi
«okay» si rassegnò.
Ma il problema restava...che gli avrei detto domani?

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