28.

731 20 0
                                    

Pov's Abigail

Era strano ammetterlo ad alta voce, ma era la verità... mio padre era tornato.
Ancora non sapevo bene come chiamarlo; di solito si chiama "papà" o "padre" l'uomo che ha contribuito alla tua nascita ma anche che aveva passato con te ogni momento della tua vita e che avrebbe passato la vita a proteggere la sua bambina dalle malignità della vita, dai ragazzi sbagliati e dalle scelte sbagliate.
Mia madre mi aveva sempre detto che bastava lei e che mi avrebbe fatto sia da madre che da padre, ma non era la stessa ovviamente. A mio parere la mamma è la figura più rigida che esige che la figlia sia uguale a lei e che non commetta i suoi stessi errori, come perdere la verginità con il ragazzo sbagliato ad un'età prematura e magari rimanendo incinta perdendosi tutta l'età dell'adolescenza.
Il padre è la figura che ti concede più libertà, ovviamente nei vari limiti, ma che è sempre pronto a fare di tutto per sua figlia e a proteggerla, anche se magari non c'è nulla da cui proteggerla.
E' la figura più comprensiva, che non ti giudica per i vari errori che si commettono nell'adolescenza e che cerca sempre di alleviare le varie punizioni che mette la madre, magari portandoti a prendere un gelato o comprendoti per uscire.
A volte però succede il contrario, ovvero che è la madre la figura più comprensiva e con la mente aperta e in quel caso è di solito il padre la figura più rigida su cui la figlia ha bisogno di prendere le distanze.
Igenitori dovrebbero essere i migliori amici dei figli, ma, anche se ci provano con tutto loro stessi a diventarlo, non potrbbero mai diventarlo perchè alla fine c'è sempre il timore che se tu gli dicessi qualcosa che sai che a loro non potrebbe andare bene, ti potrebbero sgridare o mettere in punizione o rimanere delusi e per questo molte volte non ci confidiamo con loro.
Beh io a causa di mia madre non avevo mai potuto constatare questo e non avevo potuto capire quale ruolo avrebbe ricoperto Easton nela mia vita, se "il padre comprensivo" o "il padre rigido", ma visto che mia madre ricopriva perfettamente il ruolo da "regina dei ghiacci e della rigidità" avrei potuto constatare che magari mio padre sarebbe stato "il re della comprensione e della flessibilità" ma magari mi stavo semplicemente creando la figura per me ideale di mio padre e magari Easton era uguale a mia madre e quindi io magari avrei potuto vivere una vita peggiore di quella che avevo in quel momento; ma resta sempre il fatto che mia madre mi aveva tolto comunque la possibilità di conoscerlo e di vivere la mia infanzia con lui. Cole mi guardava spiazzato, ovviamente non poteva immaginarsi una cosa del genere
«in che senso?»chiese Cole stupidamente
«quale senso può esistere, oltre al fatto che l'uomo che credevo mi avesse abbandonato è completamanete innocente e che quella stronza di mia madre mi ha tolto la possibilità di avere un padre, solo perchè quell'uomo l'aveva tradita!?» dissi sentendo che altre lacrime stavano minacciando di uscire dai miei occhi e magari alcune di loro mi stavano già rigando il volto senza che io me ne accorgessi «Abby...»iniziò a dire ma si fermò, perchè chiunque mi conoscesse veramente sapeva che in certi momenti, come adesso, un "mi dispiace" avrebbe peggiorato tutto; quindi fece l'unica cosa che mi avrebbe potuto far stare meglio ovvero abbracciarmi.
La giornata sembrava non finire più: ogni ora era interminabile sopratutto perchè continuavo a fissare l'orologia appeso sopra la lavagna; la lancetta dei secondi si muoveva più lentamente del solito, quella dei minuti sembrava che fremesse all'idea di muoversi e invece quella delle ore, beh ormai sembrava non avere più le forze di muoversi.
Dopo quelle due interminabili ore di fisica, finalmente potevo tornarmene a casa, o meglio, andarmene da qualsiasi altra parte che non comprendesse la scuola, mia madre, Easton o qualsiasi cosa che riguardasse un problema da affrontare e risolvere.
Uscì dalla classe con passo svelto per evitare qualsiasi persona mi avrebbe dato altri problemi su cui riflettere, ma ovviamente non bisogna mai programmare qualcosa del genere, perchè, visto che il Karma è vendicativo, mi avrebbe fatto comparire la persona che avrei voluto evitare per il resto della giornata se non per la vita, ovvero mia madre.

Ci guardammo semplicemente. Dopo quello che le avevo detto al telefono pensavo avrebbe provato un minimo di dispiacere o pentimento, ma ovvimente lei era sempre e solo "la Regina Dei Ghiacci" che era costantemente delusa dalla figlia, ma lei non aveva capito che non ero io a deludere lei, ma era lei a delurmi costantemente e anche dopo averglielo detto non era cambiato nulla.

In spogliatoio...

«tu non ti devi mai più azzardare a dirmi che sono una stronza chiaro!?»disse quell'ipocrita di mia madre
«cos'è? Non riesci ad accettare la verità se te la sbattono in faccia?»
«moderati. Sono tua madre, non hai nessun diritto di trattarmi così!»
«ma davvero? tu però puoi tenermi lontana da mio padre per ben 16 anni, facendomelo odiare solo perchè ti aveva tradita!? Io che cazzo centro scusa!? Si sarà semplicemente resio conto che razza di persona sei in realtà ... una stronza, ipocrita, con un ego più grande di tutto l' Upper East Side, egoista, viziata, scontrosa, matipolatrice e bugiarda!»
«come osi piccola stronza!? Dopo tutto quello che ho fatto per te, tu hai anche il coraggio di dirmi queste cose!? Vattene con tuo padre allora!»
«sei da ricovero, ti pare normale ciò che hai fatto? E ora non dirmi che l'hai fatto per me perché sappiamo entrambe che l'hai fatto solo perché sei un'egoista del cazzo...quasi quasi me ne andrei con lui solo per non vederti più!»
«beh allora vattene!»
«vaffanculo»

...

«dobbiamo parlare... ora» disse mia madre con sguardo gelido ed io annuì seguendola verso la palestra ... come finire in meglio una giornata di merda.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 22, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

INSIDE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora