19.

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Pov's Cole

Dopo il bacio e la comparsa di Jordan vidi di sfuggita Abby solo una volta; dovevamo parlare ma lei non veniva a scuola da quasi 4 giorni ormai è sinceramente mi stavo iniziando a preoccupare.
Ero a scuola seduto al mio solito banco nell'aula di Letteratura Inglese, quando la porta si spalancò rivelando un Jordan che non vedevo da molto tempo.
«Collins ci ha degnato della sua presenza allora?» chiese ironica la prof
«si ritenga fortunata» disse lui sistemandosi gli occhiali da sole sul naso
«Collins si tolga gli occhiali e vada a sedersi» ordino Professoressa
«ma prof lei sa quanto sono importanti gli accesso come quelli che tiene nella borsa e che ha usato due giorni fa con il prof. Colson» rispose a tono Jordan e tutti scoppiarono a ridere
«se ne vado fuori» ordino infine lei
«stavo per farlo» disse lui e uscì sbattendo la porta, ma prima che la chiudesse, corsi verso la porta raggiungendolo, ma non lo fermai né nulla mi limitai a seguirlo.
Andò nel giardino e si accese quello che all'inizio credevo fosse un drum (sigaretta fatta a mano) ma che poi si rivelò una canna...aveva riniziato a drogarsi perfetto.
«fammi fare un tiro» ordinai
«sparisci» disse sollevandosi gli occhiali e mettendoseli sulla testa rivelando, non più i suoi occhi azzurro cielo, ma occhi rossi come il sangue, sarà stata la sua seconda canna nell'arco di due ore
«so che io e Abby ti abbiamo ferito ma era partito tutto così per gioco, lo abbiamo fatto quella notte durante la festa di Brook e doveva finire lì anche perché tu e lei vi eravate messi insieme, ma l'attrazione era troppo forte e...» cercai di spiegare ma lui mi interruppe
«non mi interessa, hai vinto la scommessa, sei riuscito a portarti a letto tutte le ragazze della scuola...tutte compresa quella troia della mia ex, complimenti» disse e si alzò barcollando leggermente
«Jordan mi dispiace» dissi ma lui venne vicino a me e mi tirò un pugno facendomi cadere a terra
«la storia non finisce qui, ve la farò pagare a tutti e due» disse e poi sparisse dalla mia vista.
Mi rialzai e mi diressi verso il bagno dei ragazzi per dare un'occhiata alla botta provocata da Jordan ma non era nulla di grave.
Mi diressi poi verso il bagno delle ragazze per vedere se magari c'era Abby, ma non la trovai, trovai però la mia sorellastra seduta a terra a piangere.
«Brooke che succede?»
«Abigail...» disse e poi mi abbracciò
«cosa le è successo?» chiesi preoccupato
«è sparita...non risponde al telefono, ai miei messaggi, a casa sua non c'è e non c'è neanche metà del suo guardaroba...se ne è andata e non mi ha detto nulla» disse continuando a piangere.
Come se ne era andata? No non poteva essere vero...dove poteva essere? Se non era da me né da Jordan ovviamente né da Brooklyn allora dove potrà mai essere?
Un rumore attirò la mia attenzione e vidi passare l'autista di Abigail davanti alla porta del bagno
«Andrew fermati» dissi alzandomi insieme a Brook
«mi dica signor Smith» disse lui
«dov è andata Abigail? Non sarebbe andata da nessuna parte senza di te» affermai
«non posso dirvelo»
«Andrew ti prego...la mia migliore amica è sparita e sono seriamente preoccupata per lei...ti prego» lo implorò Brooke continuando a piangere
«ho promesso di non dirlo a nessuno...ma vi posso aiutare» disse
«dicci tutto nessuno conosce di più Abigail di noi» dissi
«è andata tanto lontana da qui, dall'altra parte degli Stati Uniti nella città che ha letto nel suo libro preferito...ora scusatemi devo andare» disse e e ne andò.
Io e Brook passammo le ore a pensare a quale città avesse potuto scegliere, ma sinceramente non sapevo quale fosse il suo libro preferito, quindi ero nelle mani di Brooke.
Andammo verso casa di Abby perché Brooklyn mi aveva detto che voleva controllare una cosa.
Arrivammo a casa sua e Dorotea ci aprì lasciandoci andare nella stanza di Abby.
Controllammo tutti i libri ma non vidi nulla che secondo me piacesse veramente a Abby poi attirò la mia attenzione il mio di libro preferito così lo presi in mano e lo iniziai a sfogliare.
«bravo l'hai trovato» affermò Brooke
«il suo libro preferito è AFTER?» chiesi stupito
«si, li ha letti tutti e si è innamorata subito di ognuno di loro...adesso però vediamo dove potrebbe essere andata».
Sfogliammo i vari libri per trovare qualcosa che ci diede vari indizio ma nulla...secondo me lei avrà sottolineato qualcosa rispetto alla città che preferiva.
Arrivai al secondo libro vidi il nome di una città che non mi sarei mai aspettato da lei visto che era anche la mia di preferita
«Brook è andata a Seattle»
«sicuro»
«si»
«bene andremo a Seattle stasera» affermò lei
«cosa centro io?» chiesi
«anche se tu fai fatica ad ammetterlo, si vede che lei ti piace e non solo fisicamente...tu la ami»
«io non amo nessuno»
«si invece e come tu ami lei, lei ama te solo che siete troppo testardi per ammetterlo e avete paura che del rifiuto dell'altro»
«tu ne sei sicura?»
«vieni con me a Seattle e scoprilo»
«e va bene» mi arresi.
Tornammo a casa e preparammo i bagagli per quella sera.
Andammo all'aeroporto e partimmo.

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