Continuavo a guardare il test e senza accorgermene iniziai a piangere, ma non dalla tristezza ma dalla gioia
«no no non piangere Abigail»disse Brooke abbracciandomi
«hai visto il test? Sono felicissima»gridai stringendola a me
«Brooke non sono incinta!»gridai e iniziammo a ridere come delle sceme.
Ad un certo punto sentì una voce che avrei riconosciuto più di chiunque altro e mi assalì il panico
«cosa intendi per "non sono incinta"?»chiese mia madre facendo il suo ingresso dalla porta
«vi lascio sole...a domani Abigail, arrivederci Louise»disse Brooke stringendomi un ultima volta e poi uscendo dalla porta
«dammi una spiegazione» ordinò mia madre
«mamma io...»
«credevo mi potessi fidare di te...oddio chissà cosa avrai fatto ogni volta che io non c'ero in casa...ho bisogno di bere un po' d'acqua»disse e mi fece intendere di seguirla.
Scendemmo le scale e ordinò a Dorota un bicchiere di acqua minerale con ghiaccio poi si sedette sul divano e quando mi stavo per sedere vicino a lei, lei mi fermò e mi fece intendere di stare in piedi.
«chi è?»chiese dopo aver finito l'acqua
«chi è chi?»chiesi
« il ragazzo che ha profanato mia figlia, se ti posso ancora definire così...sei una delusione unica» disse e i miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime
«visto che io sono una delusione unica e non posso considerarmi tua figlia, non hai nessun diritto di sapere con chi ho fatto l'amore...io ho dovuto affrontare sempre tutto da sola perché tu non c'eri mai, sei sparita quando avevo bisogno di te come papà!»gridai in preda alle lacrime e lei si tirò su e mi diede uno schiaffo sulla guancia destra, ma il dolore fisico non era paragonato a quello emotivo
«chi sei? Mia figlia non si sarebbe mai comportata così»
«sono tua figlia, la persona che dovresti amare più del tuo lavoro, ma che metti sempre in secondo piano perché ti ricorda l'uomo che hai amato e che hai abbandonato...tu non ci sei mai quando ho bisogno di te, se tu fossi stata una madre più presente e con cui io avrei potuto aprirmi ti avrei detto della mia Prima Volta, ma tu pensi solo che sono una delusione...mamma io ho diciannove anni, sono adulta ormai ed è normale che io faccia certe cose...tu dovresti starmi accanto e dovevi starmi accanto durante il test»
«vai in camera tua...non ti voglio vedere per un bel pò»disse e se ne andò dal salotto.
Io mi sedetti e iniziai a piangere, poi corsi fuori da quella che avrei dovuto chiamare "casa" ma alla fine non c'era nulla nessuno che tenesse a me.
Corsi per non so per quanto tempo, ma arrivai davanti alla porta dell'unica persona che mi aveva distrutto, ma che sapevo che forse mi avrebbe potuto alleviare il dolore
«cosa ti è successo?»chiese Cole preoccupato quando aprì la porta
«io...»non riuscivo neanche a formulare una frase, ma una cosa fece...mi abbracciò.
Un abbraccio che non durò un'eternità però mi aveva fatta sentire più leggera.
Si slacciò dall'abbraccio e mi accompagnò sul divano, poi andò in cucina per prendermi un bicchiere d'acqua.
«allora...mi vuoi dire cosa è successo? Che ha fatto Jordan?»chiese stranamente con tono dolce
«Jordan non c'entra...è mia madre»dissi asciugando le lacrime che mi erano scese sulle guance
«cosa ti ha detto per conciarti in questa maniera?»chiese
«ha detto che sono una delusione unica, che non sa più chi sono e che non mi può più considerare sua figlia»dissi guardando a terra
«conosco Louise e so come è fatta, ma non ti direbbe tutto questo se non ci fosse un motivo dietro...quindi, qual è il motivo?»
«Cole...»
«dimmi»
«credevo di essere incinta, ma non lo sono, mia madre mi ha sentito mentre ne parlavo con Brook e si è arrabbiata»
«aspetta...credevi di essere incinta? E non ti è passata neanche per l'anticamera del cervello di dirmelo?» chiese alterato
«Cole non sai tutta la storia...e poi era meglio che facessi prima fare il test e poi parlartene se fossi stata incinta...»dissi
«ma cazzo sarei potuto diventare padre, dovevi dirmelo!»gridò alzandosi dal divano
«ma forse non eri tu il padre!»gridai di impulso e alzandomi anch'io
«cosa intendi Abigail? L'hai fatto con qualcun'altro?»
«si»
«con chi»
«Jordan...»dissi intimorita
«quando»
«dopo averlo fatto con te, sono tornata a casa in lacrime e c'era Jordan...lui sa che l'ho fatto con qualcuno prima di lui, ma non sa chi...e poi l'abbiamo fatto»dissi
«sei proprio una Troia» disse disgustato
«perché te la prendi tanto!? Mi hai detto che ero solo un gioco, che era solo sesso, nessun legame, nulla, non era nulla!»alzai la voce
«infatti ma non ti da il diritto di scopartelo subito dopo di me!»
«si invece, io e te non siamo nulla e sinceramente non so neanche perché sono venuta qui a parlarti dei miei problemi!»
«infatti, perché mi dovrei subire di una troietta problematica del cazzo che non riesce a tenere le gambe chiuse più di dieci minuti!»gridò lui, okay questa aveva fatta tanto male
«abbiamo chiuso, non ti voglio più vedere Cole e stavolta sono più che seria»dissi e quando stavo per aprire la porta dell'appartamento di Cole per andarmene mi trovai davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento
«cosa sta succedendo ragazzi?»

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INSIDE
FanficAlcune volte è meglio essere escluse dal resto del mondo, se il mondo a cui appartieni è pieno di tradimenti e bugie. Io ero contraria a questo...ma certe volte la tua mente dice una cosa e il tuo cuore un'altra ed è lì il dilemma. Mi hanno sempre i...