Un paletto nel cuore

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La sera scorsa, dopo l'aggressione di Vicki a Damon e dopo tutto quello che aveva detto, decisi di tornare a casa da sola. Ero triste, infuriata ed in quel momento odiai Damon più di quanto potessi immaginare e provavo tutto ciò per il semplice fatto che egli mi aveva tenute nascoste le cose orribili che aveva fatto a quella povera ragazza. Chissà di quali altre cose ero ancora all'oscuro, come potevo fidarmi di lui?
Tentai di chiudere gli occhi per riposare un po', ma non riuscivo a pensare ad altro che a quello che era successo alla villa Salvatore e a quello che sarebbe potuto accadere il giorno dopo, alla festa di Halloween. Pensavo a mio fratello, a Bonnie, a Caroline, a Stefan e al fatto che erano in pericolo e potevano subire un'aggressione da un momento all'altro, ma io non volevo tutto ciò; io dovevo proteggerli.

Il giorno dopo, cioè domenica, andai a scuola per aiutare Caroline con le preparazioni del party.
Ci trovammo lì alle 12 in punto e dopo poco cominciammo ad appiccicare le ragnatele sugli armadietti di tutti gli alunni.
Doveva essere strano per un vampiro partecipare alla festa più tenebrosa del pianeta.
Ero persa fra i miei mille pensieri, finché:

"BUUU!" Mi voltai di scatto e vidi Stefan che si era appostato dietro di me apposta per spaventarmi con una maschera da zombie.

"STEFAN!" Esclamai io.

"Ahaha ops, hai preso paura?!" Disse ridendo e poi aggiunse ironicamente:

"I vampiri non dovrebbero avere paura di una cosa del genere o sbaglio?"

"Shhh abbassa la voce! Mi hai sorpreso ecco tutto!" Dissi io.

"Certo come no! Comunque, come stai?"

"Sto bene tu?"

"So che non è la verità, comunque io sto bene e sono venuto qui in caso ti servisse una mano per evitare di mangiare qualcuno."

"Nahh, grazie per il pensiero, ma mi sto abituando a questa cosa pian piano."

"Mh mh, capito. Allora... parliamo, sai non devi mentire, ti conosco da tempo ormai."

"Si lo so. Senti Stefan, va tutto bene."

"Ok come vuoi." Disse un po' infastidito e probabilmente con l'intenzione di andarsene da un'altra parte.

"Ok va bene, siccome insisti te lo dirò.
Non ho dormito per niente stanotte, ho pensato e ripensato a tutto quanto e a Damon... a...."

"Elena... andrà tutto bene. Damon è preoccupato... ha paura che tu lo odi, ancora."

"È ovvio che lo odio Stef, mi ha tenuto nascoste tutte le cose che ha fatto a Vicki e sono sicura che sta continuando a mentirmi su tante altre cose."

"Conosco mio fratello Elena. Ho parlato con lui ieri e mi ha assicurato che quella era l'unica cosa che non sapevi su di lui. Non ti sta nascondendo da nient'altro. Dagli una possibilità."

"Perché dovrei dargli una possibilità... è un mostro Stefan!"

"No è cambiato, da quando tu sei tornata in questa città, lui è come se fosse un'altra persona. Devi credermi. Vuole cambiare ancora in meglio per te."

"Che vorresti dire?"

"Non ne sono sicuro ma credo che tu gli piaccia. Sul serio."

"Beh siccome abbiamo una vampira alle calcagna, che tra l'altro ha minacciato di uccidere tutti i nostri amici incluso te, direi che i sentimenti dovremmo lasciarli da parte. Me ne occuperò io di lei."

"E che cosa intendi fare?" Disse lui impaurito dalla questione.

"La farò ragionare."

"Elena..."

You changed my mind (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora