-Ben svegliati piccioncini- disse Amatis.
-Am ma che stai dicendo? ENEA?! A già giusto--Perché hai quella faccia? Te lo avevo detto che non dovevi arrossire- disse Enea ridendo per l'espressione buffa che aveva assunto Jessika.
-Ehm...p-perché non puoi rubarmi baci così quando ti pare e piace- rispose lei cercando di fare l'offesa. Ma non le riuscí molto bene, perché lei, di quei baci, ne voleva ancora.
-Lo so che ti piace baciarmi- disse Enea provocandola.
-Non sono io che ti bacio- rispose Jessika provando ad essere sicura di se, fallendo miseramente.
-Ma tu non fai da spettatrice Jes-
-Ma se io non ti piaccio perché mi baci?!- esplose Jessika.
-Chi ti ha detto che non mi piaci-
-Allora dillo. Dimmi che non ti piaccio, così la facciamo finita oppure dimmi che ti piaccio, così ci mettiamo insieme e viviamo una vita felice...ceh viviamo una vita non ha molto senso qui ma...fa niente!-
-Sei così carina quando ti perdi nei discorsi-
-Enea smettila!- Jessika lo aveva scansato e stava per scendere dal letto ma lui la bloccò, facendola risedere.
-Dove vai?- disse.
-Ad aprirti la porta così te ne vai-
-Ma io non voglio andarmene-
-Io voglio che tu te ne vada invece...quindi ciao-
-Va bene...ciao- Enea se ne stava andando, si era quasi chiuso la porta alle spalle quando Jessika lo chiamò. Lui si girò e la scrutò aspettando che lei parlasse e quello che disse lo fece restare a bocca aperta. Ma solo per una frazione di secondo, tanto che Jessika credeva di esserselo immaginato -Vuoi restare qui a farmi compagnia?-
Il ragazzo si sedette vicino alla ragazza e ci fu un silenzio imbarazzante per almeno cinque minuti, quando Enea disse -Beh, devo dire che mi hai colpita oggi-
-Che vuoi dire?- chiese Jessika confusa.
-Per il modo con cui ti sei rivolta a Corteus. Sei proprio esplosa dalla rabbia...è stato fantastico! Non ti avevo mai vista così-
-E mai mi rivedrai...ho sbagliato a reagire così e-
-No sei ritornata la solita perfettina!- Enea la interruppe.
-Io non sono una perfettina!- strilló Jessika.
Enea alzò un sopracciglio e lei disse
-Ok forse un pochino...-
-Un pochino tanto- la corresse lui.
I due parlarono per un bel po', fino a quando Jessika sbadigliò.
-Hai sonno?- chiese lui.
-No...ceh si ma ci sei qui tu e non mi sembra il caso di dormire-
-Ma dormi se hai sonno-
-No...mi vergogno e poi potrebbero arrivare gli altri da un momento all'altro-
-Chissene degli altri, e poi davvero ti vergogni a dormire davanti a me? Ti ricordo che sei svenuta varie volte tra le mie braccia...mi offendi nel profondo se non dormi-
-Ma che...- Jessika si interruppe per ammirare attentamente la faccia da cagnolino bastonato che aveva assunto Enea, così decise di farlo contento. Anzi, molto contento, tanto da lasciarlo un'altra volta a bocca aperta.
-Ok...dormirò- detto questo scese dal letto, spinse Enea in modo da farlo sdraiare e lei si mise di fianco a lui, con la testa sul suo petto. Jessika si stupì molto quando Enea, dopo essersi ripreso da questa mossa azzardata, la strinse a se.-Am voglio dormire stai zitta! Jessika vieni qui- sbiascicó Enea e prese Jessika per il braccio e la trascinò a se, abbracciandola.
-Non puoi caro fratellino, è tardi e dobbiamo andare a scuola-
-Uff...sei una rompi c-
-Enea!- lo interruppe Jessika -Vai a prepararti in camera tua, adesso-
-Si signora- le rispose Enea facendo un saluto da militare e dandole un bacio sulla guancia, facendola arrossire violentemente prima di sparire nel nulla come al suo solito.
-Ti ha baciata per caso?- disse Amelia spuntando da dietro la porta, facendo saltare per aria dallo spavento le altre due.
-È un semplice bacio da amici sulla guancia- si giustificò Jessika.
-Da quando tu e mio fratello siete amici?- chiese Amatis alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
-Oh ma quanto è tardi! Devo andare di corsa a prepararmi!- disse Jessika cercando di svignarsela da quella situazione.
Siamo amici niente di più! È palese che non vuole avere una relazione con me! E neanche io...almeno credo...no! Non voglio fidanzarmi! Non in questa sottospecie di vita! Non dopo quello che è successo con Casper! Pensò Jessika mentre si dirigeva verso il bagno.
Le due compagne di stanza invece ridevano. Sapevano che c'era sotto qualcosa ma avevano deciso di starne fuori, almeno per adesso.
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Come sono morta?
Mystery / ThrillerQuesta è la storia di come sono morta. O meglio, della mia vita dopo essere morta. Ma per farvi capire, forse è meglio partire dal principio. Mi chiamo Jessika, per gli amici Jessy, per mio fratello J. Sono bassa, non molto carina e maldestra. Quell...