Capitolo 22: Stupidità.

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Nessuno parlò. Erano tutti paralizzati. Non riuscivano più a capirci niente. Parlò Alex -Mandy, spiegati. Che cosa hai fatto? A fare che cosa sei stata tu?-
-Alex...non l'ho uccisa io. Mi stava antipatica, ma non l'ho uccisa io.-
-E allora cosa hai fatto?-
-L'ho convinta io a scappare di casa e andare a quella festa. Sapevo che ci sarebbe stata anche Kristal e sapevo che ci avrebbe provato con Casper e sapevo anche che lui avrebbe ceduto-
-Cosa hai fatto!?- sbraitò il fratellastro
-Lo sapevi che mi piaceva davvero e tu hai fatto questo solo perché mi piaceva lei anziché tu?-
-Casper!- Mandy guardò il fratellastro con occhi arrabbiati come se quello che aveva detto non avrebbe dovuto dirlo.
-Perché mi piaceva lei anziché tu...cosa vuol dire?- chiese Alex non capendoci proprio più niente.
-Alex io...-
-Tu cosa tu? Tu hai...convinto una ragazzina ad andare ad una festa, solo per rovinarle la prima cotta? E perché volevi farla soffrire molto più di quanto una quattordicenne possa sopportare?-
-L'ha fatto perché io le piacevo. Ma lei a me no. Ha convinto tua sorella a fidarsi di lei, e ha convinto anche me con il suo stupido piano per far si che tua sorella mi notasse, ma non per quello stronzo che ero, ma per quello che ci sarebbe sempre stato per lei e non l'avrebbe mai fatta soffrire.-
-Puoi spiegare che tipo di piano era, Casper?- intervenne Corradini, sempre più preoccupato.
-Certo...era un piano abbastanza semplice- iniziò il ragazzo -A me lei interessava. Sembrava così innocua e gentile con tutti, ma sapevo che non mi avrebbe mai calcolato. Ero troppo uno stronzo, come Mandy. E quando le ho viste insieme, inizialmente non capì il motivo del perché Jessika frequentasse una come lei ma...poi ho capito: Mandy giocava sporco. Il che non mi sorprese. Mandy sapeva che Alex era uno dei più popolari di tutta la scuola e sapeva anche che era il fratello di Jessika. Lei voleva essere popolare, ma non poteva riuscirci senza fidanzato. O meglio, non ci sarebbe riuscita stando con il ragazzo nuovo che nessuno conosce. Così, venendo a conoscenza che avevi una sorella, ne approfittò. Tu, Alex, eri il più popolare di tutti. Ti sei fatto riconoscere per le tue abilità sportive, per la bravura a scuola. Eri uno studente modello, un bersaglio facile per una come Mandy. Sta di fatto che ha scoperto troppo tardi di chi sei figlio, e suo padre non l'avrebbe mai lasciata stare con un Russi. O no, assolutissimamente no. Così entrai in gioco io: facevamo finta di stare insieme quando eravamo in casa, e appena uscivamo lei stava con Alex e io ero da solo. E niente un giorno mi sono stufato e lei mi ha proposto di farmi conoscere Jessika e di farla innamorare di me, a patto che io non dicessi niente.-
Dopo un attimo di silenzio Alex parlò
-Le piacevi anche da stronzo.-
-Cosa?-
-Già. Quando sei venuto a prendere Mandy per la prima volta a casa mia, appena mia sorella ti ha visto è diventata tutta rossa e subito dopo che siete usciti, ha iniziato a picchiarmi con dei cuscini perché io ti davo del cretino.- rispose Alex sorridendo al ricordo buffo di sua sorella.
-Come facevo a piacerle? Gli stronzi non piacciono a nessuno.-
-Ha sempre avuto questa capacità: riusciva a capire se c'era del buono in una persona. E fidati, era follemente innamorata di te. Alla follia. Parlava sempre e solo di te. Casper di qua, Casper di là...è per quello che ho iniziato ad odiarti. Ma a quanto pare ti devo delle scuse.-
-Tutto ok. Anzi scusa tu per come ti ho trattato appena ti ho visto in università quest'anno...ma sai, lei avrebbe ricominciato a rompere e.-
-Casper!-
-V-voi...t-tu...hm...- Alex non capiva.
-Io credo che per oggi possa bastare. Mandy, Casper, a casa.- ordinò Mario d'accordo con Sarah e Nicola.
-Alex io...mi dispiace- iniziò Mandy.
-No. Non è vero. Senti, non voglio parlarne. Ci vediamo domani in università. Ciao Casper, arrivederci signor Corradini.-
-Ciao Alex- dissero in coro patrigno e figliastro, mentre la figlia usciva a testa bassa dalla casa del suo fidanzato.

La mattina dopo Alex si preparò per andare in università, o meglio, fece la doccia e restò a fissare il soffitto di camera sua in accappatoio, ritardando per la prima lezione.
Entrò il padre -Alex? Sei sicuro di voler andare in università oggi?-
-Si, devo andare. Ho già saltato troppe lezioni.-
-Tipo la prima di oggi?-
-Cos..?- il ragazzo si alzò di scatto e guardò l'orologio che aveva al polso, e si ributtò sul letto mettendosi le mani sulla faccia, sospirando.
-Alex- iniziò il padre -Se vuoi ti accompagno io, così non devi prendere il treno e arrivi in tempo per la seconda lezione. Che dici? Ti va?-
Alex guardò il padre da sotto le mani e sorrise, annuendo al padre.

-Come stai?-
Alex guardò il padre confuso.
-Cosa provi dopo quello che è venuto fuori ieri?-
-Rabbia, tristezza, delusione, rimprovero, stupidità-
-Ti va di descriverle, queste emozioni?-
-Rabbia per Mandy ma non so perché; tristezza per Mandy perché stavamo di nuovo insieme ma ora boh; delusione per Mandy perché non me lo aspettavo da lei un comportamento simile; rimprovero perché due anni fa dovevo credere a Jessika e non sbatterle la porta in faccia; stupidità perché sono stupido.-
Arrivarono in università ma continuarono la conversazione -In che senso stupido?-
-Nel senso che ho sempre incolpato Casper di tutto, di qualsiasi cosa brutta successa a J, quando in realtà era di Mandy la colpa. Solo sua. E non me ne sono mai reso conto. Non mi sono mai reso conto che la mia ragazza era una doppiogiochista...è una doppiogiochista...-
-Alex, non sai se è ancora così, magari ora quello che prova per te è reale e-
-No. No papà le persone non cambiano. Le persone non sanno cambiare. Neanche per amore.-

-La lezione è finita. Mi raccomando ricordatevi di iniziare a studiare se no poi non ce la fate a dare l'esame.-
Alex si riscosse e prese la borsa dove teneva dentro alcuni libri e mise via tutto: per oggi aveva finito. Valeva la pena stare a lezione se tanto non stava attento? No, quindi decise di andare a casa.
Mentre usciva dall'aula il professore lo chiamò -Signor Russi, per favore, chiuda la porta e venga qua.-
Così fece. Chiuse la porta e andò vicino al professore -Ha bisogno di qualcosa, professor Lodi?-
Lorenzo Lodi, professore di biochimica, era un uomo sulla quarantina, abbastanza alto, capelli alla Justin Bieber e un carattere aperto agli studenti, socievole e giocherellone.
-Ti ho visto distratto oggi. Ed era da un po' che non ti vedevo in giro per l'università...tutto bene?-
-Ehm...si. Si, tutto bene, grazie dell'interessamento.-
-Alexander, oltre al professore di biochimica lavoro anche come psicologo, se ti va di parlare con qualcuno, puoi venire tranquillamente nel mio studio. Non voglio farmi clienti, mi piacerebbe solo parlare con te. Capire cosa ti turba tanto. Te lo dico da amico, non da insegnante ne da dottore. Come amico.-
-Grazie professore. Ci penserò.-
Il ragazzo stava per uscire -Alex, se dovesse piacerti l'idea, vieni domani nel mio studio, è in via Garibaldino, subito dopo la rotonda, nel vicolo.-
Alex annuí. Ancora non sapeva se andarci, ma l'idea di parlare con un professore che si finge suo amico del fatto che vede il fantasma di sua sorella che gli da delle casette e gli svela segreti oscuri, non lo entusiasmava particolarmente.

-Sono a casa!- urlò.
Nessuna risposta.
-Mamma? Papà?- urlò di nuovo.
Nessuna risposta.
-C'è qualcuno in questa casa o sto continuando a parlare da solo?!- urlò nuovamente.
Nessuna risposta.
-Sto continuando a parlare da solo- bisbigliò aprendo il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare.
Niente cibo.
Aprì un mobile della dispensa e trovò le patatine rustiche. Le prese, con una tovaglia, e uscì nuovamente da casa.
Andò al parco e si sdraiò per terra, con le cuffiette nelle orecchie, mangiando patatine, nonostante il sole fosse oscurato da nuvole grigie.

AGGIORNIAMOCI!!!
Buonsalve gente, come state? Io sono stressata al massimo in questa settimana ho fatto 5 test tra interrogazioni e verifiche. E quella prossima è peggio. Ma va beh✌🏻
Finally sono riuscita a pubblicare dopo settimane! Un applauso!
Spero vi piaccia il capitolo e MA STO PROFESSORE AMICHEVOLE?!😂
Va beh sloggio🙈

Bye lovely people❤️

Alex🔮

Come sono morta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora