e l e v e n

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Questa mattina mi sono svegliata sentendo il braccio di Liam muoversi sotto la mia guancia.

Non mi imbarazza pensare di aver passato una notte con lui, anche se non ricordo molto bene come siamo finiti a dormire nello stesso letto.

Non mi importa, perché era esattamente ciò di cui avevo bisogno: avere vicino qualcuno su cui contare.

E Liam c'è sempre stato, anche quando gli urlavo contro di andarsene.

Sgrano gli occhi non appena vedo Niki seduta su una delle panchine davanti alla biblioteca.

Le faccio un sorriso forzato, ma lei non ricambia, anzi, sembra particolarmente giù di morale, ed inizio a preoccuparmi.

"Niki, stai bene?" Chiedo, arrivandole finalmente di fronte.

I suoi capelli biondissimi sono legati in una coda stretta, e quasi brillano sotto i raggi del sole.

Il suo viso, anche se visibilmente stanco, è sempre perfetto come al solito.

"Va tutto bene." Dice, rialzandosi: anche stando in piedi rimane comunque più bassa di me.

Aggrotto la fronte, non credendo molto alle sue parole.

"Sei sicura? Magari entriamo così possiamo parlare meglio."

Le faccio cenno di seguirmi dentro la biblioteca, ma lei mi ferma subito, afferrandomi per un polso con forza.

Rimango sorpresa del suo gesto e della forza che ci sta mettendo: che cosa le prende?

"Niki, mi fai male." La avverto, ancora perplessa.

Lei abbassa lo sguardo, quasi sentendosi in colpa, e vedo che si porta la mano libera dietro la schiena.

"Mi dispiace."

Sgrano gli occhi, non capendo di che cosa sta parlando, almeno fino a quando non estrae una piccola boccetta e mi spruzza quasi tutto il contenuto sul viso.

Mi sento improvvisamente stanchissima, quasi come se non avessi dormito per anni, e, lentamente, le forze vengono a mancarmi, e sento il corpo cadere nello stesso momento in cui due grandi occhi gialli iniziano a risplendere davanti a me.


Ho male alla testa, la sento quasi scoppiare: è un dolore davvero tremendo.

Prendo un grande respiro, cercando di portare un po' di ossigeno nei miei polmoni, che ora sembrano pieni di polvere.

Sbatto le palpebre, cercando di abituarmi alla fioca luce che c'è in questo posto.

Mi sembra di essere in mezzo ad un bosco, e forse è così, dato che sento fra le dita della terra umida, ma, quando riesco finalmente a vedere, riconosco solo bare e cripte intorno a me.

Sono in un cimitero.

"Si è svegliata."

Mi alzo a fatica, mettendomi seduta mentre vedo alcuni corpi avvicinarsi a me.

Riconosco che uno di loro è il licantropo che mi ha aggredito in discoteca, Simon, mentre quello al suo fianco è lo stesso che ho visto davanti al comune a protestare per il riconoscimento delle creature sovrannaturali, Christopher, forse?

Sposto ancora lo sguardo, e mi viene quasi a mancare il fiato quando riconosco Niki, che tiene sistematicamente lo sguardo basso, come per evitarmi.

"Ciao, Vittoria." Mi saluta il ragazzo più grande, Christopher, facendomi un bel sorriso "Abbiamo sentito tanto parlare di te, anche se forse tu non ci conosci così bene."

Thunders and Roses {NC + Liam and Theo } Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora