t w e n t y - o n e

696 46 28
                                    

Apro gli occhi di colpo, spaventata dal suono metallico della porta in movimento.

Ho passato tutta la notte contro il petto di Liam, e mi viene quasi spontaneo vedere come sta.

Ha gli occhi aperti e vigili, e sembra più in salute di ieri: forse l'effetto dello strozzalupo è finito.

La porta si apre, e la prima cosa che vedo sono due occhi blu cerchiati di nero su un viso pallido come l'inverno.

"Devi venire con me." Esclama Theo, osservandomi.

"Dove la vuoi portare?" Chiede Liam, non proprio convinto di volermi lasciare andare.

"Axel la vuole vedere." Dice semplicemente Theo, serio "Quindi deve venire. Ora."

Guardo appena Liam, che sembra volermi urlare di non andare, ma so di non avere scelta, perciò mi alzo e vado verso Theo, che mi fa cenno di uscire.

Chiude la porta, ma noto che non inchiava, forse utilizzano qualche sistema elettronico per non farci fuggire, e poi inizia a camminare mentre io gli sto al fianco.

Sospiro, iniziando a battere le dita contro le mie cosce, preoccupata.

Non so cosa vuole Axel da me, ma sicuramente non sarà nulla di piacevole.

"Non devi avere paura."

Alzo lo sguardo, e mi ritrovo gli occhi di Theo sul mio viso.

Non so da quanto tempo mi sta guardando, ma la cosa non mi infastidisce per niente, anzi.

"Mi farà del male." Sussurro, spaventata, ma lui subito mi afferra la mano, cercando di farmi coraggio.

"Io sarò sempre al tuo fianco, e non permetterò che ti succeda qualcosa."

Annuisco, più tranquilla, anche se non totalmente.

"Theo," sussurro, un po' intimorita "mi dispiace per essermene andata."

Lui sospira e poi scioglie la presa sulla mia mano, fermandosi davanti ad una porta chiusa.

"So che era necessario." Dice, infine "Non ti devi scusare."

Theo apre di colpo la porta, e mi ritrovo nella stessa stanza di ieri, solo che questa volta sembra meno affollata.

"Vittoria." Esclama Axel, non appena mi vede.

Theo mi incita a fare qualche passo in avanti mentre il cacciatore viene da me con gli occhi sgranati ed un sorriso sul viso.

Mi sembra un pazzo.

"Allora, ti è piaciuto il servizio offerto dalla casa?" Chiede, come se davvero avessi dormito in un hotel a cinque stelle "Sempre il meglio per i nostri prigionieri."

"Axel," dico, interrompendolo "cosa vuoi da me?"

Axel mantiene il sorriso, anche se non sembra molto felice di essere stato interrotto.

"Sai, Vittoria, quando ero molto piccolo i miei genitori mi raccontavo la storia dell'uomo nero quando non facevo il bravo." Racconta, più serio "Ne ero davvero spaventato, ma poi mi dicevo che era solo una storia, e che era insensato averne paura. Solo crescendo ho scoperto che tutto quello era vero."

Axel lancia uno sguardo verso Theo, che è proprio al mio fianco, completamente immobile.

"I licantropi rappresentano il male: sono esseri capaci di uccidere pur di mantenere il proprio branco intatto, anche se si tratta di innocenti." Spiega, e sento la sua rabbia "Sono esseri egoisti, e tranquilla che pur di mantenere il proprio segreto sarebbero capaci di uccidere anche qualcuno che amano."

Thunders and Roses {NC + Liam and Theo } Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora