t w e l v e

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Nessuno si rende mai conto di quanto può essere bella la sensazione di risvegliarsi, anche dopo un sogno splendido.

Nessuno capisce ciò che significa, nessuno pensa che quello è l'attimo in cui la vita torna a splendere intorno a te.

Prima vivevi nel buio, o nella menzogna di un sogno o nel terrore di un incubo, e qualsiasi realtà è meglio di tutto questo.

Quando riapro gli occhi, dopo quella che sembra un'eternità, mi sento bene, perché nel mio cuore è come se mi fossi appena risvegliata da un sonno di morte.

Ma non sono morta, e il tessuto che stringo fra le dita ne è la prova.

Sbatto le palpebre più volte, infastidita dalla luce troppo forte della mattina.

Mi passo la lingua sulle labbra, sentendole screpolate e secche: ma quanto ho dormito?

Provo a muovere le dita, ma ad ogni mossa sento un dolore allucinante in tutto il corpo.

Cosa mi succede? Perché non riesco a muovermi?

Tutto intorno a me è così bianco.

Sposto gli occhi sulla sinistra, accorgendomi di un punto di scuro in mezzo all'immensità di tutto quel bianco.

A fatica, giro il viso, accorgendomi che è Liam, totalmente addormentato sul mio letto mentre con una mano stringe il mio grembo.

Ha il viso rigato, sembra quasi che abbia appena smesso di piangere, e io riesco forse a dedurne il motivo quando mi accorgo che questa è una stanza di ospedale.

Improvvisamente, i ricordi mi piombano addosso come un macigno, e due paia di occhi azzurro chiaro si incidono nella mia mente come fuoco sul metallo.

"Theo." Sussurro, cercando di muovermi, anche se inutilmente "Theo."

I miei sussurri non lo riportano da me, ma fanno svegliare Liam, che sembra subito esterrefatto dal vedermi sveglia.

"Tori, mio Dio, ti sei svegliata finalmente: ero così in pensiero per te." Mi bacia la mano, accarezzandomi i capelli, che sembrano stranamente puliti.

In ogni caso, non mi interessa.

"Dov'è Theo?" Sussurro, confusa.

Ricordo ciò che ho visto, ricordo di averlo visto ferito, i suoi occhi chiudersi, ricordo di averlo visto cadere.

"Liam, dov'è Theo?" Esclamo, iniziando seriamente a preoccuparmi.

"Penso che dovresti restare a letto, almeno fino a quando non faccio venire i medici." Dice, e non so se rimango più allibita per le sue parole o per la sua espressione di puro sconforto.

"Liam," sibilo, iniziando a sentire il cuore battermi forte dentro la testa "dov'è Theo?"

Liam abbassa lo sguardo, e poi prendere un grosso respiro.

"Ti porto da lui." Dice, rialzando lo sguardo "Ma ti resterò al fianco."

Annuisco, cercando di rilassare la mente: forse è solo ferito, forse ha solo qualche punto e un po' di febbre.

Niente di che.

Liam mi toglie con attenzione tutti i vari aghi dalle braccia e poi mi aiuta ad alzarmi, sorreggendomi con delicatezza.

"Andiamo a casa?" Chiedo,

"No, lui è qui." Risponde, e la cosa mi lascia perplessa: perché un licantropo dovrebbe stare in ospedale?

"Da quanto tempo sto dormendo?" Chiedo, curiosa.

"Tre giorni." Risponde, serio "Ti sei svegliata giusto in tempo."

"Giusto in tempo per cosa?" Chiedo, ma la risposta mi arriva quando ci fermiamo davanti ad una porta, e mi tocca rileggere due, tre, quattro volte la tesserina con il nome.

Sala mortuaria.

Liam apre la porta, e la prima cosa che vedo sul tavolo in ferro sono i capelli biondi.

Deve essere uno scherzo, non può essere possibile: qualcuno mi sta tirando un brutto scherzo.

Liam mi aiuta a fare qualche passo, e metto a fuoco i dettagli del suo viso.

È stato lavato e cambiato, e ora indossa un bel completo nero, uno di quelli che non pensavo che mai gli avrei visto addosso.

Ha anche la cravatta.

La barba è un po' incolta ma a me non dispiace, anzi, da al viso quella nota di selvaggio che gli dona.

Ha gli occhi chiusi, ed è una cosa che detesto, perché io adoro il colore delle sue iridi.

Gli tocco il viso, e la sua pelle è fredda, così fredda che la certezza della morte mi colpisce come un pugno.

"Tori!" Liam mi sorregge giusto in tempo per non farmi cadere a terra mentre le forze iniziano a cedermi.

Lo spingo via, perché le mani che voglio sentire sulla mia pelle non sono le sue, ma quelle del ragazzo che ora giace inerme su questo letto.

"Theo." Esclamo, scuotendolo con forza, sentendo le lacrime che iniziano a scendere lungo le mie guance "Theo, svegliati! Theo!"

Gli prendo il viso fra le mani, baciandogli le labbra, cercando di sentire il calore che solitamente sento, sperando quasi di sentirlo ricambiare.

Ma non è così, rimane fermo, freddo: morto.

"Theo!" Sussurro, ancora "Ti prego: non lasciarmi."

Rimane immobile, e subito cado in un vortice di urla, di polmoni privi di aria, pianti e cuori spezzati.

Liam prova ad entrare dentro il mio tornado di dolore, ma non ci riesce, perché io non voglio essere salvata.

Non voglio più nulla, perché ormai ogni cosa ha perso il proprio senso, anche lo stesso respirare.

Theo non c'è più.

Angolo

Ho pubblicato questo capitolo di notte perché sono una persona sadica e volevo darvi questo come buongiorno.

No, okay, è solo che ho voglia di pubblicarlo hahah

Voglio solo sottolineare che Tori non è stata trasformata, e verrà spiegato anche perché.

So che ora dovrei tipo scappare in Messico, ma proverò a farmi perdonare, giuro.

A seguito verrà pubblicato il titolo dell'ultima parte di questa storia e un piccolo estratto.

Spoiler: Theo sarà presente.

A domani!

Giulia 💝

Thunders and Roses {NC + Liam and Theo } Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora