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Theo sospira, spostandosi da sopra il mio corpo mentre gli sorrido.

Lo sento stendersi al mio fianco e, mentre si passa una mano fra i capelli sudati, mi volto verso di lui, lasciandogli un bacio sulla spalla.

Lui abbassa lo sguardo, e mi sorride, accarezzandomi i capelli.

"È stato bello." Mi dice, e mi fanno ridere le sue guance, ancora così rosse.

"Si." Sussurro, un po' imbarazzata da questo discorso "Davvero."

Theo mi guarda, e poi, con un gesto delicato, mi fa spostare sopra di lui, in modo da essere petto contro petto.

Non indossiamo vestiti, ma sotto queste coperte c'è già abbastanza caldo.

Mi bacia la fronte, iniziando ad accarezzarmi le guance mentre il suo sguardo è inchiodato nel mio.

"Potrebbe davvero piacermi questa vita."

"Allora potresti restare, potremo tornare a Beacon Hills e stare insieme." Sono davvero eccitata, ma Theo non è dello stesso avviso.

"Tori.." borbotta, rialzandosi "non iniziare."

"Io non sto iniziando nulla." Ribatto, osservandolo mentre si riveste "Solo che penso che ora potremo tornare a casa."

"Quella non è casa mia, Tori." Esclama, e io ci rimango male, notando con quanto odio pronuncia quella frase.

Abbasso lo sguardo, ferita "Va bene, mi dispiace."

Theo sospira, tornando a letto, ormai già vestito.

Mi accarezza le guance, costringendomi a guardarlo di nuovo.

"Mi dispiace di non essere ciò che vuoi."

"Ma tu sei ciò che voglio." Ribatto, seria "Pensavo che lo avessi capito."

Theo abbassa lo sguardo, rimettendosi in piedi.

"Mi dispiace, Tori." Dice, e io ho paura a credere a ciò che sta davvero succedendo.

"Theo.." sussurro, cercando di fermarlo, ma lui non sembra volermi ascoltare.

Afferra il suo zaino e, senza nemmeno lasciarmi un ulteriore sguardo, se ne va.

"Che cosa ci fai qui?" Sbotto, guardando il ragazzo fermo davanti a me.

Theo non ha più il suo solito sorriso sul viso, e ne sono più felice, dato che ho una terribile voglia di dargli uno schiaffo.

"Sono tornato, come mi hai chiesto." Ribatte, e io non posso davvero credere alle mie orecchie.

"Io non ti ho mai chiesto di tornare, Theo." Esclamo, senza fiato.

"Oh, si che lo hai fatto, nel messaggio che mi hai mandato ieri sera. E fra l'altro, mi sarei aspettato un'accoglienza migliore dato che ho viaggiato tutta la notte per essere qui il prima possibile."

"Non era questo che volevo." Ribatto, e sono più seria che mai "Hai frainteso il messaggio, e mi dispiace, ma ora te ne devi andare."

Lo afferro per una manica, iniziando a trascinarlo verso la porta, ma lui mi ferma, prendendomi per le spalle.

"Tori, non ho intenzione di andarmene." Esclama, e io sono davvero tentata di mettermi a ridere per ciò che ha appena detto.

"Non ti voglio vedere, Theo, non dopo quello che è successo a New York."

"E bastato un piccolo disguido per farti tornare a braccia aperte dal tuo vecchio amichetto." Dice, e questa volta uno schiaffo glielo tiro davvero.

Tutto intorno a noi sembra essersi fermato, e non esiste nessun altro se non me e Theo.

Sono così furiosa da avere il fiato corto e le mani che mi tremano.

Lo odio, odio Theo così tanto che vorrei farlo scomparire dalla faccia dalla terra.

"Non osare ripetere ciò che mi hai detto." Esclamo, puntandogli un dito contro "Io ti ho dato tutto ciò che potevo, tutto ciò che si può dare ad una persona, e tu hai fatto capire perfettamente che questo non ti basta, andandotene da me. E ora che sono tornata, ora che ho una possibilità per ricominciare, non distruggere tutto come tuo solito: anche io mi merito di essere felice."

Theo è immobile, viso pallido e occhi blu scuro.

Non è arrabbiato, anche se penso che quello schiaffo lo abbia colpito dritto nell'orgoglioso.

Ma Theo non è nemmeno uno stupido, sa che ho ragione, e sa che quella sera, quando ha deciso di andarsene, forse per paura, ha distrutto il mio cuore.

E, se ora sono tornata a Beacon Hills, è solo per poter medicare le ferite che mi ha lasciato.

"Non hai nulla da dire?" Chiedo, nervosa.

Vorrei davvero che lui ammettesse apertamente ciò che ha fatto, magari anche scusandosi, ma dalla sua bocca non esce nemmeno un suono.

È come se fosse congelato, e ho come l'impressione che tutto questo blocco sia causato dal suo orgoglio, che continua a dettare su ogni sua mossa.

"Bene." Esclamo, infine "Ora che ci siamo chiariti, posso tornare dalle persone che veramente mi vogliono. Non sei costretto a rimanere."

Sistemo la bretella dello zaino sulla spalla, lanciando un ultimo sguardo al ragazzo che è ancora in silenzio.

E poi, poi me ne vado.

Angolo

Capitolo corto, scusate, ma prometto che il prossimo renderà felice molte di voi 😏

Detto questo, voglio ringraziarvi di seguire questa mia storia con tanto affetto, siete davvero delle persone molto dolci 💝

A domani,
Giulia

Thunders and Roses {NC + Liam and Theo } Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora