Era passato un mese dall'inizio della relazione di Yoongi e Jimin. I due ragazzi avevano continuato a essere felici insieme. Jimin, giorno per giorno, diventava più forte e quasi non faceva più caso agli insulti e alle occhiate storte. Lo innervosivano, ma sfogava quei problemi nella danza, e si sentiva subito meglio.
Yoongi aveva scritto dei testi su di lui. Non glieli aveva ancora fatti sentire, aspettava che fossero perfetti prima di farlo. Non voleva deluderlo. In quegli ultimi giorni, però, non aveva potuto concentrarsi sulla musica com'era solito fare: era il periodo degli esami del diploma. Lo studio era davvero troppo pesante, e non aveva neanche potuto vedere Jimin fuori da scuola.
Quest'ultimo, insieme a Jungkook e Taehyung, era sempre disponibile ad aiutare i suoi hyung. Capivano che erano molto impegnati con lo studio e cercavano di aiutarli il più possibile.
L'ultimo giorno di esami, i tre più piccoli erano fuori dalla scuola ad aspettare i loro amici. Quando arrivarono, si strinsero tutti in un caldo abbraccio.
"Com'è andata?" chiesero i tre quasi in coro.
I più grandi risposero che per tutti e quattro era andata bene, ed erano felici che fosse passato tutto. La sera stessa avrebbero tenuto una festa a casa di Namjoon, con alcuni suoi amici. Yoongi non era il tipo a cui piacevano le feste, ma avrebbe partecipato lo stesso per far felici gli altri, e un po' anche per sé stesso.
Fu alla fine di quella festa che decise di parlare con Jimin. Lo stava accompagnando a casa, a piedi. Il cielo era a tratti nuvoloso e non si vedeva nessuna stella. Il più piccolo continuava a sognare di vederlo pieno, quel cielo. E Yoongi prometteva a sé stesso che un giorno lo avrebbe portato dove sarebbero state solo le stelle a illuminarli.
"Jimin." lo richiamò. Le loro mani strette l'una in quella dell'altro. "Ho deciso che vorrei presentarti ai miei genitori, se per te va bene. So che sarà difficile per entrambi, ma penso sia ora che capiscano che non sono loro a scegliere chi voglio accanto. Voglio che conoscano la persona che amo."
Jimin si girò a guardare Yoongi. Gli aveva appena detto che lo amava? Le sue labbra si schiusero leggermente. Yoongi guardava dritto davanti a sé.
Come se sapesse quello che Jimin stava pensando, si girò verso di lui e gli sorrise. "Sì, ho appena detto che ti amo."
Un luminoso sorriso si dipinse sulle labbra di Jimin, che mai si era sentito così felice. Come poteva essere felice solo grazie alle parole di una persona? Eppure non si era mai sentito così, così apprezzato, quasi fiero di sé stesso. Si sentiva così inspiegabilmente bene nel sapere che nella sua semplicità e nel suo essere aveva fatto innamorare qualcuno.
Prese la mano di Yoongi e lo attirò a sé in un bacio. Cinse il collo di Yoongi con le sue braccia. Il più grande, invece, teneva le mani sui fianchi dell'altro. Era felice che a Jimin non importasse neanche che si trovassero per strada. Se volevano amarsi, potevano farlo in ogni luogo e nessuno avrebbe mai dovuto rimproverarli per questo.
Jimin poggiò la testa fra la spalla e il collo di Yoongi. Avrebbe tanto voluto dirgli che lo amava anche lui, ma era così timido ed esprimere i suoi sentimenti non era mai stato facile. Ma si fece forza: anche Yoongi era timido, ma era riuscito a dirglielo.
"Hyung?" lo richiamò, senza muovere la testa dal collo del più grande. "Ti amo anch'io."
Yoongi lo strinse in un abbraccio. Con quelle parole si sentì anche lui appagato, come se tutto il tempo in cui aveva sofferto era solo per prepararlo al momento in cui tutto sarebbe andato bene.
"Non pensavo che sarei mai riuscito ad esprimere sentimenti." farfugliò Jimin ridendo.
Yoongi gli accarezzò i capelli. "Guarda un po', io non immaginavo neanche di poterli provare, i sentimenti."
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I Am Another Yourself || YoonMin
Fiksi PenggemarIn una piccola scuola superiore di Daegu, Min Yoongi è un ragazzo timido e introverso che si limita a guardare la vita scorrergli davanti da lontano, come se lui non facesse parte di essa. Osserva gli altri come se vivesse attraverso loro. Non ha am...