Appena la donna si chiuse la porta del bagno alle spalle, Kevin si stese con un sospiro stanco sul divano. Si sentiva provato, come se avesse combattuto contro un esercito di pazzi ubriachi e ne fosse uscito vivo per miracolo, invece aveva solo discusso con una bionda viziata dagli alti natali.
Il suono dello scrosciare dell'acqua gli ricordò che quella pazza era in casa sua, sotto la sua doccia. Si maledì per quella scelta, avrebbe potuto portarla in un motel o in qualsiasi altro posto e non nella sua "dimora". Era stata una scelta impulsiva, dettata dal dolore che provava al ginocchio e dalla voglia di riposarsi in un luogo a lui familiare, soprattutto da quando era entrato in quell'orribile locale e l'aveva vista. In un primo momento non l'aveva riconosciuta fasciata in quell'aderente e più che corto abito rosso, ma la sua espressione disgustata ed il viso e i modi aggraziati erano come un'insegna a neon posta su di lei che non l'avrebbe mai fatta passare inosservata.
Eppure, vederla lì in mezzo a quelle persone, vestita come una spogliarellista, aveva fatto scattare in lui i suoi istinti da uomo e non aveva gradito. Fosse stata un'altra donna non se ne sarebbe preoccupato, ma sentirsi attratto fisicamente da lei lo faceva sentire un emerito imbecille, quella donna era talmente piena di sé che di sicuro non lo considerava nemmeno un essere umano. E quello strano senso di deja vu non voleva abbandonarlo, lei gli sembrava tanto familiare ma non riusciva a collegarla a nessuna persona conosciuta in passato. Non poteva averla conosciuta prima del suo arrivo a Bellrosé né aveva mai letto stupidi giornaletti di gossip dove sarebbe potuta apparire, anche se dubitava il mondo fosse a conoscenza della sua esistenza...
Allora perché non riusciva a smettere di trovare il suo viso tanto familiare? Di sicuro era la stanchezza, stava diventando pazzo e non aveva avuto un attimo di tregua da quando era atterrato in quel minuscolo e bizzarro principato; era comprensibile che la sua mente gli giocasse strani tiri.
Sospirò felice di godersi la morbidezza del suo divano, ancora non riusciva a credere di ritrovarsi di nuovo lì ma ne era felice, soprattutto se pensava che tra qualche giorno avrebbe di nuovo dovuto mettere piede in quel principato del cavolo e restarci fino a quando la principessina non avesse preso il posto del padre. Aveva una voglia matta di chiudere in fretta quella faccenda e prendere i soldi che gli avevano promesso.
Ti sei dimenticato del patto con Miss Sophie?, gli ricordò bastarda la propria mente.
No, purtroppo non aveva dimenticato affatto, era proprio per quello che desiderava porre fine a quella storia il prima possibile. Il solo pensiero di dover passare altri giorni ed altre notti con lei lo fece rabbrividire, già poteva immaginare quali assurde richieste avrebbe avanzato e preteso, credendo di avere dinanzi un altro dei suoi servitori. Be', si sbagliava di grosso! Quella donna avrebbe dovuto sottostare ai suoi di voleri, prima l'avrebbe capito meglio sarebbe stato per lei; non si sarebbe fatto scrupoli nel riportarla a casa anche domani stesso.
Quando sentì la porta del bagno aprirsi chiuse gli occhi, facendo finta di dormire. La sentì avvicinarsi a lui a piccoli passi incerti, era chiaro che lo temesse e quello gli dava una posizione di vantaggio su di lei, di potere, che lo fece sentire stranamente al sicuro.
«Ehm... Kevin?» non rispose al suo richiamo, ma continuò a fingere di dormire. «Kevin?» tentò nuovamente prima di sospirare. Sophie rimase lì per qualche minuto, la sentì sbuffare e schioccarsi le dita mentre strusciava un piede, almeno credeva fosse un piede, per terra. Aprì leggermente un occhio, sperando che lei non lo stesse guardando, e la trovò a pochi passi da lui coperta solo da un asciugamano. Stava fissando un punto indefinito alla sua sinistra mentre teneva una mano tra gli umidi capelli biondi e si mordicchiava nervosamente il labbro inferiore, sembrava non sapere cosa fare e la sua espressione spaesata lo ammorbidì.
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The ex nerd Princess
Literatura FemininaIn un classico liceo americano non possono mancare gli atleti, le cheerleader, gli strambi, i nerd e gli invisibili. Ed è esattamente ciò che Sophie è; un misto tra una nerd ed una persona invisibile. Innamorata cotta di Kevin, giocatore della squad...