In cosa consiste la fantomatica e super dolorosa tortura di cui parlava Anthony?
Nulla.
No davvero: nulla.
A parte il fatto che devo stare con lui in laboratorio a lavorare dalle sette fino alle due di notte anche quando se ne va a dormire prima io devo continuare pure il suo lavoro oltre al mio si, non è nulla.
Sa che sono pigra, che amo dormire, perciò quale tortura migliore del togliermi il sonno?
Lo sto aiutando a cercare di tirar fuori Noce dall'armatura, di dividere i due corpi com'è giusto che sia.
Quando ho rubato questa bellezza, tanto tempo fa, senza sapere appartenesse a Tony, la parassita scarlatta ed oro si impadronì del corpo della mia cagnolina appena la portai a casa.
Stark mi ha rimproverato chissà quante volte sul fatto che quella cosa che ha voluto costruire è una sorta di virus vivente, creato come arma segreta in caso di una guerra che egli stesso definisce spaziale.
Eppure, secondo lui, io e lei ancora non siamo un tutt'uno; ma mancava così poco per scoprire tutte le abilità di Iron Heart.
L'armatura, essendosi abituata al mio corpo, non riesce più a tornare dal vero creatore, il che ha fatto imbestialire Tony.
Tutti i test ho dovuto farli io, scoprendo tante armi nascoste e dei sorta di flap enormi che si alzano dalla schiena e creano come delle ali di farfalla quando voglio frenare oppure caricare il raggio più potente da entrambi i propulsori.
Di questa tecnologia ci capisco qualcosa, ma confronto al magnate sembro una della materna contro un universitario.
La cosa più brutta è che la mia casa, la mia vecchia vita è vicino a me, ma sono costretta a non tornarci.
Forse è questa la tortura più dolorosa.
Spesso vedo un ragazzino liceale entrare ed uscire da questa torre, l'unica cosa che so è che si chiama Peter Parker.
Perciò, dopo questa spiegazione generale, la vostra Athena si trova sotto le coperte cercando di ignorare il significato di questa giornata.
Dicono che oggi sia la festa del fidanzato, e la cosa più stupida è che io ci sto pure male nel essere single.
Penso a quando tutte a scuola gioivano o piangevamo per essersi lasciate, messe insieme, le vedevo baciarsi uno mentre aspettavano il bus e altre cose vomitevoli. L'unica rimasta senza nemmeno un pretendente dal primo giorno d'asilo all'ultimo giorno del liceo sono proprio io!
Per questo stare con Tony mi spaventa ma mi incuriosisce allo stesso tempo.
E dopo tutti questi anni sono abituata e praticamente felice di essere sola, perché la solitudine non ti da' problemi con gli altri se non con te stesso il che è molto peggio.
Tsk, che infantili sti pensieri.
Ridotta ad un vero e proprio straccio, con oramai le costole sporgenti da quanto poco riesco a mangiare visto che Anthony mi vieta qualsiasi pausa, e visto che posso mangiare soltanto a notte fonda, non riesco a dormire.
Ha creato un sistema diabolico per questa maledetta tortura, bisogna ammetterlo.
Si limita soltanto ad urlare se sgarro, ma per il resto ha mantenuto la parola sul mettermi le mani addosso.
Quando esagero, e lo faccio, alza un braccio facondo finta di voler tirare uno schiaffo così mi fa accovacciare per terra e spegnere l'arroganza con poco.
Mi conosce troppo, per questo è pericoloso.
Non posso più passare le ore a contare le costole: decido di alzarmi.
Barcollo fuori dalla mia stanza spoglia di ogni cosa umana, tranne il letto.
Dormo nella cameretta che si trova dentro al laboratorio, così appena mi sveglio sono già arrivata a lavoro diciamo.
Lentamente apro la porta, salendo le scale fimo ad arrivare in punta di piedi in salotto.
Oggi Anthony è davvero depresso a causa della sua Pepper che non potrà fargli la festa.
L'ho sorpreso dormire piangendo con una sua foto stretta tra le braccia, anche quando si è appena sbattuto una qualunque. Apro il frigo e prendo le prime cose commestibili che trovo, anche se non mi piacciono, l'importante è mettere qualcosa nello stomaco.
Alla fine sto bevendo succo di mela mentre mangio cetrioli e trattengo ad ogni morso un conato di vomito talmente fanno schifo, però è l'unico modo prima che se ne accorga.
Sì, esatto: ho pure un orario prestabilito per uscire dalla stanza e sgraffignare del cibo, e oggi l'ho di gran lunga lunga superato.
Strizzo gli occhi ed ingioio l'ennesima schifezzuola verde, mandando giù con il succo che inevitabilmente mi fa salire il vomito. Blocco tutto con una mano davanti alla bocca, chinandomi sul bancone.
Sofferente stringo il bordo del bancone e ricaccio indietro l'ennesimo conato, le mani tremano incontrollate.
Di sicuro avrò qualche infezione intestinale se solo sapeste quello che ho dovuto mangiare quand'ero fuori orario....credetemi che cetrioli e succo di mela sono il minimo.
Questa volta credo che il mio corpo si sia arreso perché improvvisamente perdo l'equilibrio e cado a terra, le mani premute sulla bocca dello stomaco che brucia come l'inferno. Dondolando a destra e sinistra poso la testa sul pavimento freddo, stringendo i denti che vengono percorsi da tante lacrime, le occhiaie rosse di rito sempre presenti.
Sento delle voci e dei passi: è qui.
Striscio sotto una sedia, vedendolo entrare nel salotto con quel Parker.
Parlano di cose che non capisco, finché Anthony fa una cosa che mai mi sarei aspettata da uno come lui.
In poche parole? Si avvicina sempre di più al ragazzo e lo bacia, e quello ricambia subito!
Non ho nulla contro queste scene però...insomma...è Tony Stark, lui è il significato dei famosi "morti di fregna".
Mi tappo le orecchie e tappatevele anche voi quando le cose diventano più serie, intime, avete capito no?
Nel disagio e immobilità più totale attendo l'agognato momento che Peter se ne vada così la tento subito rotolando il più veloce possibile verso le scale mentre Anthony sul divano si sta ancora allacciando i pantaloni.
Appena cerco di fare leva su un braccio esso perde la forza, facendomi cadere di faccia sul pavimento mentre sento che il mento si è quasi spaccato.
-Athena, che ci fai qua?!
Sbotta lui imbarazzato, avvicinandosi e girandomi mentre urlo dal dolore per il modo brusco in cui l'ha fatto, facendomi contorcere lo stomaco. Mi vede con la bocca insanguinata e tutto il resto, immobile.-Oh no...
Si inginocchia e mi prende in braccio, correndo nel primo bagno disponibile.
Sono mezza morta quindi non riesco bene a definire cosa mi stia facendo, la sua figura, basta poco per farmi svenire.
Svegliandomi l'unica cosa che ricordo sono le stelle e la schiena di Tony contro la mia, soltanto che adesso sono in un letto non mio, con una grande mano posata sullo stomaco mentre sto in posizione fetale.
-Non ti muovere.
Mugugna dietro di me Stark, nudo.*tan tan taaaaaaaaan. Errori al solito raga, sono troppo stanca. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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G O O D O L D D A Y S [ANTHONY STARK]
Fanfiction"Another coffee, beautiful lady?" "Yes, why not!"