Ritorno a casa dopo aver portato Noce in giro, oggi abbiamo fatto più movimento del previsto. Ieri dei giornalisti mi hanno fatto delle domande sul palazzo in macerie di fianco a dove abito io, distrutto durante quella schifo di battaglia.
Mi sono rifiutata di rispondere.
Perché queste persone devono sempre e dico SEMPRE lucrare sulle tragedie altrui?
Capisco che è il loro lavoro e che i drammi fanno audience, ma c'è chi ha ancora i ricordi e sogna quei terribili momenti ogni singolo secondo della loro schifo di vita. Ci sono addirittura persone che vanno avanti solo grazie a quei ricordi.
Si, è una condanna.
Adesso me ne sto qua, nel mio bellissimo salotto assolutamente non poco arredato e soprattutto gigantesco che sprizza allegria da tutti i pori:Questa poltrona è più comoda di quello che pensate, più o meno.
Sto aspettando che il cane mi dia qualche segnale o altro per tornare fuori a portarla a spasso, sinceramente è la prima volta che mi annoio da quando ieri ho fatto...diciamo...una corsa più lunga delle precedenti. Vi sembra sospetto il modo in cui sto parlando? Fate bene a pensarlo.
L'unica cosa bella di sto salotto a forma di cubo è che la finestra da sulla strada davanti al palazzo dai mattoni rossi dove abito io. Congiungo le dita davanti al naso, scrutando le persone che passano: il mio secondo passatempo preferito.
E no, il primo non è affatto dormire.
Prendo dal mobile di fianco a me il binocolo, spiando le persone sospette pronta a chiamare Noce per farmi dare un ulteriore informazione. I cani pare sentano subito se un individuo è affidabile o meno, e la mia cagnolina è la più brava anche a metri di distanza. La vedo che posa le zampe anteriori sul davanzale della finestra, scrutando assieme a me.
Appena scodinzola abbaiando capisco che ha trovato una persona sospetta, così sono già pronta a stalkerarla prendendo il guinzaglio di Noce, ma tempo di aprire la porta che c'è sempre l'unica persona capace di rovinare tutto.
È Anthony, e non è di buon umore.
-Dobbiamo parlare.
Dice serio, entrando senza nemmeno chiedermi il permesso.
La ragazza cerca di respingerlo sentendo che è un ospite indesiderato, ma Stark ringhia e con uno sguardo minaccioso la fa accucciare con la coda tra le gambe. Nessuno era riuscito a spaventarla.
Nessuno.
E se ci riesce lui...
-Cosa vuoi?
Dico deglutendo, iniziando a indietreggiare mentre lui fa il giro della casa.
Vedo che si guarda intorno, ma ha ancora i pugni strettissimi.-È da due mesi che cerco qualcosa, e sono parecchio incazzato. Secondo le mie fonti l'unica cosa certa è che chi mi ha rubato questa cosa è di sesso femminile.
E quindi importuna me? Ma è stupido forte.
-Se mi dici cosa stai cercando magari...
Tira un pugno proprio sulla mia poltrona, spaccando il bracciolo in legno.
Oh Cristo è fortissimo!
-Sto minacciando tutte le femmine che conosco Athena, e neanche a me piace, ma finché non trovo quella cosa continuerò a rendervi la vita impossibile.
Ringhia avvicinandosi e facendomi sentire piccolissima. Noce prova a difendermi, ma basta un solo sguardo di Stark per farla mettere a terra con la coda tra le zampe. Deglutisco, pensando che le prossime ad essere spezzate come il bracciolo della poltrona saranno le mie ossa.
-È così importante questa cosa?
Dico alzano la testa fino a farmi male al collo pur di guardarlo negli occhi, sarà alto uno e ottanta minimo.
-Se non la trovo diciamo che il mondo ne risentirà.
E se fosse un'arma che vuole usare per distruggerci? Nah, altrimenti addio soldi per lui.
-E tu credi che la colpevole dica la verità se entri nelle case altrui minacciando le ragazze?
Anthony sorride beffardo, gli occhi marroni e giganti diventano più scuri.
-Saprà che è in pericolo. Perciò se hai una tua amica, e ha un segreto, ti chiedo di farmi il favore di darmi il suo indirizzo.
Anche se non ne ho nessuna manco a pagare, ma che cosa ha fatto alle ragazze newyorchesi?
-Altrimenti che fai, mi picchi?
-No. Ma se scopro che mi stai mentendo allora vorrai essere picchiata piuttosto di subire quello che ti farò.
Sbuffo, togliendomi dalla sua stazza imponente mentre accarezzo Noce per dirle che va tutto bene.
-Così non otterrai nulla Stark, devi essere più gentleman.
-Mi sono rotto di fare il gentile dopo quello che ho passato per colpa di questa stronza.
E il suo sguardo dice davvero che ne ha passate di peggiori, una dopo l'altra.Apro la porta facendogli segno di andarsene, e così fa ma....
-La prossima volta che ti vedrò ci divertiremo.
Dice sorridendo malizioso, mentre mi pressa al muro stringendomi la pelle vicina al costato. Cerco di spingerlo ma è come una formica che tenta di spostare una casa. Passa un dito dalle mie labbra fino all'ombelico, mordendosi il labbro inferiore con sguardo altamente provocante. Con una ginocchiata nelle palle lo faccio piegare in due e lo calcio letteralmente fuori dalla porta.
-Ma vaffanculo!
E la chiudo di scatto, ridendo.
Mi accorgo troppo tardi che in ogni caso non gli ho dato una vera risposta, quindi può ancora sospettare di me.*voglio un Tony che mi minaccia 24/24. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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G O O D O L D D A Y S [ANTHONY STARK]
Fanfikce"Another coffee, beautiful lady?" "Yes, why not!"