Chapter 4

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-No, no! Fermati cretino!!
Urla Anthony quando stiamo attraversando la strada e un motorino sembra non voglia fermarsi nonostante sia il turno dei pedoni per attraversare. Esitante cerco di muovere un passo, ma lui mi afferra il braccio e mi strattona con violenza facendomi sbattere la testa contro i suoi pettorali, il tutto per evitare di farmi investire da quel deficiente.
Di sicuro sarà rincorso dalla polizia, ma il braccio fa male da quanto lo ha stretto.
Mi tiro su la manica, vedendo i lividi che ha lasciato sulla pelle.
Chiudo un attimo gli occhi e copro i segni, muovendo un pochino l'arto indolenzito.
Prima di entrare nella famosissima Stark Tower il proprietario fa una sosta in farmacia, vedo che esce dal negozio con una crema antidolorifica e me la porge dispiaciuto. Io senza dirgli nulla la prendo e mentre ci avviamo Tony prende il guinzaglio di Noce per permettermi di spalmare la crema sui lividi. L'ha fatto per salvarmi, amen.
Entrando le sue segretarie guardano male prima il cane e poi me, pensando sicuramente che sia l'ennesima conquista del playboy con cui vuole giocare tutta la notte, ma quelle che abboccano sono loro non io.
Prendiamo un ascensore, arrivando all'ultimo piano dove stranamente siamo soli. Ah, so già come si aspetta che finisca la giornata, ma dovrà segnarsela come cilecca stavolta.
Quando sguinzaglia Noce e si gira verso di me alzo un sopracciglio strafottente e storco le labbra.
-Che c'è?
Chiede.
-Niente, stavo pensando.
Lui fa spallucce e mi indica la via per prenderci qualcosa da bere. Prima di afferrare la macchina da caffè più bella del mondo mi scruta attentamente, facendo diniego e prendendo invece della semplice acqua naturale.
Stranita afferro il bicchiere che mi porge.
-Hai troppe occhiaie Athena: il caffè è buono ma fa male e porta dipendenza.
Dice saccente ma anche premuroso.
-Disse colui che si sta versando dello scotch.
Fa tintinnare il ghiaccio dentro al bicchiere, posandolo sul bancone mentre io sto stravaccata sopra il comodissimo divano.
Rotea gli occhi.
-Ma io so reggerlo, e sono adulto.

-Mi stai dando della bambina?Anthony Stark fa finta di pensarci su, poi prende il suo bicchiere e mi si avvicina, sedendosi davanti a me

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-Mi stai dando della bambina?
Anthony Stark fa finta di pensarci su, poi prende il suo bicchiere e mi si avvicina, sedendosi davanti a me. Indicandosi la faccia osa dirlo:
-Basta che ti guardi allo specchio.
Ora è il mio turno di roteare gli occhi.
Se adesso mi chiede la mia età giuro che dico d'avere dodici anni così si prende un infarto e mi spedisce dritta a casa sentendo il freddo respiro della giustizia soffiargli sul collo. Continuiamo a bere mentre Noce va in esplorazione. La televisione intanto mostra ancora immagini della Battaglia di New York, accaduta anni fa. Oggi è l'anniversario di quel terribile giorno, forse il peggiore. È in quel giorno che ho iniziato ad odiare l'uomo di latta e chiunque sia quel codardo che si nasconde dietro un'armatura. Divento cupa e triste, e ovviamente Anthony lo nota praticamente subito.
Vedo che si alza e sparisce in qualche stanza.
Io faccio per alzarmi e andarmene, ma lui spunta di nuovo con in mano un gigantesco...plaid?
Perché ha preso una coperta calda e pesante vedendomi triste?!
-Stenditi sopra.
Dice, mettendo la coperta per terra ben aperta.
Questo è tutto matto.
-Ma non ti azzardare!
Sbotto io subito con il piede verso l'uscita, ma il miliardario non mi ferma affatto, anzi, sta fermo con la coperta ai suoi piedi.
-È il mio metodo per consolare le ragazze tristi.
Rido cinica.
-Certo, e poi casualmente sei sopra di loro in camera da letto.
Mi guarda un attimo e risponde esattamente con ciò che mi aspettavo:

-Ma non è mia intenzione farti questo Athena credimi, altrimenti se avessi voluto saresti già in camera da letto

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-Ma non è mia intenzione farti questo Athena credimi, altrimenti se avessi voluto saresti già in camera da letto.
Dice tutto baldanzoso mostrando lo sguardo da sciupa femmine che, con me, funziona ben poco. Mi viene soltanto voglia di prenderlo a pugni fino a sgonfiare il suo maledetto ego. Sbuffo e qualcosa di stupido e indescrivibile fa muovere il mio corpo da solo, finché non mi trovo stesa su quella coperta.
Anthony sorridendo mi fa girare ripetutamente fino a farmi avvolgere dal plaid, ora so come si sente il pollo dentro al burrito. Mi prende in braccio, distendendomi sul divano mentre la comoda coperta inizia a farmi rilassare. Vedo che va su Netflix e tira fuori da dei cassetti una marea di dolci e cioccolato.
Mi abbraccia forte, aumentando così il calore mentre sembro un involtino primavera.
Passa la mano dove dovrebbe esserci la mia schiena, vedo sbigottita dal suo gesto che ha gli occhi serrati e mi stringe ancora. Io rimango pietrificata, anche quando si stacca.
Ma...sta bene?
-Che cosa vuoi vedere?
Indico tremante e senza parole la mia serie televisiva preferita: Black Mirror.
Lui preme play e iniziamo a guardare gli episodi uno dopo l'altro, mentre mi porge tutti i dolciumi che voglio senza nemmeno farmi muovere un dito. Toglie dalla carta una barretta Kinder e me l'avvicina alla bocca, facendomela addentare fino a divorarla tutta. Quando ho sete mi abbevera con della semplice acqua, senza mai staccare gli occhi dalla televisione. Devo ammettere che, anche se insolito, il suo metodo è molto rilassante e ti fa sentire...compresa.
Mi ricordo subito che lui usa questa tattica per portarsi le ragazze a letto, del perché sono tristi o dei loro problemi non gliene frega nulla. Disgustata del esserci caduta in trappola mi divincolo fino a uscire dal plaid, chiamando Noce e correndo verso l'ascensore.
Anthony mi rincorre, ma non entra dentro l'ascensore quando ci entro per andarmene.
-Non voglio usarti!
Dice implorandomi con lo sguardo.
-Lo dici a tutte, e poi spezzi loro il cuore soltanto per divertirti, ma non come perciò fottiti schifoso playboy!
Urlo io e le porte iniziano a chiudersi.
-Ehi, no, aspetta te lo giuro!
Dice avvicinandosi ma le porte si chiudono subito.
Lo sapevo: mai fidarsi di nessuno.





*eh si, doveva accadere. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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