PARTE 5

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"Sabrina.....piccola...." cerco di scacciare quella cosa che non mi permette di continuare il mio bellissimo sogno, a base di un bellissimo ragazzo dagli occhi verdi che mi fissa con sguardo innamorato..se continuo a tenere gli occhi chiusi magari quell'intromissione sgradevole se ne andrà ed io potrò continuare a stare fra le braccia del mio ragazzo..devo dire che però quella voce che mi chiama con insistenza non è sgradevole per niente, anzi...e quelli che sento sulla schiena nuda assomigliano pericolosamente a dei baci lasciati da qualcuno con la barba leggermente lunga...spalanco gli occhi e muovo leggermente la testa...quando registro che effettivamente lo stesso ragazzo del sogno mi sta svegliando a suon di dolci baci sulla schiena mi sciolgo letteralmente, oltre a diventare rossa...la mattina non sono certo un bello spettacolo e la luce che inonda la stanza non nasconde nessun mio difetto, che magari la notte prima era rimasto parzialmente nascosto dal buio "C'è troppa luce" cerco di coprirmi con il lenzuolo ma lui mi anticipa coprendomi con il suo corpo...la mia schiena viene avvolta fra le sua braccia mentre le sue labbra mi lasciano un bacio sulla guancia "Sono le undici e mezza...mi pare pure normale..."
"Cosa? Merda....la telefonata di mia madre delle 8 e mezza..."
"Ti chiama ogni giorno alle otto e mezza?" annuisco e poi indico con un dito il mio cellulare "Me lo prendi per favore?" lui sorride e poi si sporge per agguantare il mio telefono...deglutisco ammirando la curva della sua schiena, le spalle muscolose e quella braccia su cui ho fantasticato mille e mille volte...pensare che ho dormito fra quelle braccia mi fa battere il cuore e tremila. Mi fisso a guardargli le vene che scorrono sulle sue braccia e sospiro estasiata "Sei bellissimo lo sai?"
"Me lo dicono in molte...ma detto da te fa un altro effetto..." lui mi passa il cellulare ma all'ultimo lo sposta portandolo lontano dalla mia portata "Il tuo telefono in cambio di un bacio" rido della sua voce maliziosa e gli scombino leggermente i capelli che naturalmente dopo la nottata non sono così perfetti come al solito..ma quel particolare lo rende ancora più perfetto ai miei occhi...vederlo appena sveglio è qualcosa che poche persone possono dire di aver fatto ed essere ammessa in questa ristretta cerchia mi riempie di una sensazione di...felicità...no, va decisamente oltre la felicità....è la consapevolezza che lui mi sta rendendo partecipe di una parte della sua vita che non include molte persone "Quando fissi il vuoto con sguardo sognante a che pensi Sabrina?" rido perché so di estraniarmi totalmente a volte, di perdermi nei miei pensieri che sono immancabilmente legati a lui. Mi giro coprendomi il seno nudo con il braccio ma lui scuote la testa e me lo sposta "Non esiste...ti ho vista nuda ieri notte"
"La luce...insomma...cambia tutto no?"
"Cambia che posso vederti meglio..." il suo sguardo infuocato mi accende un interruttore dentro e stringo le gambe fra di loro "A quello penseremo dopo...perché se ci pensiamo adesso tua madre la chiami alle sette stasera..."
"Mi terresti impegnata fino a stasera?" gli passo le mani lungo le braccia e poi alzo il viso per baciargli l'interno del gomito...non so perché scelgo quel punto, forse perché quando guardavo le sue foto mi fissavo a guardargli le braccia e le mani immaginando di perdermi dentro alla sensazione perfetta di essere protetta da un suo abbraccio "Oh si...perché ho moltissimi programmi per noi due oggi...che comprendono un giro per Firenze ma solo per cena..."
"Ma non ho nulla da mettermi"
"Credo che ci sia qualcosa per te nella cabina armadio...ma ci penseremo dopo...ora chiama tua madre...ah no, il mio bacio prima" rido perché questa sua versione allegra e giocherellona è un'altra delle cose che posso vivere solo stando con lui in modo diverso rispetto alla semplice tifosa...il mondo che lui si porta dietro è enorme e la porta per poterlo ammirare è solo socchiusa, credo che ci sia tanto ancora da scoprire e vivere. Quando lui appoggia le sue labbra sulle mie gli metto la mano sul collo e gli solletico la pelle con la punta delle dita "Buongiorno bellissima" non lo correggo, forse perché il fatto che lui mi veda bellissima è qualcosa che voglio iniziare a godermi appieno "Buongiorno amore mio"
"Hai dormito bene?" annuisco mentre accendo il telefono "Molto...e per rispondere alla tua domanda di prima quando sembra che fissi il vuoto sto solo pensando a quanto mi piace quello che sto vivendo...l'ho sognato migliaia di volte ed ora viverlo è...bho...è semplicemente favoloso...tu sei favoloso..." lui si imbarazza e abbassa lo sguardo "..e sei ancora più favoloso quando diventi rosso...non dirmi che le tue precedenti ragazze non ti hanno mai fatto i complimenti..."
"Non so quanto fossero sinceri Sabrina...e poi non me l'hanno mai detto con la voce che trema come fai tu...fa un effetto diverso...ogni cosa fa un effetto diverso"
"Chiamo mia madre e poi..." gli faccio cenno di abbassarsi e sposto la testa avvicinando la bocca al suo orecchio "....pensi che potremmo...andare oltre?"
"Sei sicura? Non dobbiamo se..." lo bacio con passione mentre alzo il bacino sfregando contro il suo "Non ci alzeremo da questo letto fino a quando non avrai soddisfatto ogni mio desiderio..." lo sento trattenere il respiro e poi rilasciarlo di colpo "Allora muoviti a chiamare tua madre..." ridiamo ma la mia risata si spegne progressivamente quando noto le 32 chiamate che lei mi ha fatto dalle quattro di quella notte. L'ultima risale a 5 minuti prima "Cazzo..." tento di allontanarlo ma lui scuote la testa...ci copre meglio con il lenzuolo e poi mi abbraccia mentre io compongo il numero di cellulare di mamma "Sabrina...ma dove diavolo sei? Ti ho chiamato più di trenta volte da stanotte..tra un pochino andavo a denunciare la scomparsa dai carabinieri..." prendo un bel respiro "Sono viva e vegeta...e stanotte dormivo mamma...e poi ho 20 anni...se ho il cellulare spento sarà perché ho una buona motivazione..ero stanca e..."
"Non dire cavolate a tua madre Sabrina...ero sotto casa tua fino a dieci minuti fa dato che avevo una pausa a lavoro prima di un intervento difficilissimo in sala operatoria...dove diavolo sei?" se mia madre inizia ad imprecare sono veramente nei guai "A Firenze"
"A Firenze...e che cazzo ci fai a Firenze?" ecco se inizia a dire parolacce vuol dire che non solo sono nei guai ma che mia madre sta tipo fumando rabbia tipo cartone animato "Sono...con un ragazzo...il mio ragazzo" Stephan mi lascia un bacio sul collo e poi mi sussurra "Esatto" mentre lei sbuffa e si mette a ridere "Il tuo cosa?"
"Il mio ragazzo...mi ha invitata a Firenze dato che lui poi devo lavorare domani qui, nelle vicinanze e...ho accettato...poi torno a Milano"
"E da quanto state assieme?" guardo il ragazzo che è sdraiato accanto a me che mi regala uno sguardo luminoso in cui riesco a scorgere una punta di...amore? Affetto? "Poco..."
"Poco tipo un giorno o due? Tipo che magari lui è un calciatore della Roma che domani deve andare in nazionale? E che ha scelto la ragazzina da scoparsi per una notte o due?" le sue parole mi rimbombano dentro. Mi metto seduta spostando Stephan che però non demorde e mi abbraccia posandomi un bacio sulla spalla nuda "Mamma..." lei non mi permette di continuare perché mi riversa addosso una serie di parole che mi feriscono una più dell'altra "Hai 20 anni ma sembra che tu ne abbia 12 o 13...cosa credi? Che tu sia speciale? Che tu sia la sua ragazza? Sei solo una scopata Sabrina...o forse neanche quella dato che se le cose non sono cambiate tu sei vergine...o da stanotte non lo sei più? Sei stata per caso così stupida da donargli la tua verginità? Hai creduto a tutte le cazzate che ti ha detto? Che gli piaci? Che potrebbe innamorarsi di te? Ma sei seria? Lui ti metterà nella sua collezione...sarai l'ennesima tacca per lui, così potrà dire di aver scopato la ragazza vergine..." le prima lacrime iniziano a scendermi lungo le guance mentre scosto il corpo di Stephan che mi guarda con occhi preoccupati e anche un pochino feriti...ma non riesco a preoccuparmi anche di quello che prova lui dato che il mio cuore è appena finito in pezzi. Tutto quello che Stephan aveva abbattuto lei lo sta ricostruendo centomila volte più forte...il muro è sempre più alto e tutta la felicità se n'è andata, sostituita da una sensazione di vuoto e dolore al petto "Non..."
"Non cosa amore di mamma? Vieni a casa..." scuoto la testa e scoppio a piangere mentre lei continua a parlare..io non l'ascolto più perché sento solo i minuscoli pezzi del mio cuore andare in frantumi poco a poco...scaglio il cellulare lontano, quel minuscolo pezzo di plastica, metallo e vetro si infrange contro la parete opposta...poi io mi alzo e mi rifugio in bagno chiudendo fuori ogni cosa, soprattutto Stephan che mi guarda impotente "Sabrina..."
"Lasciami stare..." la mia voce spezzata sbatte contro la porta del bagno...appoggio la schiena alla superficie fredda e poi scivolo per terra, tenendomi le ginocchia al petto..vorrei solo scomparire, inghiottita dal pavimento di marmo...

NON LASCIARMI ANDAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora