PARTE 24

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"Non fissarmi così che sembra che abbia ucciso un cucciolo indifeso" lui scuote la testa mentre mi mette la mano alla base della schiena per farmi entrare a casa "Da quanto stai male Sabrina?"
"Non sto male..ho avuto dei lievi giramenti di testa e delle nausee...cose di poco conto che ho cercato di tenerti nascosto...devi stare tranquillo Stephan"
"Tranquillo? E se fossi stata male in macchina? O in giro? Se fossi tipo svenuta mentre venivi allo stadio a vedermi? Merda Sabrina" si siede sul divano ed io mi accovaccio davanti a lui mettendogli le mani sulle ginocchia "Ascoltami Stephan...ora leggiamo quella mail, ma voglio che tu sappia che essere incinta è una cosa positiva. Non farla diventare come se avessi una malattia o fossi in punto di morte. Posso continuare a fare la vita che faccio adesso...università, partite, anche le trasferte...non farti salire l'ansia inutilmente"
"Ma non è inutilmente Sabrina"
"Oddio Stephan ma ti senti quando parli? Non ho una malattia allo stadio terminale...dobbiamo viverla bene e dobbiamo cercare di stare tranquilli, soprattutto tu...diventare genitori è bellissimo amore mio. È quello che volevi..la nostra famiglia..." gli alzo il viso e noto quanto lui sia emozionato. Certo che quella settimana è stata piena di emozioni e scoprire di aspettare anche un bambino la renderà pressoché indimenticabile "Leggiamo la mail adesso...andiamo a letto?" lui annuisce e poi di punto in bianco mi solleva di peso prendendomi in braccio. Mi porta in stanza e poi mi deposita a terra vicino al letto "Prima ti spoglio ok?" alzo le mani in segno di resa e lascio che lui mi tolga la camicia. Prende un bel respiro mentre le mani gli tremano. A metà strada gli copro le mani con le mie e poi le alzo per baciargli le nocche "Ti amo...non me ne andrò e non ti lascerò assolutamente mai andare...mai..." lui sorride e poi finisce di slacciarmi i bottoni per poi farmi scendere la camicia lungo le spalle. Stephan si abbassa e mi toglie gli stivaletti prima di sbottonarmi i piccoli bottoncini dei jeans. Continua a fissarmi la pancia, naturalmente ancora piatta e quando mi sfila anche i pantaloni, prima di rialzarsi mi deposita un bacio sulla pelle, vicino all'ombelico "Lo sapevo Sabrina..me lo sentivo. Avevi qualcosa di diverso....pensavo che mi volessi mollare, invece è la luce nello sguardo della mamma di mio figlio...senti quanto suona bene" torna in piedi e mi bacia teneramente "Ti do una mia maglia" corre fino al cassettone dove tiene le maglie bianche e me ne porge una. Mi sfilo il reggiseno ed indosso la maglia sotto il suo sguardo attento "Ora posso spogliarti io?"
"Certo" anche a me le mani tremano perché nulla è cambiato per quanto mi riguarda da quando ci siamo messi assieme ormai un mese prima. Non mi sono minimamente abituata a lui e a quello che mi provoca dentro averlo a breve distanza..non mi abituerò mai al suo sguardo perché è qualcosa di troppo puro e bello, qualcosa che fatico ancora a reggere perché in fondo mai avrei creduto possibile di vederlo a distanza così ravvicinata. Ero emozionata quando vedevo le sue foto e mi batteva fortissimo il cuore a vederlo in televisione, figuriamoci adesso che ce l'ho davanti. Gli faccio passare le dita lungo i muscoli del petto e sorrido "Perché sorridi come se avessi vinto la lotteria Sabrina?"
"Perché ho vinto la mia lotteria Stephan...sei tu il mio bellissimo premio e intendo godere a lungo dei privilegi derivanti da averti come marito...tipo..sei sempre più bello sai? Hai tipo una ricetta segreta? È l'aria della capitale? C'è tipo qualcosa a Trigoria che ti rende sempre più..." faccio un gesto che spero lui interpreti correttamente perché fatico a trovare le parole adatte a spiegare quanto lo trovi assolutamente e completamente irresistibile "...più?" intreccia le dita alle mie e le porta dietro la mia schiena incollando il suo petto al mio "Più...scopabile...bono...gnocco....figo da far schifo praticamente...non so più che aggettivi usare..." lui si mette a ridere e poi nasconde il viso nell'incavo del mio collo mettendo il naso fra i miei capelli "Anche tu sei sempre più scopabile amore mio...e dopo che avremo letto quel risultato ti darò ampia dimostrazione di quanto tu sia sexy" cerco le sue labbra e gli mordo quello inferiore con i denti scatenando la sua risata "Un mese fa non eri così Sabrina..."
"Un mese fa non sapevo che farlo con te sarebbe stata la mia attività preferita in assoluto..ma ti avevo avvertito...fare l'amore con te da dipendenza....sono assolutamente drogata di te..del tuo corpo, della tua bocca, del tuo profumo..." non so perché glielo stia dicendo in quel momento, forse solamente perché sono arrivata a tanto così dal perderlo e quello mi ha fatto capire che non potrei mai vivere lontana da lui "Fino a quando non avevo sperimentato cosa volesse dire stare con qualcuno, anzi stare con te non sapevo che mi stavo letteralmente perdendo un mondo intero..il condividere con te le mie giornate, le mie nottate, tutto quanto sta in mezzo, le tue mille sensazioni e le mille sfaccettature dello stare insieme...insomma...come farei a rinunciarci adesso? Si, siamo deficienti..si, siamo due cretini cronici che si sono detti delle cose allucinanti dietro ma...guardaci adesso...siamo assieme e...mi tremano sempre ste cavolo di mani dannazione"
"Anche a me" lui allunga la mano ed effettivamente posso notare quanto tremi...gliela prendo e me la poso sulla guancia "Mi stringi un attimo?" Stephan annuisce e mi fa posare la guancia sul suo petto. Gli allargo le mani sulla schiena e lo faccio dondolare a destra e a sinistra. Ride e la sua risata mi rimbomba dentro facendomi venire i brividi fino al midollo. Quando mi stacco la sua mano è sempre sulla mia guancia. Con il pollice mi traccia il disegno delle labbra ed io mi alzo sulle punte dei piedi per baciarlo a stampo, una, due, tre volte prima che lui mi soffi sulle labbra e poi mi schiuda la bocca con la lingua. Ogni suo bacio è diverso....da quel primo che ci siamo scambiati al Melià ci saremo baciati centinaia di volte ma il batticuore è sempre lo stesso "Tu sei la mia dipendenza Sabrina..se mai un giorno dovessi scappare, sappi che io ti verrò sempre a riprendere...perché senza di te non sono niente" mi spinge scherzosamente sul letto ed io mi metto a ridere come una scema "Stephan...dai..che cretino che sei" tento di rialzarmi ma lui mi fa cenno di no, poi si toglie le calze ed i pantaloni prima di coprirmi con il suo corpo "Shhh...stai zitta un secondo...fatti baciare un pochino che non ti ho baciato per un giorno intero quasi e stavo diventando matto..." anche io stavo diventando matta senza le sue labbra. Gli metto una mano fra i capelli e attiro il suo viso verso il mio "Tu mi fai diventare matta.." lo bacio e finalmente sento ripartire a pieno ritmo il mio cuore "Ora leggiamo quel risultato..." i suoi occhi mi guardano emozionati ed io annuisco "Mi vai a prendere il telefono in borsa?" lui si alza ed io posso ammirare il suo fondoschiena che è sempre  e comunque un bel vedere. Rido ancora fissando il vuoto quando lui torna "A che stai pensando?"
"A nulla..." in verità a quanto mi piaccia ma il suo ego è già a livello smisurati senza che io gli ripeta ogni tre secondi quanto sia bello "Si certo...secondo me indovino in due secondi a quello che stavi pensando"
"Sentiamo" lui mi raggiunge a letto ed io mi accoccolo contro di lui immediatamente per cercare il rifugio delle sue braccia "Vieni qua" mi stringe e poi la sua bocca si sposta verso il mio orecchio "Secondo me pensavi a quanto fossi bello e a quanto ti piaccia fare l'amore con me...ammettilo" scuoto la testa "Assolutamente no..." Stephan ride ma è una risata così bassa e roca che mi si ripercuote dentro come se mi rimbombasse al centro del petto "Oh si amore mio..." una sua mano scompare sotto il tessuto bianco della maglietta e mi sfiora la pelle "Secondo me c'ho preso in pieno..io comunque pensavo proprio a quello..." chiudo per un secondo gli occhi e mi perdo nel mondo che solo lui sa creare. Ci mette veramente poco...la sua voce, la sua bocca vicino al mio orecchio, il fiato che mi solletica la pelle "Leggi il risultato...che poi voglio sentirti dentro di me" lui mi bacia e poi mi passa il telefono. Vado nelle mail e poi apro quella inviatami dalla farmacia "Leggi tu? O leggo io?"
"Tu Sabrina che già faccio fatica a capire cosa c'è scritto" clicco sull'icona dell'allegato e poi leggo...le uniche parole che registro sono solo "TEST DI GRAVIDANZA POSITIVO...ATTENDIBILE AL 98%" finisco di leggere con il sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi. Poso il telefono sul comodino e poi lo abbraccio "Sei incinta amore mio"
"Si..." non riesco a dire altro perché non servono molte parole in fondo quando si ricevono quelle notizie. Mancano due punti percentuali al 100% quindi posso dire con sicurezza quasi assoluta di portare in grembo il figlio di Stephan "Non ci credo Ste"
"Credici invece..." io, Sabrina, che fino ad un mese fa avevo una vita che mi faceva letteralmente schifo adesso sono sposata, incinta e assurdamente felice. Mi sposto e guardo in basso. Mi tocco la pancia piatta e poi prendo la sua mano e la poso nello stesso punto "È allucinante come una singola decisione, anche qualcosa di così sciocco come uno sguardo fra due persone, possa generare qualcosa di così grande come una nuova vita...solo con te avrei potuto fare tutto questo..."
"Sabrina...ti ho detto delle cose orribili..."
"Amore...basta...è passato" lui scuote la testa e poi mi fa cenno di sdraiarmi. Si mette accanto a me con un braccio ripiegato sotto la testa e l'altro mano che mi accarezza la pancia "Non è assolutamente vero che tu non hai fatto nulla per me..quella cosa che ho detto è stata la peggiore..non so perché ti ho detto tutte quelle cose su Giada...si è vero tenevo a lei, ma solamente come amica, ti giuro che non ho mai pensato a lei come a qualcosa in più.."
"Va bene così Stephan..."
"No...non va bene...ho sta paura folle ed irrazionale che tu te ne vada, che io sia stato il tuo primo ragazzo ma che tu poi ti accorga che non sono quello giusto. Ho paura che tu...vada da un altro...vederti con un altro sarebbe devastante"
"Capisci in minima parte quello che provo io allora...pensa che io devo vedere te che ti fai foto a raffica con bambine, ragazzine, ragazze, donne..dagli 0 anni agli 80 quasi..." ridiamo ma poi ritorniamo seri "Io non me ne andrò mai...e so che neanche tu te ne andrai...mettiamoci l'anima in pace che passeremo vicino ancora tantissimo tempo..anni, decenni...e rideremo di quanto eravamo scemi...sarà il nostro album personale di ricordi...e adesso ci sarà anche un bimbo o una bimba"
"Te con lo studio cosa farai?"
"Mi arrangerò...darò gi esami da non frequentante...chiederò cosa posso fare...ma non pensiamoci adesso..." gli faccio posare la testa sul mio petto e lo coccolo..adoro quando rimaniamo semplicemente così, senza fare nulla di speciale ma condividendo un momento unico "Sai cosa amo di più di te Sabrina?"
"No..." Stephan mi abbraccia stretta passandomi il braccio attorno alla vita "La tua capacità di vedere sempre la mia parte migliore...altre si sarebbero già stufate di me e delle mie cazzate"
"Smettila...io vedo la tua parte migliore perché semplicemente è la parte predominante...e non dire di no...come ogni ragazzo sei un coglione ma non ci posso fare oggettivamente nulla dato che è scientificamente provato che noi donne siamo avanti anni luce rispetto a voi"
"Ma che dolce che sei" lui sbuffa ma sotto sotto ride "E tu cosa ami più di ogni altra cosa di me?" faccio finta di pensarci ma la risposta è facilissima "I tuoi occhi...e poi il modo unico in cui mi fai sentire...protetta, coccolata, amata...sto bene con te, e anche se a volte ci urliamo dietro dando il peggio del peggio di noi..facciamo sempre un passo indietro e ci chiediamo scusa...perché l'amore mica può essere sempre in discesa no? Io l'ho vissuto i salita dal primo giorno il mio amore per te...ho sempre dovuto combattere e schivare le cose che mi dicevano gli altri, ho difeso e protetto il mio amore per te...e adesso...me lo vivo..sapevo che non sarebbe stato sempre facile..ma..come si dice...più la salita è dura più la vista dall'alto sarà spettacolare? Si è spettacolare...tu sei spettacolare..quindi vali ogni gradino e ogni salita" Stephan alza lo sguardo e poi solleva la mia maglia fino a sfilarmela. Non parliamo..ci baciamo soltanto perché forse è meglio che per noi parlino i nostri gesti...finiamo di spogliarci con calma, senza fretta...io come al solito riservo solo a lui quelle risatine da perfetta cretina completamente in balia di suo marito e lui mi riserva quei sorrisi solo nostri, come mi ha detto la prima sera...mi ama lentamente, come se fossi un delicato vaso di cristallo che vuole proteggere e per una volta non lo rimprovero dicendogli che non sono fatta di porcellana. Amo le sue attenzioni..amo il fatto che mi faccia sempre sentire la sua principessa come dice sempre..amo la passione che traspare da ogni suo gesto "Stanotte dormi attaccata a me Sabrina" annuisco perché neanche un terremoto mi staccherebbe da lui....adesso che abbiamo creato qualcosa di così unico e magico come un figlio siamo ancora più consapevoli che quello che c'è fra noi è irripetibile e totalmente fuori dal nostro controllo...era scritto, era destino, era semplicemente disegnato da qualcosa più grande di noi...

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