PARTE 12

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Esco dal bagno del ristorante e supero la calca per tornare al tavolo occupato da Stephan e dai suoi amici...la serata karaoke attira una folla assurda e fino a quel momento la cena è andata benissimo. Mi sono rilassata abbastanza da partecipare a qualche canzone di gruppo, seppur sempre nelle retrovie. Gli amici di Ste sono simpatici e non mi hanno fatto assolutamente sentire fuori posto, anzi...Giulia, compagna di Mauro e Jessica, fidanzata di Matteo hanno iniziato a coinvolgermi subito in quello che loro chiamano 'angolo del gossip', non mi hanno fatta sentire di troppo né l'ultima arrivata che si mette in un angolino e assomiglia pericolosamente alla tappezzeria. Mi sto divertendo un mondo, per quanto non sia molto una tipa da locali..l'atmosfera rilassata e intima del ristorante mi sta aiutando a mettere da parte le mie paure, il mio timore di non essere abbastanza. Vestita con un semplicissimo connubio jeans e canotta leggermente scollata mi sento a mio agio...ho optato per mettere l'unico paio di tacchi che posseggo, e mi sento se non una figa assurda, almeno carina. Mi sposto per far passare un cameriere e poi giro l'angolo per andare al tavolo occupato dal gruppo. È il tavolo dei vip come lo chiamano loro anche se alla fine sono solo un gruppo di amici che si divertono con poco ed io sono ben contenta di far parte di quel ristretto gruppetto...il sorriso mi muore letteralmente quando vedo che Stephan sta parlando con una ragazza..lei è girata di spalle ma non so per quale strano motivo ricollego subito i suoi capelli e la curva della schiena ad un nome ben preciso. Quando Stephan sposta lo sguardo da lei a me mi sorride leggermente anche se la mia espressione gli fa capire subito come il mio umore sia radicalmente cambiato nel giro di tre secondi. Anche lei si gira e i miei timori diventano realtà...lei, la ragazza che ha accompagnato Stephan per almeno tre anni della sua vita è davanti a me. Le altre persone ci fissano e qualcuno ha la decenza di mostrarsi anche leggermente in imbarazzo...capisco all'istante che la sua entrata in scena non è una cosa improvvisa...molti  lo sapevano e probabilmente anche lo stesso Stephan..perfetto...naturalmente non piangerò, non verserò neanche una cazzo di lacrima, non farò scenate isteriche...credo che quelle le riserverò per il proseguimento della serata..davanti agli altri non mostrerò quanto la sua presenza mi dia fastidio, anzi..farò la superiore...certo Sabrina, raccontalo a qualcuno che ci crede. Lei si alza e poi mi allunga la mano "Piacere E...."
"Lo so chi sei...Sabrina...piacere" le stringo la mano...odio sentir pronunciare il suo nome, soprattutto se è la sua voce squillante a farlo. Le sorrido falsamente, ma non riesco proprio a fare di più e poi la supero per sedermi al mio posto. Passandole accanto non posso non notare quanto siamo diverse...ecco lei sarebbe probabilmente la gioia di mia madre...si assomigliano anche vagamente...devo dire che pensare a quanto lei la adorerebbe mi distrae parzialmente dalla domanda che mi frulla in testa "che cazzo ci fa qua?"..assurdo il fatto che io mi sia mossa da Milano il giorno prima e lei esattamente 24 ore abbia fatto il mio stesso percorso. Spero solo sia una cosa momentanea...una toccata e fuga veloce ed indolore...sarà venuta qui per lavoro no? Avrà qualche amica da incontrare...accavallo le gambe e dondolo il piede. Quando allungo la mano per prendere il bicchiere d'acqua noto che le dita mi tremano...alla faccia del mostrarmi indifferente "Hey...tutto bene?"
"Certo Stephan...mica ho davanti la tua ex ragazza che indossa un vestito che le fa vedere quasi le mutande..."
"Sabrina...me lo hanno detto all'ultimo e.."
"..e non me lo hai detto perché preferivi farmi una sorpresa? Che carino...la prossima volta prova con una scatola di cioccolatini...gradirei di più..." lo fisso con aria incazzata e lui fa ricadere la mano che aveva alzato probabilmente per mettermi dietro l'orecchio una ciocca di capelli "Siamo amici"
"Amici..." annuisco "...definisci il tuo concetto di amicizia...perché forse la pensiamo in modo diverso...voi siete stati assieme e non per due settimane o due mesi ma per anni...e non voglio assolutamente sapere i dettagli su come, cosa, dove, perché...non me ne frega nulla...è la tua vita, è il tuo passato...ma scusa tanto se mi sento un attimino spiazzata trovandomi la tua ex fidanzata seduta al nostro stesso tavolo durante la prima uscita che facciamo con i tuoi amici. Sono a Roma da un giorno...scusa se devo ancora prendere le misure a tutto quello che ruota attorno a te...che comprende anche la tua ex..."
"Ci vediamo al massimo tre volte l'anno...abbiamo amici comuni e dato che lei starà qui per un giorno o poco più l'hanno invitata dato che è anche loro amica...fine della storia..."
"Scusa se non faccio i salti di gioia Stephan...scusa se mi sento leggermente in imbarazzo a stare davanti a...lei...scusa se..lascia stare dai..." mi volto verso il muro per un attimo allontanando la sua mano che si è posata sui miei jeans...prendo un bel respiro e poi cerco di fermare il tremito della labbra, preludio ad un bel pianto...no, non devo piangere...quando mi volto guardo tutti tranne lui. Naturalmente tutti si sono accorti che l'apparizione della sua ex ragazza non ha scatenato la mia gioia incontenibile...partecipo poco alla conversazione, sorrido soltanto nei momenti in cui qualcuno del gruppo canta al karaoke fino a quando non è lei a prendere il microfono...ci mancava solo sentirla cantare...in attesa che lei attacchi la canzone che sta scegliendo la fisso, le faccio tipo la radiografia. Sapete quando sembra che due persone sia esattamente l'opposto, il buio e la luce, quel cazzo di Ying e Yang e stronzate varie? Ecco io e lei siamo così...la sua voce intonata inizia a cantare una canzone di Ligabue ed io alzo gli occhi al soffitto...naturalmente 'Piccola stella senza cielo' la so a memoria...lei si siede sullo sgabello con una gamba poggiata al supporto e una posata a terra ed io non posso fare a meno di rimpicciolirmi sempre di più...dire che mi sento una specie di nullità accanto a lei sarebbe un eufemismo. Alta almeno dieci centimetri di più di me, con almeno 10 chili in meno, indossa un vestitino nero senza maniche, stretto e corto che ha il collo alto ma che lascia scoperta tutta la schiena...i lunghi e liscissimi capelli scuri sono acconciati in una coda alta che lei porta assolutamente in modo perfetto...così come gli altissimi stivali che le coprono le gambe fin sopra il ginocchio lasciando comunque scoperta una buona fetta di pelle dato che il vestito è veramente ma veramente corto...i tacchi a stiletto di almeno 18 centimetri la fanno assomigliare ad una modella tipo...che poi la sua aura di sicurezza si percepisca a migliaia di chilometri di distanza è solo un ulteriore conferma del fatto che io e lei siamo lontane anni luce. È tutto quello che io non sono e che anche con iniezioni quotidiane di autostima non sarò mai...per quanto possa ripetermi allo sfinimento che sono carina..lei è di un altro livello...mentre la canzone prosegue, e gli applausi si sprecano fisso Stephan. Guarda lei, con un sorrisino stampato in faccia...loro hanno condiviso qualcosa, qualcosa che a prescindere da come sia finita è comunque stato importante. Non me ne frega assolutamente di come e perché sia finita, importa solo che c'è stata...fino a che rimaneva una cosa indistinta e nebulosa, avrei anche potuto relegarla nei recessi della memoria, dicendomi che era il passato, e non potevo certo pretendere di cancellare dalla sua memoria i ricordi di tutte le ragazze con cui era stato. Ma lei è reale...sbatterci contro è come una doccia fredda...mentre le ultime note si spengono e lui applaude insieme a tutti gli altri io mi alzo dal divanetto e prendo la borsa "Prendo un taxi e vado a casa..."
"Sabrina..." scuoto la testa e lui non insiste "Scusati con gli altri" nessuno mi ferma...dal guardaroba prendo la mia giacchina di pelle e la indosso mentre lei torna verso il tavolo e fa un leggero inchino prima di voltarsi verso di me. Ci fissiamo per un attimo poi lei si gira e mette la mano sulla sua spalla..parlano con le teste vicine e fa un male cane...come se non uno ma cento piccoli coltelli affilati mi avessero trapassato da parte a parte...mi volto e esco dal ristorante...
Faccio pochi passi quando una voce mi chiama...perfetto...ci mancava che mi rincorresse anche..sono tentata di buttarmi sotto la prima macchina che passa o di fingere di avere le cuffie per non sentirla. Alla fine decido di fermarmi perché in fondo passerei solo per cafona..già passare per debole e insicura mi scoccia abbastanza. Mi giro ed incrocio le braccia "Stai scappando a causa mia?" almeno ha avuto l'intelligenza di capirlo, non il pudore di non presentarsi in quel ristorante sapendo della mia presenza ma non è una colpa che posso attribuirle... in fondo c'è chi semplicemente se ne frega e chi non riesce a farlo...altra abissale differenza fra di noi. In attesa della mia risposta lei si accende una sigaretta sbuffando il fumo di lato "Sto semplicemente evitando di farmi ulteriormente il sangue amaro a causa tua" decido di essere sincera, anche perché spero che sia l'ultima volta in cui la incrocio, soprattutto per la mia sanità mentale. Continuare a pensare a quanto loro hanno condiviso e a quanto sembrino ancora in sintonia, fa male e anche parecchio "Anche tu tiri le conclusioni senza conoscermi?"
"No, semplicemente sono gelosa...tutto qua..." si, sono gelosa di una ragazza che comunque ha fatto parte della sua vita per parecchio tempo e che continua ad aleggiare come una presenza indesiderata attorno a lui...mi piace come persona? Non la conosco in fondo ma credo che a prescindere da tutto non la sceglierei come amica, troppo diverse e troppo diversa soprattutto la nostra visione del mondo in generale....ho paura che lei possa riprenderselo in qualsiasi momento? Assolutamente si...vorrei farla tipo evaporare all'istante? Vedi la risposta alla precedente domanda...in definitiva vorrei solo tornare a quando pensavo a lei come a qualcosa di lontano e indefinito, tipo fantasma..invece accorgermi che lei è in carne ed ossa ed è ancora pericolosamente vicina a lui mi ha mandato in crisi.
"Non devi esserlo...fra noi è finita...e poi lui è preso da te ora...tanto da portarti a Roma, da farti entrare nella sua vita dalla porta principale...non si è comportato neanche con me in questo modo...si vede che sei speciale Sabrina..." lei cammina con andatura da modella fino ad un muretto poi ci si siede sopra non curandosi del fatto che ha una buona porzione di gambe in bella vista "Speciale..." scuoto la testa e poi mi appoggio al muretto accanto a lei "E soprattutto sei molto diversa da me e questo può essere una cosa molto positiva per lui...insomma lui ha bisogno di altro e credo che tu glielo possa dare"
"E di cosa avrebbe bisogno?"
"Di una ragazza che gli dia determinate sicurezze...tu pur essendo piccolina sembri la candidata ideale..."
"E tu queste sicurezze non gliele puoi dare?"
"Adesso forse si...ma lui non è più interessato. Abbiamo chiuso, definitivamente...e ti assicuro che quando intendo chiuso intendo proprio chiuso...al massimo possiamo essere amici ma di quelli che si vedono due o tre volte l'anno..tutto qua...quindi non essere gelosa Sabrina..lui ti ama"
"Non lo so se mi ama..." si mi ha detto di essersi innamorato ma...se alla fine cambiasse idea? Ho tremendamente bisogno di sentire quelle due magiche paroline uscire dalla sua bocca...continuo ad avere paura che lui si renda conto di essersi sbagliato "Ti ama..altrimenti non ti avrebbe chiesto di accompagnarlo stasera...sai Sabrina...purtroppo la nostra storia gli ha lasciato degli strascichi, uno su tutti la sfiducia nel genere femminile...colpa mia lo ammetto. Diciamo che non sono stata proprio la fidanzata ideale in alcune cose...l'ho tradito e lui ha tradito me...a sua discolpa posso dire che ormai facevamo andare avanti un qualcosa che era già finito da tempo...eravamo anche più piccoli e lui...bhe non cercava certo la donna da sposare a 19/20 anni...ci siamo divertiti...fin troppo forse, nel senso che alcune cose non le rifarei. Ma stare con un calciatore...bhe...ti fa sentire..una vip no? O almeno io mi ci sono sentita per un periodo...ho cavalcato l'onda del momento..."
"In questo sono il tuo opposto..."
"Lo so...ed è per questo che sei quella giusta"
"Se ha amato te come fa ad amare me adesso? Siamo...buio e luce..."
"È cresciuto...a 20 anni cercava la ragazza che avesse in testa solo il divertimento. I locali, le serate...andava bene quando è arrivato a Milano e pensava di avere il mondo ai suoi piedi..ma ora? Ha quasi 25 anni e cerca la ragazza che lo ami a prescindere dal calciatore...ora mi comporterei in modo diverso con lui? Probabilmente si..ma ho avuto la mia occasione e l'ho sfruttata...ora è il tuo turno e credo che sfrutterai quello che hai in modo nettamente diverso da me. Tu cerchi qualcosa che anche lui sta cercando...la sicurezza di avere sempre una persona accanto, che ti ami per quello che sei, senza che quello che fai influenzi il suo giudizio. Tu ami lui e lui ama te, anche se sei insicura e ti senti inferiore...non dovresti Sabrina perché amare in questo modo presuppone che tu abbia le palle, che tu sia matura a dispetto della tua età..."
"Non hai risposto ancora alla mia domanda...come fa ad amare me se ha amato te?"
"Mi amava quando era El Shaarawy, il ragazzino arrivato a Milano con l'idea che tutto e tutti si dovessero inchinare davanti a lui... ora ama te, ma adesso lui è Stephan, è una persona diversa...è cresciuto, è maturato, quello che ha passato lo ha fatto andare avanti..ora cerca la ragazza da sposare, quella che possa dargli quella famiglia che lui segretamente ha sempre sognato, quella che possa dargli dei figli...forse se ci fossimo incontrati adesso quella ragazza potrei essere io, ma il nostro tempo è passato...ora è tuo..."
"Mio...mi fa ancora strano sentirlo dire" lei salta giù dal muretto e poi muove la mano per fermare il primo taxi che passa "Vai a dirgli che lo ami...ha bisogno che qualcuno glielo dica, e che soprattutto sia vero...e tu lo ami veramente...non vergognarti mai di quello che provi, piangi anche davanti a tremila persone...e non essere gelosa..." apre la portiera e poi si gira verso di me "Ciao Sabrina..." io muovo solo la mano e la vedo andare via chiedendomi che cosa sia appena successo...è come se in un certo qual modo lei mi avesse dato la sua benedizione. Non mi servivano certo le sue parole per capire di dover lottare per lui ed il suo amore ma quello che mi ha detto mi ha fatto capire che per circostanze che ancora sfuggono alla mia comprensione lui ora ha bisogno di me, precisamente di me, e mi ama per quella che sono. Cammino veloce verso il ristorante, dove le persone continuano a alternarsi al karaoke. Quando entro lui è seduto sul divanetto, nella stessa posizione in cui l'ho lasciato...i suoi amici gli hanno lasciato un pochino di spazio attorno, capendo che al momento non è propriamente dell'umore ideale per stare in mezzo alla gente. Stephan si alza e sbuffa fissando il cellulare, quando guardo lo schermo del mio vedo che lui ha provato a chiamarmi almeno sette volte olrre ad avermi mandato tre messaggi. Gli corro incontro e senza che lui se ne accorga quasi gli prendo il viso fra le mani e lo bacio, incurante che almeno 50 persone ci fissino "Ti amo"
"Sabrina..." scuoto la testa e non gli do modo di dire altro "...scusami..." lo abbraccio sentendo quanto lui mi stringa...anche se non me lo dice a parole so che lui mi ama "Ridimmelo"
"Cosa?" mi sposto leggermente e lo guardo senza capire "Che mi ami" ovvio che lo amo e glielo direi ininterrottamente per 24 ore se lui volesse o ne avesse bisogno "Ti amo"
"Anche io" mi spiazza baciandomi teneramente ma anche con quella punta di possesso che mi fa venire i brividi nelle ossa "Scusa...?"
"Dai..andiamo via da qua.." mi prende la mano e poi mi trascina fuori...lontano da tutto e tutti, per le vie di una città testimone di un qualcosa che non avrei mai pensato di poter vivere...

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