PARTE 40

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Sono seduta nello studio della ginecologa in attesa di Stephan. È il pomeriggio del 5 gennaio ed io ho trovato un buco per una visita veloce...prima di partire per Bora Bora mi piacerebbe scoprire se aspettiamo due femmine, due maschi o un maschio ed una femmina, sempre che sia possibile capirlo. Ho avvisato Ste sono all'ultimo, dato che non sapevo se lui avrebbe fatto ritiro a Trigoria quella sera, visto l'impegno del giorno dopo in campionato contro l'Atalanta. So che lui adesso sarà tipo in panico, dato che gli ho solo scritto di raggiungermi nello studio della dottoressa. Non mi aspetto certo però che lui arrivi praticamente trafelato, con addosso la tuta della squadra e con una faccia allucinata a dir poco. Credo che alla fine non sia stata una buona idea non dirgli che sono lì per un normale controllo...ora lui avrà pensato chissà che cosa...sto passeggiando per la saletta antistante lo studio della dottoressa quando lui arriva. Appena mi vede mi corre incontro e mi abbraccia stretta "Sabrina...ma stai bene?"
"Si che sto bene, anzi sto benone...non dovevi precipitarti qui come se fossi in punto di morte...ho solo trovato un buco per un'ecografia veloce perché volevo sapere il sesso dei bambini..o della bambine...insomma se sono maschi o femmine...non volevo farti preoccupare" a volte non calcolo assolutamente il grado di apprensione che può raggiungere quel cretino di mio marito. Stephan tenta di riprendere fiato poggiando la fronte sulla mia "Merda...ho pensato che non stessi bene...cazzo mi hai fatto prendere uno spavento assurdo" sorrido leggermente ed io gli metto le mani sulle guance gelate "Scusa...solo che volevo farti una sorpresa e non pensavo che tu entrassi in panico...scusa" lo indirizzo verso un divanetto e lo faccio sedere "Hai le mani che tremano...come hai fatto a guidare in ste condizioni?" mi do mentalmente della cretina, dato che non solo io ho questa preoccupazione perenne per lui ma anche lui ce l'ha per me "Non lo so sinceramente...cavolo quando ho letto il tuo messaggio stavo per farmi la doccia...non credo di averla mai fatta così velocemente...non mi sono manco asciugato i capelli" solo in quel momento noto che il suo ciuffo spiove in modo scomposto in parte sulla fronte. Cerco di aggiustarglielo ma è praticamente impossibile "Mi dispiace" lui scuote la testa "Tranquilla...basta che stiate bene"
"Stiamo benone...volevo solo farti una sorpresa" mi vengono le lacrime agli occhi a vederlo così spaventato...mi si stringe letteralmente il cuore "L'importante è quello...ora alzati prima che ti succeda qualcosa" lo guardo male dato che sono semplicemente accucciata davanti a lui con le mani sulle sue ginocchia "Stephan smettila...dopo tutta l'attività fisica che mi fai fare credi che mi possa fare male stare accucciata davanti a te?"
"Ora la colpa è mia..." finalmente lui si sta tranquillizzando e riesce anche a prendermi in giro "Ovviamente la colpa è tua" poso la mia bocca sulla sua e poi sfrego i nostri nasi, il suo ancora congelato "Certo...non tua che sei sempre più bella...perché sei sempre più bella Sabrina? Non va mica bene...e poi questa gonna è troppo corta" alzo gli occhi al cielo "A parte che non è affatto corta..." mi alzo in piedi e mi aggiusto la gonna che effettivamente è abbastanza corta devo dargliene atto ma che non mi lascia scoperta neanche un filo di pelle dato che ci ho abbinato delle calze pesanti e degli stivali che mi arrivano sopra al ginocchio "È corta fidati"
"No che non lo è" mi metto a ridere ma lui scuote la testa sfilandosi il giaccone pesante "Si che è corta" Stephan mi fa sedere sulla sue ginocchia e posa una mano sulla mia gamba, sopra al ginocchio "Hai tipo 10 centimetri di gambe scoperte"
"Ma se ho le calze pesanti" gli schiaffeggio la mano che sta risalendo sulla mia gamba "Fermo cretino" lui non mi ascolta naturalmente e spalanca gli occhi quando si accorge che le calze sono delle autoreggenti "Sabrina..."
"Cosa? Che c'è?" rido quando lui mi pizzica la pelle e con il pollice sfrega contro le mie mutandine "Quanto sei bella" mi mordo il labbro inferiore mentre lui sorride e mi fissa con un misto di tenerezza, desiderio e immenso amore. Non so cosa ho fatto per meritare quel ragazzo nella mia vita ma adesso intendo tenermelo per sempre "Stephan...siamo in un luogo non proprio adatto a quello che stai pensando di fare"
"Ma non sto facendo nulla di strano piccola mia..." non lo fermo, anzi lo bacio facendolo sbilanciare all'indietro sul divanetto. Ci perdiamo nel nostro mondo fino a quando sentiamo una porta aprirsi "Mica ho finito con te...dopo continuiamo" annuisco e tento di ricompormi prima che la dottoressa si accorga di quello che stavamo facendo. La coppia che esce dallo studio ci fissa in modo strano, forse le nostre espressioni sono abbastanza eloquenti. Ridiamo mentre camminiamo mano nella mano verso lo studio. La ginecologa mi fa sdraiare sul lettino e poi mi domanda come sto. Quando io le rispondo che sto benone e che tutto procede a meraviglia lei mi sorride "La pancetta inizia a vedersi...e tu sei raggiante...merito della gravidanza o di tuo marito?" Stephan arrossisce in modo adorabile mentre io gli stringo la mano "Credo sia merito di tutte e due le cose" si, la gravidanza mi sta donando mille sensazioni diverse, sto sentendo quotidianamente il mio corpo cambiare e non vedo l'ora di sentire i primi movimenti dei bimbi o delle bimbe. Ma sicuramente anche mio marito mi sta dando un grado di felicità e di sicurezza che non avrei mai pensato di raggiungere. Anche semplicemente camminare per strada ora mi sembra diverso...la mia visione del mondo è completamente diversa da prima "Ora vediamo se riusciamo a capire il sesso dei bambini....come sapete non è detto che loro ci permettano di saperlo quindi prima di tutto vediamo di sentire i cuori" mi giro per un attimo verso Stephan e noto quanto abbia gli occhi che brillano. Così fissata con i suoi occhi vederli a distanza ravvicinata con quella luce particolare è assolutamente magnifico "Perché mi fissi? Sai che divento rosso" effettivamente lui si imbarazza così io gli faccio solo cenno di avvicinarsi e gli stampo un bacio sulla guancia "Guardavo i tuoi occhi...sai che li adoro"
"Smettila adesso" lo dice ridendo perché so che gli fa enormemente piacere che io gli dica quelle cose "Se sei bellissimo non è colpa mia" intreccia le sue mani alle mie e poi mi bacia le nocche indugiando un attimino di più sulla mia pelle. Sento il suo fiato caldo sbattermi contro la mano "Ti amo Sabrina"
"Anche io" finisco di pronunciare quelle parole giusto quando sentiamo rimbombare nella stanza il battito ritmico di un cuore, con il sottofondo il secondo...è sempre un emozione unica sentire quel suono...è come se fosse la dimostrazione lampante che due persone apparentemente diversissime fra loro possono creare qualcosa, qualcosa di magico e che va oltre qualsiasi comprensione logica. Quando si tratta di Stephan non ho mai messo in mezzo la logica, altrimenti 6 anni prima non mi sarei neanche imbarcata in quella cosa. Stephan non è logica, non è razionalità...con lui non ho mai usato e non potrò mai usare la ragione ma soltanto quello che mi arriva dal cuore "Avete già pensato ai nomi?" mi riscuoto dai miei pensieri e dico che abbiamo solo pensato che se fossero due femmine sarebbero Sofia e Aurora...Stephan mi sorride ed io gli stringo le mani..sono i due nomi che ha scelto lui e a me piacciono tantissimo. Mi immagino già quanto potrà essere perfetto come padre..solo a vederlo giocare con un bambino mi viene il magone, figuriamoci quando terrà in braccio i nostri figli "Allora...non so se fosse destino ma mi pare proprio che qui siano due signorine"
"Due femmine?" la voce di Stephan trema visibilmente ed io mi lascio scivolare una lacrima lungo il viso "Si...potete vedere che la prima è sicuramente una femminuccia" guardo lo schermo e vedo che effettivamente la dottoressa ha ragione...possiamo sicuramente dire che la prima è una femmina. Il secondo nostro piccolo miracolo, come lo chiamiamo noi, invece al momento è girato di spalle ma forse attirato dal movimento dello strumento per l'ecografia si gira lentamente "Ora posso confermarvelo...anche la seconda è una femminuccia" anche se solo per pochi istanti possiamo vedere che sono due gemelline, perché la seconda si rigira subito, forse indispettita da tutta quell'attenzione posata su di lei "Quindi Aurora e Sofia" sussurro a Stephan quella frase e lui annuisce "A te piacciono come nomi? Altrimenti ne scegliamo altri..."
"Vanno benissimo...mi piacciono molto in effetti" sinceramente non ho dei nomi preferiti, nessun nome che fin da piccola abbia mai associato ad una possibile figlia...non credevo che ne avrei mai avuti di figli, quindi "Direi che come crescita siamo perfetti...logicamente essendo due gemelle saranno più piccoline alla nascita e tu Sabrina potresti avere qualche problema legato al peso e alla fatica diciamo nell'ultimo mese..ma per il resto sei giovane e quindi non dovresti avere difficoltà particolari"
"Possiamo partire per il nostro viaggio di nozze? Dovremmo partire dopodomani ma se mi dice che è meglio rimandare stiamo qui eh" alzo gli occhi al cielo mentre la dottoressa sorride mettendo una mano sul braccio di Stephan "Potete partire tranquillamente...non c'è alcun problema, anzi...staccare qualche giorno farà sicuramente bene...la data presunta del parto è il 13 luglio...diciamo che vi scombinerà i piani per le vacanze estive ma per il resto potete andare tranquilli"
"Lo deve dire a lui dottoressa" prendo in giro Stephan che mi fissa serio "Mi preoccupo solo per te amore..conto che tu sia la madre di tutti quanti i miei figli, perché dopo voglio anche il maschio logicamente" si lascia scappare un sorriso imitato dalla ginecologa che poi si alza "Preparati Sabrina...ora vado a stampare le ecografie così ve le portate a casa.." io e Stephan annuiamo poi lui mi aiuta a togliere il liquido gelato usato per l'ecografia. Quando la ginecologa esce mi metto seduta e poi gli faccio cenno di raggiungermi "Sei contento?" annuisce ma ha un faccino preoccupato che non mi convince "Hey...che c'è?"
"Nulla...è che io mi preoccupo solo per te..." lo abbraccio e lo bacio sulla guancia "Lo so Stephan e non era assolutamente per prenderti in giro che ho detto quella cosa alla dottoressa, era solo un modo per sdrammatizzare lo sai...quando sono nervosa ho bisogno di buttarla sul ridere a volte....e ti assicuro che sono estremamente nervosa all'idea di diventare mamma Stephan...sembra che io sia tranquilla ma non lo sono affatto. Con questo non ti sto dicendo che non sono contenta di avere queste due principesse, anzi...sono felicissima di diventare mamma ma sono anche impaurita e piena di ansie..perché non so se sarò una buona mamma, non so se sarò capace di dare a loro due quello che io non ho mai ricevuto, quindi...ho paura, tanta..." si ho paura ma sono anche elettrizzata da morire perché so che accanto a me ho l'unica persona con cui avrei mai potuto portare avanti quella cosa...nessun'altro ragazzo sarebbe stato giusto "Sarai una mamma favolosa...e sai perché ne sono assolutamente sicuro? Perché sei una moglie favolosa..e sei una persona unica...io sono impanicato Sabrina, mi tremano le mani quando penso che a luglio diventeremo genitori ma solo con te sono assolutamente certo che sarà la cosa giusta...nessun'altra ragazza sarebbe stata quella perfetta, solo te" lo bacio indugiando nel contatto fra le nostre labbra...sono così riesco a scacciare un pochino di ansia "Partiamo vero? Cioè hai voglia di partire Stephan? Perché io non vedo l'ora di stare da sola con te per una settimana..."
"Ovvio che voglio partire...solo che penso costantemente a te, al fatto che tu stia bene...ho sempre paura di farti strafare, o che tu per farmi contento faccia di più di quanto in realtà puoi e ti senti di fare" so che si riferisce al fatto che due giorni prima mi sono presentata in aeroporto a mezzanotte passata per andarlo a prendere dopo la partita di Coppa Italia, so che si riferisce al fatto che ho in ballo mille cose, fra cui il tirocinio, gli esami e lo stare dietro a lui "Hey..so quali sono i miei limiti. Quando sarò troppo stanca o mi sentirò non in forma, mi fermerò...adesso sto benissimo..."
"Me lo sentivo che erano due femmine...Aurora e Sofia...poi voglio un maschio però..a chi tramando i miei geni di giocatore di calcio altrimenti? O facciamo giocare anche le due femmine?" mi metto a ridere perché lui è entrato in modalità futuro papà all'ennesima potenza e non credo che adesso riuscirò a distrarlo facilmente "Faranno quello che vorranno ok? Poi sei sicuro che io sia d'accordo a mettere in cantiere un altro figlio? Insomma per fare un figlio ci vuole pratica..e pratica..e non so se ne ho voglia Stephan" lui mi guarda dubbioso mettendo le mani ai lati delle mie gambe "Possiamo tipo aspettare sei mesi, massimo un anno..nel frattempo facciamo pratica comunque però" mi sfiora la mascella con le labbra ma io allontano il viso e lo guardo "E poi dimentichi che sei rimasta praticamente incinta subito...e questo vuol dire che sei particolarmente ricettiva nei miei confronti mia dolce Sabrina...o no?" le sue parole mi rimbombano dentro e posso solo annuire. Sono completamente rapita dai suoi occhi che mi inchiodano sul posto, senza possibilità per me di sfuggirgli. Non che poi voglia farlo eh "Ti amo bimbo...non sai quanto..e se il fatto che io sia incinta ti rende così felice posso fare anche un'intera squadra di calcio"
"Non sono felice solo perché tu sei incinta ma perché sto con te..tu mi fai stare bene..." è la cosa più bella che mi potesse dire. So naturalmente che ci sono momenti dove lui non è soddisfatto di sé, vorrebbe sempre essere perfetto e vorrebbe sempre fare meglio di quello che fa, mai è abbastanza per lui. Ma rispetto a quando ci siamo incontrati a Milano lui è più tranquillo..ovviamente è perennemente preoccupato per me, come io lo sono per lui del resto...però sapere che lo rendo felice è bellissimo. Sono orgogliosa di me stessa..
Quando usciamo dallo studio lui sfodera un sorriso bellissimo...mi abbraccia da dietro posando le mani sulla mia pancia mentre aspettiamo l'ascensore...mi fa cenno di entrare prima di lui nella cabina e poi pigia il pulsante del garage sotterraneo dello stabile. Entriamo e lui si appoggia alla parete sempre con quel sorriso stampato in volto. Mi avvicino e lo abbraccio mentre l'ascensore scende "Sei felice Stephan?"
"Da morire...lo sarò ancora di più quando saremo a casa...voglio fare una cosa..che non è quello a cui stai pensando tu piccola tentatrice"
"Ma io non sto pensando a nulla..." la mia voce bassa contrasta con le mie parole così come il fatto che abbia insinuato una mano sotto il suo piumino e la sua felpa fino a posargliela sulla pelle nuda del fianco "A quello penseremo dopo...quello che voglio fare prima è un'altra cosa...lo scoprirai a casa" annuisco, perché se lui è felice lo sono anche io. La mia felicità dipende molto dalla sua, anzi a volte dipende totalmente dalla sua...se lui è contento lo sono anche io, perché a me basta in realtà vedere il suo sorriso per sorridere anche io di conseguenza. Mi accoccolo contro di lui che mi bacia la testa "Sarai una mamma favolosa fidati" sorrido alle sue parole anche se avrò sempre timore di sbagliare qualcosa quando sarò mamma "Sofia e Arianna El Shaarawy...tu sarai un padre favoloso, ne sono più che sicura...ovviamente quando ti vedrò per la prima volta che le tieni in braccio scoppierò a piangere a dirotto...ma quello è un piccolissimo dettaglio" so già che reggerò ben poco alla vista di lui in versione papà. Ho sempre pensato che sarebbe stato un padre strepitoso, capace di dare ai suoi figli, o per adesso alle sue figlie un amore incondizionato e puro, come lui "Ti rendi conto che tre mesi fa io stavo a Roma e tu a Milano? E adesso tu aspetti due gemelline? Ti rendi conto di quanto mi hai cambiato la vita in 90 giorni?" Stephan mi prende il viso fra le mani e mi sorride a distanza così ravvicinata che fatico a reggere quel contatto visivo. Non abbasso lo sguardo però perché ho imparato che quando lui mi fissa in quel modo mi sta donando una parte di sé, ed io intendo prenderla, e poi conservarla e custodirla gelosamente "Non ho fatto nulla Stephan..ti sto semplicemente vivendo e...non faccio molto in realtà" per me è tutto estremamente naturale con lui, non ci sono mai cose costruite o a cui penso più di qualche istante quando si tratta di lui. Uso il cuore, uso la parte più folle, quella che mi ha avvicinato a Stephan 6 anni prima "Mi vivi, e questo basta...hai tutto di me Sabrina...hai ogni cosa" so quello che vuole dire. Anche lui ha tutto di me, ce l'ha sempre avuta anche prima di saperlo "Non lasciarmi mai Stephan, perché io senza di te non sono nulla capito?"
"Ma come faccio a lasciarti andare adesso che ti ho qua? Quello che siamo non finirà mai...mai" anche io sono fermamente convinta che quello che abbiamo noi sia qualcosa di raro e magico, sicuramente un pochino folle e assolutamente fuori dalla nostra comprensione. Lo sento in ogni suo bacio, in ogni suo abbraccio, in ogni sua carezza..lo sento nel modo in cui lui mi fissa, leggendomi dentro come nessun'altro...lo sento nel brivido che mi scende sempre lungo la schiena, lo sento nel cuore che galoppa veloce quando lui è vicino a me...lo sento nel suo respiro che si mischia al mio, nel suo inconfondibile profumo che ormai è anche il mio "Te la senti di fare una di quelle cose che di solito non facciamo ma che voglio fare perché so che è la cosa giusta?" non capisco appieno il suo discorso ma mi fido a faccio cenno di sì..poi acconsento a guidare la sua Audi dato che io sono venuta in metro dalla dottoressa. Sorrido quando la sua mano si posa sulla mia gamba e ci rimane per tutto il tragitto...non so cosa abbia in mente ma se lo fa felice acconsentirò a qualsiasi sua richiesta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2017 ⏰

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